Edoardo Gallorini: l’erotismo borghese torna in auge

Edoardo Gallorini: l’erotismo borghese torna in auge
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Il racconto di un’eleganza passata

Edoardo Gallorini è uno stilista emergente che fonda il suo marchio nel 2019. Il suo sogno? Vestire una donna elegantissima, un diva che ricordasse le protagoniste dei grandi classici del cinema italiano. Da Visconti, a Pasolini, a Fellini con la sua bellissima Sylvia, personaggio femminile principale del film cult “La dolce vita”.

Nessuna immagine migliore per restituire quest’atmosfera esteta e leggermente decadente. Fatta di fantasie retrò e stampe caratterizzate da un bordo nero un po’ fumettistico e un tratto naif. Scritte audaci come “L’erotica noia borghese” e “Decamerotico” sono impresse sulle sue T-Shirt. Le sue muse sono protagoniste forti, indipendenti, trasgressive e chic, moderne e antiche allo stesso tempo.

“L’idea è quella di un’eleganza d’altri tempi, un po’ démodé, che viene dalla mia educazione e si riallaccia ai personaggi di una certa cinematografia. Penso alla Silvana Mangano dei film di Visconti e Pasolini, ma anche alla più recente Tilda Swinton in “Io sono l’amore” di Luca Guadagnino”.

L’allegoria di Venezia

Eppure la vera Venere a cui si ispira non è una donna famosa bensì una città, la magica Venezia. Un luogo particolare in cui la bellezza è malinconia ed eccitante. Elementi come il ferro della gondola vengono ripresi creando dei pattern geometrici. Spunti pittorici appaiono nelle ispirazioni veneziane, la città del colore nell’arte, un cromatismo che vince il disegno in pittura e nella moda si riflette nella citazione dei colori sgargianti tipici dei dipinti del Veronese. Anche alcuni particolari dei capolavori di Tiepolo, si ritagliano il loro spazio all’interno della sua produzione. 

Le sue linee sono vere e proprie lettere d’amore alla città. Anche nella scelta del logo sono stati ripresi i “nozioeti”, le indicazioni stradali veneziane, cucite ai muri della città come le raffinate etichette di un vestito di pregio. D’altronde Venezia è la terra natia del designer che porta sempre con se i ricordi dei magici riflessi della laguna.

edoardo gallorini

Nonostante punti ad essere iconico il brand Edoardo Gallorini sa essere moderno anche dal punto di vista della sostenibilità, utilizzando quasi esclusivamente tessuti di recupero; con una particolare preferenza per tessuti naturali e di pregio, alcuni dei quali con certificato ReLive Tex. Una certificazione rilasciata da Maeba International la prima asserzione ambientale che riguarda i processi di recupero di tessuti che garantisce la trasparenza e la tracciabilità dei tessuti dall’origine. Una scelta sostenibile che continua nelle spedizioni dell’e-commerce, per le quali è stato scelto un packaging biodegradabile, plastic-free.

Il cinema è un leitmotiv nella sua creatività, affascinato dal divismo e l’eleganza eccentrica, si ispira a tutto quello che è nato negli anni ’80. Sgargiante, aggressivo, ma sempre impeccabile insomma. Da questo periodo ha preso una delle sue marche stilistiche ossia i foulard. Tutti rigorosamente realizzati con delle stampe floreali, ricche, da arazzo o da decorazione su ceramica.

Alle spalle di questo artista c’è tanto studio, ha conseguito una laurea in design della moda alla Iuav di Venezia, per poi lavorare per cinque anni di lavoro nell’ufficio di Dolce&Gabbana, dove si è occupato soprattutto di grafiche e illustrazioni. 

Decamerotico
“La stagione del Desiderio”

Il desiderio e l’erotismo accompagnano come sempre Edoardo Gallorini. Anche quest’anno, l’ultima collezione uscita con la sua firma “La stagione del desiderio” sintetizza con questo nome la poetica dello stilista. Larghe bandane a righe, molte fantasie mischiate assieme, ricordi estivi sereni e trasognanti che sanno di storia italiana con un sapore d’infanzia. 

Un altro elemento ricorrente nella sua estetica è l’aspetto androgeno delle modelle. Il contrasto tra l’eleganza da diva di molti abiti, con alcuni rimandi anche agli anni ’20 tra frange e scolli esagerati, con i visi severi delle modelle ha un impatto enorme. Un concetto di femminilità quella di Gallorini modernissimo. No gender, eppure molto antico che ricorda icone come Amanda Lear la famosissima fidanzata modella androgena di Salvador Dalì. 

Edoardo Gallorini valica il confine tra il maschile e il femminile, soprattutto nelle giacche/cappotti e negli indumenti urban. Tante spalle larghe, tagli netti e geometrie. Una linea molto sensuale proprio per questa confusione tra generi. Abiti che guardano al glamour di Marlene Dietrich e di Bette Davis, al cinema hollywoodiano vecchio stile. Testimoni delle sfumate “Magnifiche illusioni” come riportano le nuove stampe. 

Se cercate un brand che sia eccentrico, deciso, tagliente eppure sempre elegantissimo e chic non potete fare altro che comprare un abito firmato Edorado Gallorini. Questo giovane stilista ha solo 30 anni, ma è già il futuro, il presente e il passato della moda italiana contemporanea.

a cura di
Francesca Calzà

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