Mariano Casulli: “Silenzi a cui tornare” il nuovo singolo

Mariano Casulli: “Silenzi a cui tornare” il nuovo singolo
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Dal 27 marzo è possibile ascoltare il nuovo singolo di Mariano Casulli Silenzi a cui tornare. Dopo la pubblicazione di Ottobre (marzo 2019) e Scappi via (settembre 2019), ci ha regalato questa canzone rivolta principalmente a chi spende la propria vita andando in contro alla grande bellezza dell’arte!

Nel testo Silenzi a cui tornare si percepisce lo stato d’animo, l’emotività di un’attrice prima di salire sul palco: la magia del dietro le quinte, l’adrenalina dove il cuore ti salta in gola e l’ansia trova conforto nei colleghi; stimoli che permettono alla protagonista di raggiungere i suoi successi.

Provare emozioni significa sentirsi vivi, Mariano ha omaggiato le donne con il suo brano, in questa intervista mi racconta perché…

Mariano raccontaci un po’ di te e del percorso intrapreso nel mondo della musica…

Sono un ragazzo cresciuto nella provincia di Bari, a Noci. Ho iniziato a suonare la chitarra durante il periodo delle scuole medie, grazie ad un regalo dei miei genitori, anche se il mio primo vero amore rimane la batteria. Da quel momento non ho più abbandonato la musica.
Al termine del mio percorso universitario (nella vita faccio il tecnico della riabilitazione psichiatrica) ho deciso che era arrivato il momento di restituire alla musica, tutto quello che la musica mi aveva dato negli anni. E dunque ho iniziato a scrivere qualcosa di mio, fino a pubblicare ad oggi tre brani.

“Silenzi a cui tornare” racconta le emozioni di una ragazza prima di un grande evento. A te quando capita di sentirti così?

Ogni momento per noi importante regala un silenzio a cui si vuole tornare, no? Io lo vedo come l’esatto momento prima di compiere qualcosa di importante per la nostra esistenza. Può essere una esibizione? Può essere il dichiararsi alla persona amata? Può essere il sostenere una verifica in classe? Io mi sento così prima di una prova. Devo concentrarmi, trovare l’energia, ripetere il copione, gestire le emozioni. Potrebbe essere in altri versi vivere la quotidianità.

La ragazza l’hai idealizzata o esiste davvero? Perché hai scelto un volto femminile per il tuo brano?

Metà e metà vale come risposta? Questo brano nasce dal progetto del videoclip del brano procedente, dove ho avuto il piacere di collaborare con delle persone amanti del teatro. I loro sguardi, il loro impegno, la loro storia, la passione per quello che facevano sono stati per me fonte di ispirazione per scrivere questa canzone. Ho poi idealizzato quei vissuti nel vissuto della protagonista del testo. Una donna forse perché erano donne le persone che hanno ispirato questa canzone. Una sorta di omaggio.

L’immagine scelta per il brano è suggestiva, il suo volto non è decifrato. Per te quando siamo davvero noi stessi senza usare maschere?

La copertina è frutto dell’ingegno artistico di Miriana Polignano, che ringrazio per averla realizzata. Non è una risposta semplice questa. Credo che ci spogliamo di ogni tipo di maschera nei momenti di fragilità. E la fragilità ed il silenzio possono essere degli ottimi alleati per tirare fuori quello che siamo realmente.

Immagine di Miriana Polignano
In questo periodo di quarantena stai lavorando a nuovi progetti? O cosa hai lasciato in stand by?

In questo periodo di quarantena credo sia nato il mio primo album. Ho ultimato alcuni brani che erano rimasti in sospeso, sto lavorando ancora ad alcune cose, tra cui quella ad esempio di scrivere una canzone d’amore,ma sostanzialmente l’album è pronto. Quando questo periodo terminerà, tornerò in studio per lavorarci. Nel frattempo però restiamo a casa. È davvero importante per vincere questa guerra contro il coronavirus.

a cura di
Silvia Consiglio

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