“Supergirl: La Donna del Domani”, di Tom King, e Bilquis Evely

Supergirl: la donna del domani
Supergirl di Tom King
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Tom King e Bilquis Evely danno vita ad un fumetto intelligente, appassionante e profondo che getta una luce del tutto nuova sulla ragazza d’acciaio: Supergirl

Ruthye é una giovane aliena che intende vendicare la morte di suo padre, assassinato barbaramente dal perfido Krem, un bandito spaziale senza scrupoli. Per raggiungere il suo scopo chiede aiuto a Kara Zor-El, Supergirl. La kriptoniana decide con riluttanza di aiutarla, intraprendendo un viaggio intergalattico che cambierà entrambe per sempre.

La donna del domani é un sapiente mix di generi sviluppato attorno alla struttura narrativa e tematica del viaggio di scoperta e formazione. L’opera intreccia space opera, fantasy, genere supereroistico, storia di vendetta e western con una solidità e una coerenza davvero formidabile. I lettori più attenti non potranno non riconoscere l’omaggio evidente a Il Grinta sia nel plot sia nella voce narrante di Ruthye che accompagnerà il lettore per tutta la vicenda.

L’elemento che forse stupisce di più in questo fumetto é la caratterizzazione psicologica profondamente stratificata di Supergirl. Kara, infatti, é un insieme di forza, ironia, empatia, generosità e coraggio, guidato da grande forza di volontà e valori etici granitici. L’autore, tuttavia, ci mostra anche le sue fragilità, come il rimpianto per il suo pianeta natale, il vuoto di senso generato dalla grandezza di un male che sembra infinito e la difficoltà di “trattenere” la potenza distruttiva delle sue capacità. Da questo ritratto, sontuoso per delicatezza e complessità, emerge che la più grande difficoltà per Supergirl é forse quella di provare a essere “umana” nel senso più nobile del termine: scegliere di fare la cosa giusta anche quando é quella più difficile.

La struttura itinerante del racconto dà la possibilità alla Evely di sfoderare tutta la sua bravura. I disegni (così come i colori) sono semplicemente devastanti per creatività, immaginario (oltre al fumetto supereroistico americano nella sua accezione più fantascientifica sono chiari i riferimenti alla fantascienza europea di Moebius e Druillet) e composizione delle tavole. Un piacere per gli occhi che, a nostro parere, perde un po’ nell’edizione DC Pocket con la quale abbiamo recuperato l’opera. Consigliatissimo.

a cura di
Beard Comics

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