Al via la V Edizione di ReA! Art Fair

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Dal 12 al 15 giugno la manifestazione dedicata agli artisti emergenti si terrà presso la nuova sede OPOS

ReA! Fair, la prima fiera in Italia rivolta agli artisti emergenti senza intermediazione di gallerie o musei, torna dal 12 al 15 giugno 2025. Per la quinta edizione, la fiera inaugura una nuova stagione e una nuova sede: la stagione estiva sostituisce la storica autunnale e si svolgerà presso OPOS, un spazio dinamico situato nel cuore del Certosa District di MilanoOrganizzata da ReA! Arte, associazione culturale no profit fondata da MarynaRybakova e Pelin Zeytinci, la kermesse rappresenta un’occasione unica per scoprire nuove voci dell’arte contemporanea nazionale e internazionale e si pone come punto d’incontro tra gli artisti emergenti e i diversi attori operanti nel settore dell’arte contemporanea.

La selezione di quest’anno, curata da un comitato scientifico composto dalle curatrici Maria Myasnikova, Erica Massaccesi, Rita Meschiari, Valeria Conti, Milena Zanetti e Vittoria Martinotti, presenta 50 artisti scelti tra oltre 500 candidature provenienti da un contesto internazionale. L’edizione di quest’anno si arricchisce di un’altra novità: la scelta dei giovani talenti selezionati passa da 100 a 50 per permettere al team curatoriale di concentrarsi maggiormente sulla qualità e l’innovazione e quindi di elevare ulteriormente la proposta artistica della fiera.

Per la prima volta, la fiera dedica una sezione speciale ai talenti del Medio Oriente e dell’Africa: curata da Sahar Behairy, mette sotto i riflettori quattro artiste visive della British University in Cairo (Egitto) e due creativi selezionati dall’ETQ Foundation (Arabia Saudita). Questi progetti, carichi di radici culturali e innovazione, raccontano storie potenti e inedite, offrendo al pubblico un’esperienza di scoperta e dialogo sul futuro dell’arte globale.

La quinta edizione di ReA! Art Fair arriva in un momento di rottura, in cui la realtà non risponde più a regole prevedibili e la percezione stessa è sotto pressione. Gli artisti qui riuniti non espongono semplicemente opere: incidono crepe nello sguardo dominante, smuovono narrazioni ereditate e perturbano il comfort estetico. Ci spingono a disimparare, a dubitare, a osservare il mondo (diversamente). 

In un’epoca plasmata dalla visione algoritmica, dalla fatica estetica e dalla mercificazione della cultura, che cosa significa vedere davvero? Cosa significa scegliere? Quest’anno, il gruppo selezionato di artisti emergenti affronta queste domande con acutezza, coraggio e fascino sovversivo. Le loro pratiche spaziano tra dissenso digitale, fabulazione speculativa, inquietudini materiali e gesti di sommessa ribellione. Non cercano di rassicurare, bensì di inquietare. Ed è proprio in questa inquietudine che emerge una nuova chiarezza.

Come afferma Maria Myasnikova, Capo curatore Rea Arte:

“ReA ha sempre dato spazio a nuove voci. Ma quest’anno offre qualcosa di più: (una richiesta) di sensibilità rinnovata. Non presentiamo semplicemente opere d’arte — mettiamo in scena un rifiuto. Un rifiuto della passività, dell’omologazione culturale, della logica livellante dello spettacolo. La Fiera diventa uno spazio vivo di resistenza e reinvenzione, in cui il poetico si scontra con il politico e l’arte riconquista la propria capacità di interrompere, ridefinire e ri-incantare.” 

Quest’anno il palinsesto di ReA! Art Fair si fa ancora più ricco e internazionale, con un fitto calendario di premi e collaborazioni che attraversa mesi, Paesi e continenti. Tra le art residency, confermiamo il premio di ViaFarini – storica fucina milanese – affiancato per la prima volta da Lami-Genolini di Erba, piattaforma emergente per talenti in crescita. Sul fronte dei premi d’arte, Artsted celebra il quinto anniversario del suo riconoscimento dedicato ai progetti tecnologici, mentre Snap Collective entra in scena offrendo al vincitore la pubblicazione di un artist book d’autore. Inoltre, si lancia la partnership con Singulart, una delle principali gallerie d’arte online, che amplia le opportunità per gli artisti emergenti di raggiungere un pubblico globale di collezionisti.

Il catalogo ufficiale di questa edizione nasce in collaborazione con Mulieris, magazine al femminile che esplora identità e sovverte i confini della cultura contemporanea

50 artisti selezionati per la quinta edizione di ReA! Fair sono: Kinga-Noémi Ács, ADA, Anna Andrievskaya, Daniele Antoniazzi, Diego Azzola, Erica Bardi, Adriano Bassi, Catelijne Boele, Anna Botticini, Irina Brana, Coco Brun, Carlos Castro, Paola Cenati, Cecilia Del Gatto, Jingyan Ding, David Michel Fayek, Dmitry Filimonov, Aleisha Fitz, Carla Giaccio Darias, Luca Harlacher, Jenny Hitz, Cleo Kempe Towers, Jeanna Kolesova, Ali Kulunyar, Larissa Laban, Marko Milovanovic, Jakob Mödlinger, Samira Mosca, Katya Ohii, Mariana Paku, Yicai Pan, Sofia Parma, Giulio Polloniato, Lorenzo Ramos, Guido Ravanelli, Andrea Ricklin, Graziella Romeo, Sabrina Rosenheim, Alina Samarkanova, Beatriz Santos, Martino Santori, Jeltje Schuurmans, Niya Tsenkova, Trasparente, Naomi Treistman, Marie-Charlotte Urena, Zehui Xu, Qing Yunge, Yiwen Zheng, Yunying Zhu.

ReA! Arte: una missione per l’arte democratica


ReA! Arte è una realtà no profit nata per sostenere gli artisti emergenti e offrire loro opportunità concrete di visibilità. Attraverso ReA! Fair e una serie di Progetti Speciali, l’associazione crea ponti tra gli artisti e il pubblico, promuovendo un’arte accessibile e priva di barriere. Le iniziative di ReA! Arte puntano non solo a consolidare il percorso professionale degli artisti, ma anche a democratizzare il sistema dell’arte contemporanea, ampliandone la fruibilità e il dialogo con la società.

ReA! Fair si distingue per il suo approccio innovativo: in un contesto fieristico tradizionalmente dominato da gallerie e intermediari, ReA! Arte propone un mercato primario dove il pubblico può entrare in contatto diretto con gli artisti, scoprendo la loro visione e sostenendo le loro carriere. Con il passare degli anni, la fiera e i progetti correlati continuano ad alimentare una cultura artistica contemporanea dinamica e inclusiva, rendendo ReA! Arte un punto di riferimento nel panorama culturale italiano.

OPOS

OPOS è un edificio industriale, un’ex fabbrica di elettro-morsetterie riportata alla vita nel 1990 da Alberto Zanone, la cui visione avanguardista e comunitaria ha consentito allo spazio di aprirsi fin da subito a una dimensione plurale, di condivisione e partecipazione. La storia di OPOS ha radici che si diramano dal mondo del design, dell’architettura e dell’arte, fino ad arrivare a quello del tessile e della maglieria. OPOS è uno spazio restio ad accogliere le logiche puramente commerciali della produzione, privilegiando l’innovazione nella sua dimensione anche astratta, promuovendo la ricerca e volgendo lo sguardo verso orizzonti d’avanguardia e sostenibilità. 

a cura di
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di Staff

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