Con il brano “Cmendur” , Mal Everest debutta sul palco del festival nazionale della canzone albanese. Mal, artista originario di Prishtina in Kosovo, si sta affermando nel panorama musicale balcanico, distinguendosi grazie al suo sound pop-rock, e un’energia potente e contagiosa. The soundcheck ha avuto il piacere di intervistarlo.
L’inizio di un nuovo viaggio
Dietro il successo di Mal non c’è una grande casa discografica, ma solo passione accompagnata da una forte identità artistica, e voglia di mettersi in gioco. Ha iniziato, quasi per sfida, registrando il suo primo brano in assoluto nell’ armadio in casa, per dimostrare che è possibile fare musica anche senza budget; infatti, ha steso il testo, ha registrato e arrangiato il brano da solo, e una volta pronto, ha inviato segretamente la sua candidatura al festival senza alcuna aspettativa, risultando poi nel suo trionfo in finale. Ed è in quell’occasione che rivela che il brano era dedicato e ispirato da sua madre, aggiungendo così profondità e autenticità alla sua vittoria.
Mal poi tornerà al festival l’anno dopo, con un brano molto potente, Antihero. “Il brano si ispira all’esperienza del festival l’anno precedente. Ero sbucato dal nulla, nessuno mi conosceva, e questo dava fastidio alle persone. Ma con il tempo mi hanno capito. Anche io ero indeciso su come percepirmi. ” ci racconta. Il testo riflette infatti questa dualità non solo esteriore, ma anche interiore. Combatte sentimenti di frustrazione ma anche desiderio e speranza, insomma un perfetto imperfetto anti-eroe.
L’ultima uscita ” Dehun”
Mal è tornato recentemente con un nuovo brano, Dehun, una reinterpretazione del brano di Nexhmije Pagarusha. Ha stravolto totalmente il sound originale con un arrangiamento potente, originale, e un tocco western, rendendolo dinamico e coinvolgente. “Il brano è importante nella la cultura albanese, e la gente spesso è protettiva con le canzoni. Ho sentito della pressione, volevo renderle giustizia” ma il brano, ha comunque fatto centro. Dehun è stato apprezzato per la sua autenticità, e la forza visiva del videoclip.
L’artista non vuole definire la sua musica con troppe etichette, gli piace sperimentare i generi, mettersi in gioco e comunicare con il pubblico che lo ascolta attraverso la musica. Mal è solo agli inizi di questo percorso, ma ha già dimostrato di essere un artista a 360 gradi sotto tutti i punti di vista. Un sound unico, personale, abilità vocali straordinarie, un look eccentrico e curato nei dettagli, e una personalità positiva, ma profonda e riflessiva. Non vediamo l’ora di assistere ai suoi progetti futuri.
Guarda l’intervista completa di seguito.
a cura di
Morena Kercuku