“Forza azzurri, campioni d’Europa!”, ma chi tifa per le azzurre, campionesse del mondo?

“Forza azzurri, campioni d’Europa!”, ma chi tifa per le azzurre, campionesse del mondo?
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La nazionale di pallavolo femminile under 20 si aggiudica il titolo di Campione Del Mondo a Rotterdam, 3-0 contro la Serbia in finale. Perchè non ne sapevamo niente?

Dal 9 al 18 luglio si è svolta la fase finale del campionato mondiale di pallavolo femminile under 20. La ventunesima edizione del torneo ha visto trionfare proprio l’Italia, tra sedici squadre nazionali, durante l’ultimo incontro con la Serbia, battuta 3-0. Campionesse del mondo!

Esattamente una settimana prima dalla finale, festeggiavamo la vittoria della Nazionale maschile di calcio agli Europei e lo spettacolare argento del tennista Matteo Berrettini a Wimbledon.

Di ritorno dall’Inghilterra, gli atleti sono stati accolti dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dal Premier Mario Draghi. Molto orgoglio ed emozione per gli azzurri, vero, ma perchè nessuno ha parlato delle azzurre?

Questo è davvero un anno fortunato per l’Italia, un anno di vittorie, non solo nel mondo dello sport, basta vedere il recente successo all’Eurovision Song Contest 2021, vinto dai Måneskin (non vincevamo dal 1990!).

Nessuno ha pensato, però, di rendere onore alla vittoria della nostra Nazionale di pallavolo femminile under 20, vincitrice già per la seconda volta del torneo. Per non parlare della Nazionale femminile di sofball!

Eh sì, perchè ci sono anche loro. Uno sport poco seguito in Italia, specialmente se giocato da delle donne. Eppure le azzurre hanno giocato la finale degli Europei di softball, il 3 luglio, e hanno vinto. Sono le campionesse d’Europa per la 12esima volta nella storia.

Foto di Federazione Italiana Baseball e Softball

Due squadre molto forti e meritevoli di onorificenze tanto quanto la Nazionale di calcio maschile, ma nessuno ne parla, o almeno, poche persone.

C’è un problema alla base del mondo dello sport, ma parliamoci chiaro: ci sono sport più o meno seguiti, e ci sono anche gare, tornei e campionati più o meno importanti. Cosa possiamo farci? Assolutamente nulla.

Chiaramente non si può costringere un intero paese a stare incollato alla televisione a seguire qualcosa a cui non è interessato. O magari potrebbe essere interessato, ma non sapeva neanche dell’esistenza di quel torneo, di quella squadra, di quel particolare atleta.

I mondiali di pallavolo femminile under 20 non solo non sono stati pubblicizzati, ma non sono stati neanche trasmessi in televisione. Le partite si potevano seguire solamente in diretta streaming su YouTube, e solo chi è veramente appassionato generalmente segue delle partite in questo modo.

Non possiamo negare che ci siano delle disparità di genere nel mondo dello sport, ma il problema in alcuni casi sorge a causa della fama di un determinato sport o atleta.

Il continuo aggiornamento del mercato televisivo sportivo rende ancora più problematica la questione. Lo spettatore sceglie di abbonarsi a piattaforme o usufruisce della pay-tv, si affida a pacchetti che caratterizzano le varie offerte sulla base dei propri interessi e, se non ci sono abbastanza spettatori non ci sono nemmeno i soldi per trasmettere certi eventi sportivi.

È quindi un circolo vizioso da cui risulta difficile uscire, ma credo che il punto da cui partire per provare ad attuare un cambiamento siano proprio i media.

a cura di
Valentina Dragone

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