Il Teatro Duse riparte con “Trascendi e Sali” di Alessandro Bergonzoni
Giovedì siamo stati allo spettacolo di Alessandro Bergonzoni, Trascendi e Sali, organizzato e svolto molto ordinatamente, nel rispetto delle norme vigenti COVID19, dal personale del Teatro Duse e dai suoi spettatori. Nell’aria tanta voglia di ripartenza di riprendersi ciò che, da più di un anno, ci è stato tolto: il mondo dell’arte, della musica e della cultura.
Dopo 14 mesi di chiusura il teatro Duse riprende vita con Trascendi e Sali, diretto da Riccardo Rodolfi e da Alessandro Bergonzoni. Dopo aver registrato diversi sold out nel 2018, lo spettacolo andrà in scena dall’11 al 13 maggio e dal 18 al 21, alle ore 19.15. Ad ogni rappresentazione il Teatro Duse ospiterà 500 spettatori (pari al 50% della sua capienza).
La voglia di ripartire, e di ritornare a una nuova normalità, è forte: da qui la scelta della compagnia di Bergonzoni di ridurre i propri compensi. Inoltre il pubblico potrà acquistare i biglietti a un prezzo simbolico: 17 euro per la platea e la prima galleria, e di 13.5 euro per la seconda galleria.
Lo Spettacolo (Comunicato Stampa)
Trascendi e sali: un consiglio, ma anche un comando.
Forse una constatazione dovuta ad un’esperienza vissuta o solo un pensiero, da sviluppare o da racchiudere in un concetto più complesso.
Nel percorso artistico che in questi anni l’ha portato nei teatri, nei cinema e in radio, ma anche nelle pinacoteche nazionali, nelle carceri, nelle corsie degli ospedali, nelle scuole e università, sulle pagine di quotidiani e settimanali, nelle gallerie d’arte e nelle piazze grandi e piccole dei principali festival culturali.
Alessandro Bergonzoni è diventato un ‘sistema artistico’ complesso che produce e realizza le sue idee in svariate discipline per metabolizzare tutto e ripartire da un’altra parte, facendo tesoro dell’esperienza acquisita.
Trascendi e sali arriva, infatti dopo Urge e Nessi, spettacoli che hanno inciso profondamente Bergonzoni, in tutti i sensi, aprendogli artisticamente e socialmente strade sempre più intricate e necessarie. In scena uno spettacolo in cui il disvelamento segue e anticipa la sparizione, dove la comicità non segue obbligatoriamente un ritmo costante e dove, a volte, le radici artistiche vengono mostrate per essere subito sotterrate di nuovo.
L’artista, che non ha rinunciato alla sua matrice comica mai satirica, aggiunge un’ulteriore, ovvia, complessità per il suo quindicesimo spettacolo
teatrale.
Trascendi e sali come vettore artistico di tolleranza e pace, colmo di visioni che potranno scatenare le forze positive esistenti nel nostro essere. Piuttosto che in avanti, potrebbe essere, artisticamente, un salto di lato, a dimostrazione che per una progressione non è sempre necessario seguire una linea retta.
Dove la carta diventa forbice per trasformarsi in sasso, dove il comico si interroga per confessare e chiedere e tornare a indicare quello che, evidentemente, lui vede prima degli altri.
Forse dall’alto delle sue scenografie o nella regia condivisa con Riccardo Rodolfi. Forse. Sicuramente. Sicuramente forse.
Un ringraziamento all’ufficio stampa del Teatro Duse di Bologna
a cura di
Enrico Ballestrazzi