“Beckett”, un film adrenalinico (contiene spoiler)

“Beckett”, un film adrenalinico (contiene spoiler)
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Il 13 agosto è uscito su Netflix “Beckett”, il secondo film di Ferdinando Cito Filomarino, prodotto da Luca Guadagnino, Marco Morabito, Francesco Melzi d’Eril e Gabriele Moratti

Originariamente dal titolo “Born to be murdered”, poi cambiato a gennaio in quello attuale, è un film che non mi è dispiaciuto, veloce al punto giusto e non troppo surreale. Tra adrenalina e complotti delle autorità e fascisti, è una pellicola da vedere tutta d’un fiato.

Il film è ambientato in Grecia; sì quella turistica, ma soprattutto quella delle campagne e della natura che facilita il nascondersi di Beckett ma non la sua corsa contro il tempo per arrivare in ambasciata. È una Grecia che fa da sfondo a contestazioni sociopolitiche, in particolare ad Atene.

J. D. Wanshington, da Comingsoon
Da programmatore insicuro a impavido eroe

Il protagonista è interpretato da John David Washington. La sua performance è stata sublime.

La trasformazione del personaggio è evidente. Inizialmente si presenta come un semplice turista americano in una vacanza di coppia, che non vuole avere pensieri per la testa. La bravura dell’attore si capisce nel modo in cui appena dopo l’incidente riesce a trasmettere quello strazio e angoscia, portando lo spettatore all’immedesimazione. Il coinvolgimento continua nella parte dell’inseguimento che apparentemente sembra non avere un motivo razionale.

È da qui che inizia il vero e proprio film, con questa rincorsa da seguire tutta d’un fiato. Per questo motivo ho accostato questa parte del film a un racconto di Kafka, “il Processo”, dove anche lì il protagonista è perseguitato senza una motivazione. Però il seguito è diverso.

Beckett scopre casualmente perché la polizia si ostina a cercare di ucciderlo. Da un ragazzo timido e programmatore diventa un guerriero che ha imparato a non fidarsi di chi veste incarichi pubblici, soprattutto dopo che viene avvertito della corruzione dilagante in Grecia. Infatti un ulteriore cambiamento di questa figura è riscontrabile anche dalla diffidenza che capisce di dover avere nei confronti delle istituzioni, specialmente se ti portano in macchina in un posto semi abbandonato.

BECKETT (2021) John David Washington as Beckett and Alicia Vikander as April. Cr: NETFLIX
Punti deboli

I personaggi secondari invece danno l’impressione di essere stati appena abbozzati, per ricoprire dei buchi e completare la trama. Il film si apre con la vacanza della coppia. A me i due hanno dato l’impressione di essere ragazzi ancora in fase di conoscenza. Solo dopo ho scoperto che erano sposati.

Un altro dubbio sorge: com’è possibile che Beckett, dopo aver appena sbattuto la testa, in auto frantumata e catapultata, riesca a riconoscere o per lo meno a inquadrare il bambino che era tenuto nella casa dove è avvenuto l’incidente, tanto da riuscire a riconoscerlo in un manifesto?

Offial Trailer
Un film consigliato

La trama funziona e questi “punti deboli” alla fine vengono controbilanciati da tutto il resto. Beckett è un action-thriller, misto di paranoia e ansia, che sa tenerti sulle spine fino all’ultimo, complici anche le musiche scelte. Solo alla fine si riesce a tirare un sospiro di sollievo. Il protagonista è solo contro tutti, sviluppa un istinto di sopravvivenza che lo fa diventare l’opposto di quello che era stato fino ad allora.

In conclusione mi trovo d’accordo con le parole del direttore artistico Giona A. Nazzaro che lo definisce come un film di azione umanista, dal forte impegno civile retto da una interpretazione magistrale di John David Washington.

a cura di
Alice di Domenico

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