Amore al chiaro di Lunar
La luna, da secoli fonte d’ispirazione per gli artisti, è la musa di Mattia Varsalona, in arte Lunar, che da stasera ci terrà compagnia con le sue illustrazioni.
Classe 1994 ha sempre avuto la passione per il disegno e nel 2018 ha deciso di aprire una pagina Instagram (@mrmoon) che, ad oggi, conta 371 mila follower.
Nelle sue illustrazioni Mattia ci parla di amore, mettendo in scena momenti di vita di coppia che si svolgono, quasi sempre, al chiaro di luna.
Ma Lunar non è soltanto un abile disegnatore: a giugno, infatti, è uscito il suo primo romanzo, Amore a prima luna.
La storia di Peter, un sognatore, che armato di chitarra lascia casa sua per cercare la sua strada e rincorrere i propri sogni.
Mattia è un po’ come Peter: disegna, scrive e fa musica e sopratutto è deciso ad inseguire i propri sogni.
Siete pronti a conoscerlo un po’ meglio?
Ciao Mattia, iniziamo con le presentazioni. Il tuo nome d’arte è Lunar e su Instagram sei @mrmoon, cosa rappresenta la luna per te? Che ruolo ha nella tua arte?
Il nome d’arte LUNAR, nasce da uno stretto rapporto che ho con la notte. In particolar modo la luna, in ciò che realizzo, ha un ruolo fondamentale, è una sorta di compagna: lei c’è sempre, anche nelle notti più buie. Si potrebbe addirittura dire che nelle mie opere la presenza della luna sia diventata una sorta di firma.
Nelle tue opere disegno e parole si fondono, regalandoci dei piccoli ritratti che parlano d’amore. Dove trovi l’ispirazione per i tuoi lavori? Quando hai scoperto di avere questo talento?
L’ispirazione per i miei lavori arriva da tutto ciò che mi circonda, può arrivare da un’esperienza che ho vissuto in prima persona durante la giornata, da un film o da un viaggio in macchina. Solitamente la costante è che mi arriva l’idea quando c’è un qualcosa che mi colpisce.
Per quanto riguarda il “talento” difficile a dirsi, disegno da quando ho sei anni: è stata la mia prima grande passione.
E’ da poco uscito, per Mondadori, il tuo primo romanzo Amore a prima luna dove il protagonista, Peter, lascia Torino per inseguire i propri sogni. Quanto c’è di Mattia in Peter?
Eh, domanda interessante, diciamo che molti aspetti della vita di Mattia si possono rivedere in Peter, il protagonista del romanzo; basta pensare che Peter lascia Torino per andarsene a Milano accompagnato da un block notes e da una chitarra. Il fatto che Peter sia un sognatore e abbia voglia di mettersi continuamente in gioco è un altro aspetto in comune.
Potrei dire che sei un’artista a tutto tondo: disegni, scrivi e fai musica. Il tuo ultimo singolo Sono un casino ci racconta una storia d’amore in cui tutti possiamo riconoscerci. Come è nato questo brano? Hai in cantiere un album?
Il singolo Sono un casino è nato il pomeriggio del giorno di San Lorenzo, me lo ricordo come se fosse ieri; ero in studio con un mio amico quando all’improvviso arrivò l’idea. L’abbiamo buttata giù in qualche ora su quattro accordi, chitarra e voce, da lì era praticamente finita, restava solo da farci una buona produzione. E’ una canzone uscita proprio così, spontanea.
Sono un casino perché la mia vita è un casino, la mia camera è disordinata, la mia testa ingarbugliata. A detta delle persone che mi seguono, la cosa piaciuta maggiormente di questa canzone è proprio che in molti si sono riusciti ad immedesimare in essa, una grande soddisfazione per me.
Per quanto riguarda l’album si vedrà, ad ora ho sicuramente in cantiere molti altri singoli ma l’album non lo escludo.
Quali sono i tuoi progetti, e i tuoi sogni, per il futuro?
Troppi, sono un sognatore di alto livello. ll mio sogno più grande resta continuare a vivere facendo quello che mi piace, con il magnifico supporto delle persone che tutti i giorni mi seguono perché, davvero, senza di loro sarei nulla. Un grazie a loro non sarà mai abbastanza. Concretamente, invece, ho in progetto un nuovo romanzo, nuove canzoni, collaborazioni e altre cose delle quali, al momento, non posso ancora parlare.
a cura di
Laura Losi
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