Il duo Urania ci parla del nuovo singolo”Anime”

Il duo Urania ci parla del nuovo singolo”Anime”
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Urania, il duo abruzzese composto da Laura e Stefania, ci raccontano qualcosa in più del loro nuovo singolo “Anime” uscito il 25 marzo per Ninety Studio

Senti “Urania” e ti vien voglia di alzare il naso verso il cielo, per scoprire cosa si cela oltre il soffitto celeste e se lassù qualcuno davvero sta cantando una canzone capace di rotolare fin quaggiù, tra i detriti di un presente che cerca di nascondersi tra le proprie macerie pur di non accettare una resa che pare sempre più ineluttabile.

Ma il cielo, è il cielo! E subito l’anima vola, a maggior ragione se quella canzone che sta piovendo giù dalla volta celeste s’intitola, appunto, “Anime”: ebbene, potevamo perderci l’occasione di fare due chiacchiere con il duo, che qualche venerdì fa ha pubblicato il suo secondo singolo?

Benvenute su The Soundcheck, Urania! Domanda spacca-ghiaccio: tre aggettivi per descrivere il vostro progetto, più un aggettivo bonus utile a dire cosa, invece, non siete!

Curioso, puro, libero. Statico.

Qual è il vostro primo ricordo di voi e la musica? Come siete entrate in contatto con il mondo delle sette note?

Laura: Il primo ricordo con la musica è legato alle mie prime lezioni di canto e di chitarra, quando ero super piccola e per l’eccessiva timidezza non parlavo. Curioso come in quelle lezioni facessi impazzire i miei insegnanti Claudia e Marco che non sapevano più cosa fare con me perché poi in realtà quando suonavo o cantavo ai saggi uscivano delle parti di me bellissime che poi mi hanno portato a continuare.

Ricordo che per me il saggio era il momento sacro e prima di esibirmi non volevo provare perché in prova sbagliavo sempre tutto e poi incredibilmente davanti a tante persone non sbagliavo nulla. Da qui a scrivere testi miei non è passato molto perché effettivamente ne avevo bisogno per esprimermi e se non fosse stato per la loro pazienza non sarei qui oggi a far uscire canzoni scritte da me.

Stefania: quello più significativo è legato ad esperienze di discriminazione, bullismo e grande solitudine. Mi ero chiusa davvero tanto (mi porto dietro ancora tanto di quel dolore), ed ero in grado di comunicare solo con la musica che è riuscita poi a darmi grandi soddisfazioni e a permettermi di esprimermi liberamente senza paura.

Sin dal vostro esordio con “Orbita Lunare”, sembravate voler sottolineare il collegamento che vi lega agli astri e alle stelle. Da dove deriva tutta questa passione per il cielo?

Laura: Per me guardare il cielo rimane uno dei mie hobby preferiti perché mi fa pensare che per quanti problemi ci siano ogni giorno qui in terra niente è più grande del cielo, che abbraccia tutto ciò che mi circonda. Mi da’ quel senso di pace e di libertà quando mi sento soffocare e sembra dirmi di guardare oltre il mio punto di vista che il più delle volte mi fa vedere soltanto una piccola di parte di tutto quello che esiste.

Stefania: è la nostra fonte di ispirazione per antonomasia e crediamo fortemente che qualcuno possa sentirci anche da lì. Viviamo in un periodo storico in cui, purtroppo, facciamo fatica ad alzare la testa dal nostro cellulare e non ci rendiamo conto che molte risposte prenderebbero maggiore ossigeno e identità se solo osservassimo il cielo e le stelle.

Darci la possibilità di osservare qualcosa di vero, di immenso dove poterci disegnare ogni cosa.
La luna poi con le sue fasi ci ricorda la ciclicità di tanti momenti, e che tutto si crea, si distrugge per poi rinascere ancora.

Arriviamo ad “Anime”: una canzone che parla di trasformazione, di vite che si attraversano e si sfiorano per poi, spesso, perdersi. Dove corrono le nostre anime, oggi? Verso qualche direzione, secondo voi?

Laura: Secondo me le nostre anime corrono verso infinite direzioni, verso persone, progetti, sentimenti, pensieri e il bello sta proprio nel fatto che niente e nessuno potrà mai fermarle. Sta a noi scegliere di seguirle o abbandonarle.

Mi piace pensare che il corpo che ognuno di noi ha sia solo un involucro che protegge l’anima e che ci consente di vederci fra noi ma non rappresenta ciò che siamo davvero, altrimenti non sentiremmo quella connessione con gli altri che ogni tanto ci fulmina dentro anche senza toccarci.

L’anima è ciò che di più puro abbiamo e credo che se si vedesse solo quella eviteremmo tanti problemi ma sono sicura che non c’è niente di più vivo e di più presente di essa.

“L’amore è scegliersi tra tanti”: quali sono le cose che hanno scelto, le Urania? I vostri capisaldi.

Il destino che abbiamo inseguito entrambe, verso qualcosa che ci rende libere, al sicuro, in piedi e tra le nuvole: la musica. Ci hanno scelto i nostri racconti, i nostri valori, il nostro dolore, il coraggio e la nostra forza costante.

Come ci si salva, secondo voi, da tutto l’orrore che ci circonda da ormai più di due anni?

Laura: Secondo me ci si salva rimanendo se stessi, avendo cura delle piccole cose e dei piccoli discorsi profondi, amandosi e amando ciò che abbiamo attorno, persone e ambiente, e conoscersi bene a fondo per rimanere integri e abbracciare le nostre fragilità, pensando che non si è forti se non si cade mai ma se quando siamo in down ci diamo il tempo di reagire e di raggiungere la versione migliore di noi stessi.

Stefania: vivendosi fuori e all’interno, accogliendo senza riserva anche la parte più piccola e fragile di noi. Farci pace ogni giorno, esplorando mondi e “mostri” che abbiamo tutti ma che ci accomunano se solo li condividessimo.
Ci si salva rimanendo umani nonostante tutto, non fare sempre “la cosa giusta” ma essere la persona giusta per se stessi. Poi ci si salva con l’amore perché sorregge tutto e quando questo viene a mancare, viviamo e subiamo guerre ridicole. Infine ci si salva apprezzando l’essenziale, l’unico regalo che è riuscito a dare il lockdown, a dare valore al tempo e riconoscere le anime affini e preziose.

Andiamo alle cose leggere, utili a “depressurizzare” questa intervista: il cocktail a cui potreste associare il vostro nuovo singolo.

Un mojito perché ha un sapore pungente, fresco, coinvolgente un po’ come le nostre canzoni.

Il prossimo concerto a cui assisterete?

Stefania: Ariete a Francavilla al mare.

Laura: Samuele Bersani a Bologna.

a cura di
Sara Alice Ceccarelli

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Sara Alice Ceccarelli

Giornalista iscritta all’ODG Emilia Romagna si laurea in Lettere e Comunicazione e successivamente in Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Nel 2017 consegue poi un Master in Organizzazione e Promozione Eventi Culturali presso l’Università di Bologna e consegue un attestato di Alta Formazione in Social Media Management presso l'Università di Parma. Ama il giallo e il viola, possibilmente assieme e vive in simbiosi con il coinquilino Aurelio (un micetto nero). La sua religione è Star Wars. Che la forza sia con voi.

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