Dopo avere festeggiato lo scorso anno i 20 anni di carriera i Negramaro tornano a San Siro per la quarta volta con il loro tour negli stadi di tutta Italia
È partito da Napoli lo scorso 15 giugno il tour dei Negramaro negli stadi e, dopo aver fatto tappa a Udine, approda allo Stadio San Siro di Milano, dove la band salentina mancava da 6 anni. Lo scorso anno hanno festeggiato i 20 anni di carriera con due eventi speciali all’aeroporto di Galatina (LE) e all’Arena di Verona, quest’anno ripercorrono la loro carriera negli stadi di tutta Italia.
La prima cosa che colpisce entrando nello stadio è la scenografia: una testa robotica gigante con un visore di realtà virtuale sugli occhi. Quando si spengono le luci, il visore si rivela essere uno schermo che si abbassa all’altezza del palco, mostrando sei sagome. Quando lo schermo si rialza ecco comparire i Negramaro.

Si inizia dalla fine, con “Luna piena”, e palloni a forma di luna lanciati nel parterre. È una sorta di viaggio al contrario nella discografia dei Negramaro. Le prime canzoni in scaletta sono, infatti, appartenenti agli ultimi 3 album, o singoli che probabilmente verranno inseriti nel prossimo lavoro in studio.
Arriva poi “Per uno come me”, con Giuliano che si diletta ad introdurla con un intro suonato con una chitarra acustica a 12 corde. Durante l’esecuzione un pensiero alle vite perse in mare, seguito da un assaggio di “Come è profondo il mare”, omaggiando così anche Lucio Dalla.
Un altro omaggio toccante è quello a Dolores O’Riordan con Giuliano che esegue “Senza fiato” al pianoforte ed una foto di un abbraccio tra i due sui maxischermi.
Ospite della serata Elisa che sale sul palco per “Ti vorrei sollevare”, “Basta così” e “Diamanti”. L’intesa e l’amicizia tra lei e Giuliano è sempre evidente, in particolare modo quando Sangiorgi deve fermarsi un istante, visibilmente commosso e con gli occhi lucidi, sulle note di “Basta così”.
Se la partecipazione di Elisa era stata annunciata da Giuliano con un commento sul profilo Instagram della cantante, la sorpresa arriva durante la seconda strofa di “Estate”, quando compare dalle quinte Tananai. Non sono finiti neanche gli omaggi, con Sangiorgi che per suonare “Solo tre minuti” usa la chitarra appartenuta a Pino Daniele. “L’immenso” è dedicata, invece, a tutti quelli che non ci sono più ed a tutte le persone morte e che stanno morendo nelle guerre.
Il finale è un crescendo di grandi successi, con Elisa che torna sul palco per “Via le mani dagli occhi”, seguita da “Meraviglioso”, “Mentre tutto scorre” e “Parlami d’amore”.

La scaletta
- Luna piena
- Sei tu la mia città
- Il posto dei santi
- Ricominciamo tutto
- Contatto
- Fino all’imbrunire
- La prima volta
- Per uno come me
- Ti è mai successo?
- Nuvole E Lenzuola
- Senza fiato
- Ti vorrei sollevare
- Basta così
- Diamanti
- Fino al Giorno Nuovo
- Estate
- Cade la pioggia
- Solo tre minuti
- Amore che torni
- L’immenso
- Via le mani dagli occhi
- Meraviglioso
- Mentre tutto scorre
- Parlami d’amore
a cura e foto di
Mirko Fava
Seguici anche su Instagram