Fuori Dai Denti: il nuovo singolo “Il mio piede destro”

Fuori Dai Denti: il nuovo singolo “Il mio piede destro”
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Fuori per Mezzanotte Label

L’idea del pezzo prende forma lentamente, durante i numerosi viaggi in treno o in macchina, con direzione: un palco. 

Cercando di studiare ed esorcizzare l’ansia dei primi concerti, alcune riflessioni mi sono sembrate più simboliche ed utili di altre, una tra tutti: “Cerca di pensare a tutto quello che hai fatto fin ora, a tutto ciò che ti ha portato fino a qui, mettere a fuoco questo aiuta”

Queste parole, oltre a rivelarsi vere ed utili, hanno dato vita ad un personaggio nuovo, strano e quasi senziente: il mio piede destro.

Come se passasse tutto attraverso di lui, che si fa carico del lavoro, del peso, del viaggio. 

Quasi come se fosse un’entità indipendente da scatenare al momento opportuno, fino ad arrivare all’epilogo definitivo continuando a muoversi, a pestare, anche dopo la morte.

Ciao Fuori dai Denti, piacere di conoscerti. Ci parleresti un po’ dell’origine di questo tuo nome d’arte? Deriva anche dal tuo progetto come illustratore questo nome? 

Questo nome affonda le radici nell’età della mia infanzia in realtà, mia madre era un’assistente dentistica e ho passato parecchie ore aggirandomi nello studio in cui lavorava ammirando tutti i modelli e gli strumenti presenti in quello spazio, contrariamente a tutti i bambini per me andare dal dentista era una festa, di certo grazie a lei che la rendeva tale. Dopo qualche anno e dopo qualche band ho cominciato a scrivere e suonare da solo, e fin dal primo momento il nome “Fuori dai Denti” mi è sembrato adatto.

Il mio piede destro, è il nuovo singolo. Cosa ti ha ispirato nella scrittura del brano? 

Il testo mi rimbalzava in testa da parecchio tempo, così come il giro era lì che attendeva di essere valorizzato, un viaggio verso un concerto mi ha dato la spinta necessaria per portare a termine il tutto: stavo riflettendo su cosa mi avesse portato fino a quel punto ed “il mio piede destro” ha reso perfettamente l’idea. Il brano è una presa di coscienza, analizza aspetti e volontà da un punto di vista diverso, quasi primordiale. Un piede che non riesce a smettere di tenere il tempo, di pestare e ribellarsi, certo si fa male a volte ma non smette e non rinuncia. Mai.

Rispetto alla produzione dei suoni del tuo singolo, con chi hai collaborato? 

Collaboro da tempo con Selva Oscura, il quale si può di certo definire: “Un’entità fraterna sempre disposta ad accogliere ogni mia idea e follia”. Ammetto che è dotato non solo di una pazienza enorme, ma anche di un orecchio molto acuto che aiuta a districarmi tra le foreste di suoni che amo immaginare, talvolta complessi e frutto di numerose ricerche. La traccia è arricchita dai cori di Daniel Zanin, amico di vecchia data e cantante HC sublime. Infine la mia urgenza espressiva ha trovato poi un posto sicuro dove sfogarsi: l’ etichetta Mezzanotte.

Hai scelto anche la voce di Jhonny Dal Basso che conosciamo bene, come mai questa scelta? 

Conosco Johnny da parecchio tempo, mi ha folgorato la prima volta che ho visto un suo concerto, in assetto one man band. Da allora stima e curiosità sono cresciute, lui se ne è accorto, e collaborare ci è sembrato giusto oltre che divertente. Quale migliore voce quindi, per impersonare il prete al mio funerale?.

Prossimi step? Dove ci porterai? 

Per ora i concerti occupano i miei pensieri, ho davvero voglia di mettermi in viaggio e suonare, non desidero altro. Ultimamente però stanno succedendo cose molto interessanti, soprattutto collaborazioni interessanti, nuovi pezzi stanno prendendo forma e con loro nuove immagini mi stanno stimolando. 

a cura di
Redazione

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