La rassegna del BOnsai di Bologna si apre alla grande con un grande nome del christian rock mondiale e rock alternativo: gli Skillet.
Gli Skillet sono una band in attività da più di trent’anni e personalmente sono andato ad ascoltarli per la mia adolescenza in cui mi hanno segnato particolarmente con le loro canzoni rimaste ad oggi ancora celebri.
Lo show e questa band sono ideali per quelli a cui piace il rock più soft; piacciono i chitarroni senza però esagerare e piace un po’ lo scream però senza sgolarsi troppo. Nonostante ciò il pubblico era molto caldo e si è fatto parecchio sentire soprattutto perché questa band non si vede molto bazzicare nel nostro Paese.
Quello che ci ha colpito anche dal vivo, è stata la combinazione di voce maschile e femminile che il gruppo usa da sempre. Da quando li abbiamo scoperti è sempre stata una caratteristica estremamente peculiare soprattutto per le diverse combo che puoi dare a un brano anche tramite lo strumento della voce. Abbiamo scoperto poi solo ieri che è la batterista colei che dà la seconda voce e quindi ancora più insolito, oltre che ancora più impegnativo a livello tecnico e quindi apprezzabile.
Ci è piaciuto anche molto come il cantante abbia speso parole per riconoscere i problemi di salute mentale, della depressione e di istinti suicidi al giorno d’oggi. Questo concerto ha sicuramente aiutato a far staccare la testa e regalare momenti di serenità alle persone presenti, d’altronde come ha dichiarato lo stesso cantante, questa è sempre stata la sua spinta principale per fare questo mestiere.

A livello di performance non possiamo citare “Feel Invicible”, “Monster” e “Hero” tre canzoni iconiche della band che rimarranno sempre incise nella storia. Dal vivo sono state veramente come me le immaginavo da adolescente: la potenza canora del cantante e tutto il comparto strumentale ci hanno letteralmente stregato.
Piccola curiosità
Il cantante John Cooper a un certo punto ha avuto un problema tecnico con il microfono e ha dovuto cantare con quello del suo chitarrista. Ha confessato verso fine concerto che di norma a causa della sua estrema sudorazione, percepibile anche dal parterre, rompe un microfono, in questa data però addirittura sono stati due le vittime del sudore. Mai visto e faceva ridere ricordarlo.
In conclusione
Lo show degli Skillet è stato davvero interessante, non assistiamo spesso a questo genere nel nostro Paese e questa band ci ha dato modo di assaporare qualcosa che non è all’ordine del giorno. Vi ringrazio Skillet per avermi fatto rivivere un po’ di adolescenza e i ricordi annessi alle vostre canzoni.
La scaletta del concerto
- Showtime
- Feel Invincible
- Rise
- Awake and Alive
- Sick of It
- Legendary
- Ash in the Wind
- Never Surrender
- Whispers in the Dark
- Lions
- Those Nights
- Hero
- Not Gonna Die
- Unpopular
- Psycho in My Head
- Comatose
- Monster
- The Resistance
foto di
Vittoria Dela Cruz
a cura di
Luca Montanari
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