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Il Decreto bollette diventa legge. L’Aula del Senato ha votato la fiducia al governo sulla conversione del dl per l’agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale. A favore 99 voti, 62 contrari e un astenuto. Il provvedimento era già stato approvato dalla Camera. Con l’approvazione del vengono stanziati circa 8 milioni di contributi a favore delle famiglie con Isee fino a 25mila euro, ai quali va un contributo straordinario – il cosiddetto bonus bollette – di 200 euro, che sale fino a 500 euro per chi già riceve il bonus sociale. Inoltre, sono previsti 600 milioni di euro al fine di ridurre i costi delle imprese ad alto consumo energetico, anticipando i proventi delle aste Emission Trading System e ulteriori 600 milioni di euro per finanziare il Fondo per la transizione energetica industriale per i progetti di efficienza e riduzione dei costi energetici nel settore industriale. Infine, vengono promosse offerte energetiche più chiare e trasparenti e vengono resi impignorabili i debiti legati alle bollette sugli gli immobili. Previsti anche contributi per 10 milioni a favore di associazioni sportive, come quelle che gestiscono impianti a forte consumo energivoro come le piscine. I clienti vulnerabili del sistema a tutele graduali potranno essere inseriti nel mercato tutelato anche alla cessazione del 31 marzo 2027. “Con il decreto bollette, divenuto legge, abbiamo scelto di sostenere famiglie e imprese nella difficile congiuntura dei prezzi energetici. Il nuovo provvedimento reca un aiuto tangibile innanzitutto a quanti sono in maggiore difficoltà economica, introducendo anche nuove norme a tutela dei consumatori”, sottolinea il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. “Il governo – spiega in una nota – prosegue sulla strada della sicurezza energetica, che vuol dire innanzitutto diversificazione delle fonti ma anche, come accaduto in questo caso, interventi per alleviare il peso sui settori economici e sociali del Paese maggiormente esposti ai rincari”. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)