David Place fuori con il disco: “Pandora’s Box”

David Place fuori con il disco: “Pandora’s Box”
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La pandemia non ferma la musica. David Place, artista australiano residente a Bari da dieci anni, a dicembre ha pubblicato l’album Pandora’s box, quarto capitolo della sua discografia. Un disco che ha tratto ispirazione dagli effetti del lockdown.

L’album è prodotto da A.MA Edizioni di Antonio Martino (Bari) in coproduzione con la label Trulletto Records di Sebastiano Lillo (Castellana Grotte). Scritto e composto da David Place durante il primo lockdown affronta i disagi della pandemia con ironia e cinismo. Una produzione avvenuta con il sostegno della Programmazione Puglia Sounds Producers 2020/2021 – “REGIONE PUGLIA FSC 2014/2020 Patto Per la Puglia – Investiamo nelvostrofuturo”.

Folk e raffinatezza

Con Pandora’s box David Place non si discosta dallo stile folk che lo ha sempre caratterizzato, ma a completare questo lavoro ci sono sonorità blues, pop e reggae. Arrangiamenti raffinati come Holy con venature pop, le sonorità retrò di Luckiest Man e le tinte jazzy di Routine Blues. In One Rainy Day in Memphis sembra di camminare lungo quelle strade e la melodia di Friday Valentine è piacevole e avvolgente.

Ecco cosa ci ha raccontato…

Sei australiano e vivi in Puglia da dieci anni. Quali sono le strade artistiche e umane che ti hanno portato qui?

La storia è un po’ lunga. Sono di origini italiane e mi sono ritrovato in Italia, precisamente a Bari, per un viaggio alla ricerca delle mie origini. Ho conosciuto e sposato una ragazza pugliese, ora abbiamo due bambine e quindi ho deciso di stabilirmi qui. La musica per me è stato sempre un hobby e anche qui in Puglia ho trovato persone con cui ho collaborato. Negli ultimi cinque anni ho conosciuto Tullio Ciriello, Antonio Martino, titolare di A.MA Records e per l’ultimo disco anche Sebastiano Lillo di Trulletto Records. Tutte persone che mi hanno aiutato a realizzare le mie canzoni in maniera completa.

Il disco Pandora’s Box vuole essere un modo per descrivere gli effetti della pandemia attraverso la musica. Le canzoni di sono venute di getto vedendo la situazione?

Dieci brani su dodici sono stati scritte durante il lock-down. I testi delle mie canzoni sono molto importanti per me. Ci sono due modi per descrivere la situazione in modo serio o ironico, io ho scelto la seconda strada. Ad esempio nel brano Luckiest man dico “meno male che sono chiuso in casa, sempre meglio che essere morti”.

E’ particolare la scelta di Pandora per il titolo dell’album. La prima donna mortale secondo la mitologia greca, del suo vaso e del conseguente gesto di aprirlo riversando così i mali che affliggono il mondo.

In realtà la figura di Pandora è preso dal brano Time è sta a simboleggiare proprio i nostri vizi, il nostro modo di vivere e consumare in maniera forsennata. Queste canzoni sono anche l’auspicio di un cambiamento dopo questo terribile momento.

Chi vuoi ringraziare in particolare per la realizzazione dell’album dai produttori ai musicisti?

Ringrazio Tullio Ciriello per la produzione e il mixing, Sebastiano Lillo per le chitarre e la produzione, Umberto Calentini al contrabbasso, Teodoro Carriero alla batteria, Gabriele Cavallo alle tastiere, Donny Balice alla tromba, Maria Grigoryeva al violino e Carlo Petrosillo all’armonica.

Per concludere cosa pensi della musica italiana? C’è qualche artista che ti ispira particolarmente?

Oltre all’Italia ho vissuto in altri paese fra cui l’Inghilterra, America e, ovviamente Australia. Secondo me l’Italia va avanti in tante cose ma non nella musica. In televisione, ad esempio, alla fine di un telegiornale si danno due o tre minuti ad artisti ormai anziani. La musica italiana è rimasta nella storia, per carità, ma credo sia ormai il momento di passare il testimone ai giovani.

a cura di
Beppe Ardito

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Beppe Ardito

Da sempre la musica è stata la mia "way of life". Cantata, suonata, scritta, elemento vitale per ridare lustro a una vita mediocre. Non solo. Anche il cinema accompagna la mia vita da quando, già da bambino, mi avventuravo nelle sale cinematografiche. Cerco di scrivere, con passione e trasporto, spinto dall'eternità illusione che un mondo di bellezza è possibile.

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