L’Italia è un paese sicuro, ma non per tutte

L’Italia è un paese sicuro, ma non per tutte
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Il dossier Viminale viene pubblicato ogni anno in occasione della tradizionale riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica e offre un quadro riassuntivo delle attività e delle iniziative di tutte le componenti del ministero dell’Interno, affrontando il tema della sicurezza – intesa come safety e security

I dati sul nostro Paese vengono distribuiti in diverse aree tematiche: Sicurezza e ordine pubblico , Lotta alla criminalità organizzata ,Immigrazione, Soccorso pubblico e lotta agli incendi boschiviPersone scomparse ,Attività legislativa e il periodo di riferimento è quello compreso fra il 1° agosto 2020 e il 31 luglio 2021.

Facciamo una panoramica per quanto riguarda la sicurezza e l’ordine pubblico.

L’aumento dei crimini informatici

Contrariamente alla percezione dei cittadini, tutto sommato l’Italia risulta essere un paese sicuro. Rispetto al periodo precedente i delitti sono diminuiti del 7,1%, soprattutto quelli attribuiti alla criminalità organizzata controbilanciati però da quelli informatici, complice sicuramente la pandemia, che sono passati dai circa 160 mila dell’anno scorso agli oltre 200 mila di quest’anno.

Non a caso i dati sulla sicurezza informatica sono tutti in aumento, per un totale di 144 arresti in anno, in crescita del 235%.

I dati sulla violenza di genere e i crimini d’odio

Prima abbiamo definito l’Italia come un paese sicuro, però per le donne questo vale un po’ meno. Guardando i dati sulla violenza di genere emerge che ogni 4 giorni una donna viene uccisa in ambito familiare/affettivo. Dati sì in calo rispetto all’anno scorso (1°agosto 2019 al 31 luglio 2020), ma ancora troppo preoccupanti. Basti pensare che su 105 omicidi di donne che rappresentano il 38%  sul totale degli omicidi volontari, 88 di questi appartengono alla categoria citata prima.

Le denunce per stalking invece non calano, anzi aumentano dello 0,2% raggiungendo quota quasi 16 mila, di cui 3 denunce su 4 sono fatte da donne, portando ad un aumento dei provvedimenti assunti. In particolare si sono avuti 2.480 ammonimenti da parte del Questore.

In generale i crimini d’odio sono diminuiti del 16% circa secondo l’OSCAD (Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori), che, come si legge sul rapporto, non ha valore statistico ufficiale ma contribuisce al rapporto ufficiale OSCE sugli hate crimes.

dal Dossier Viminale

Nel periodo considerato ci sono state 416 segnalazioni di cui 87 relative al web. Le categorie che hanno segnalato un numero di reati discriminatori in crescita sono per religione (da 139 a 141), per orientamento sessuale (da 69 a 73) e per identità di genere (da 8 a 9).

Minacce e lotta al terrorismo

In leggera crescita anche gli amministratori locali minacciati, di preciso 369 in totale cioè +15,3% rispetto al primo semestre 2020. Al primo posto abbiamo la Lombardia seguita da Campania e Sicilia.

Un’altra categoria soggetta ad atti intimidatori sono i giornalisti. Ben 110 giornalisti sono stati minacciati nel 1° semestre 2021 di cui la metà sono state tramite web.

Per quanto riguarda la lotta al terrorismo emerge un dato interessante e anche sottovalutato. Gli estremisti della destra eversiva arrestati in Italia sono aumentati del 350% rispetto all’anno scorso. È l’unica categoria all’interno della lotta al terrorismo, sia interno che internazionale, che ha avuto una crescita. Al contrario il numero degli anarchici arrestati è calato di quasi la metà, passando da 15 a 7.

dal Dossier Viminale

Nel totale il nostro non è un paese pericoloso.  Sono diminuiti i crimini, soprattutto furti e rapine, gli omicidi volontari, che passano da 295 a 276; sono 13 gli omicidi attribuibili alla criminalità organizzata, che in confronto agli altri anni sono relativamente pochi.

Perciò non si dovrebbe parlare di emergenza sicurezza poiché i dati dicono tutt’altro, se non riferita alla violenza di genere, ai giornalisti e alle amministrazioni locali che sono quelle categorie che hanno riportato dati meno rassicuranti.

a cura di
Alice di Domenico

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