“I Love You So F***ing Much”, il nuovo album dei Glass Animals
Come cavalcare la cresta dell’onda dopo il successo di un brano andato virale? Ci hanno provato i Glass Animals nel nuovo album “I Love You So F***ing Much”
Dopo lo straordinario successo internazionale del brano “Heat Waves” (che detiene il record di ben 91 settimane in classifica Billboard Top 100, superando Blinding Lights di the Weeknd), le aspettative per il nuovo album dei Glass Animals erano particolarmente alte. Ma “I Love You So F***ing Much”, di leggermente tagliente, ha forse solo il titolo…
Già dai primi singoli usciti, la romantica e furba “Creatures in Heaven” e l’incalzante “A Tear In Space (Airlock)” si poteva prevedere che piega avrebbe preso l’album.
La moodboard include i più moderni OneRepublic e Coldplay, con qualche accenno di chitarre indie-rock à la Strokes, ma manca l’autenticità. Se già in “Dreamland” le insolite sfumature dei Glass Animals avevano lasciato spazio a un pop-rock più mainstream e pulito, ma comunque interessante dal punto di vista sonoro con le sue atmosfere sognanti, in “I Love You So F***ing Much” non restano che falsetti e psichedelia succinta, dal primo all’ultimo brano.
Dove sono finiti i Glass Animals?
Le dieci tracce del nuovo album sono confezionate in modo impeccabile, ma non lasciano spazio alle emozioni perché tutto resta su un piano superficiale, piatto. Difficile che uno di questi brani resti ancorato in testa.
Sembra che i Glass Animals si siano persi lungo alla strada, cercando di cavalcare l’onda di un successo che li ha però resi meno interessanti e coraggiosi.
Riascoltando “Zaba”, l’album di debutto, viene da chiedersi: perché non sfruttare la scia di questo successo virale per portare a un pubblico più vasto le sfaccettature più insolite e autentiche della band?
a cura di
Chiara Serri
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