Chi l’avrebbe mai detto che la divina commedia potesse essere cantata a tempo di rap e invece è successo. Tutto questo grazie a Murubutu e Claver Gold che con il loro concept album “Infernum”, uscito nel 2020, sono riusciti ad omaggiare Dante Alighieri.
Destino o coincidenza, i due rapper sono riusciti a far partire il loro tour proprio nell’anno dedicato al sommo poeta, celebrato in occasione del settecentesimo anniversario della sua morte.
E noi siamo andati Ravenna, una delle città più legate a Dante, più precisamente al Museo Classis.
Tra cantiche e back to the good old days
Il concerto è stata una visita guidata attraverso la prima delle tre cantiche dantesche, l’Inferno, accompagnati da due ottimi ciceroni: Murubutu, all’anagrafe Alessio Mariani, si alterna tra la sua vita da rapper e quella da docente di storia e di filosofia, e si intreccia con Claver Gold, che insieme infiammano il palco.
A far da sfondo, l’inferno creato dal vignettista Roby il pettirosso, che grazie alla delicatezza delle sue immagini – di cui io sono follemente innamorata -dona quel tocco di magia a un luogo che apparentemente non ne ha.
Protagonisti della serata, non solo i personaggi più suggestivi della prima cantica come “Paolo e Francesca”, “Ulisse” o ” Lucifero”, ma anche gli stessi rapper che si raccontano tra un vento di “Grecale” e dei fiori di “Calicanto”.

L’inferno non è così diverso dal mondo reale
Quella di sabato, è stata una serata di scambio tra l’inferno dantesco e il mondo attuale, tra il mondo della letteratura e il mondo del rap, apparentemente così diversi ma che insieme, tra figure retoriche e giochi di metriche, sono riusciti a creare un’ottima serata all’insegna della cultura.
Il tutto reso possibile grazie soprattutto a due tra le penne migliori e ricercare nel panorama del rap italiano: infatti sia Murubutu sia Claver Gold sono noti per i testi profondi, a tratti quasi complicati da comprendere a un primo ascolto. Tra letteratura e filosofia, tra realtà cruda e quasi decadentista: questi gli elementi che rendono i due rapper unici nel loro genere.
Murubutu e Claver Gold sono riusciti con un concept album e dare una chiave introspettiva tra letteratura e mondo attuale, ricordandoci che nessuno di noi è tanto diverso da un Ulisse o una Taide nella vita di tutti i giorni.
a cura di
Martina Giovanardi