L’inno all’amicizia di Roberto Gerilli

L’inno all’amicizia di Roberto Gerilli
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Ancora Amici il nuovo romanzo di Roberto Gerilli, edito da Mondadori, è approdato martedì 11 giugno nelle librerie italiane

Ci sono libri che ti trovano per caso, quando hai bisogno di loro. Per me è stato così con Ancora Amici di Roberto Gerilli, che ho avuto il piacere di leggere in anteprima. Si tratta un romanzo che parla di come cambiano i rapporti di amicizia nell’età adulta.

In un momento in cui, troppo spesso, mi sembra di non essere capita dalle persone che mi circondano questa lettura è capitata a pennello e mi ha offerto numerosi spunti di riflessione che mi hanno portata a traslare le vicende dei personaggi nel mio vissuto.

La storia racconta di un gruppo di quattro amici di Falconara Marittima, un paese delle Marche, un rapporto nato quasi per caso, durante l’estate, intorno all’ombrellone 62 grazie alla musica.

E così vediamo l’evolversi della loro storia tra sogni e speranze per il futuro, tra serate al Mama di Senigallia e concerti rock. Le cose però non possono rimanere sempre uguali e quando la vita si mette in mezzo tutto è destinato a cambiare. Gli amici dell’ombrellone 62 sono ancora uniti ma soltanto grazie a un gruppo su Whats App chiamato Il Pontile, in memoria del luogo in cui erano soliti darsi appuntamento.

Ancora amici?

Il covid-19 ha cambiato il nostro modo di rapportarci alle persone. Claudio ha bisogno del supporto dei suoi amici per sfogarsi con loro: ha creato un applicazione che però non funziona come aveva previsto. L’unico modo che ha per parlare “faccia a faccia” con loro è organizzare una video chat ma ritrovarsi tutti sembra un’impresa impossibile: Martina, deve assecondare il compagno, Riccardo è assorbito dal ruolo di padre e Veronica, alle prese con un problema di salute, si sente sempre più distante dagli amici. Si chiede che senso abbia continuare a portare avanti un rapporto fondato, ormai, solo sui ricordi.

Non so se è una conseguenza inevitabile del diventare adulti, o se è un problema che riguarda solo noi: è difficile capirlo e in ogni caso cambia poco. Dobbiamo accettare che la nostra amicizia è ormai basata solo sul passato, e andare avanti. Star li a ricordare vecchi aneddoti non migliorerà la situazione.

Claudio però ha bisogno di loro, non gli basta più un contatto mediato da uno schermo, è arrivato il momento di organizzare una reunion. Quindi decide di fare un colpo di testa: abbandona il telefono a casa e parte in macchina per radunare i suoi amici e portarli al concerto dei Marmozets al Forum di Assago, in onore dei vecchi tempi.

L’amicizia dopo i 40

Gerilli racconta come i rapporti cambino con il passare degli anni. Cosa succede quando la vita ci porta lontano dal luogo natio e dalle persone con cui siamo cresciuti? Del gruppo soltanto Claudio è rimasto a Falconara: Riccardo è a Siena, Martina a Bologna e Veronica a Milano.

Tutti sembrano troppo presi dalle loro vite e dai loro problemi per avere del tempo da dedicare agli amici e non si rendono conto che proprio loro potrebbero aiutarli ad affrontare quello che stanno passando. Quella reunion sembra arrivare nel momento giusto.

L’amicizia vera richiede impegno, dedizione. Bisogna essere disponibili, sopportare gli sfoghi ed essere pronti a percorrere centinaia di chilometri per offrire il proprio supporto.

Io ho qualche anno in meno rispetto ai personaggi di Gerilli eppure mi sono ritrovata molto nel racconto, nei loro dubbi e nei loro problemi. A volte mi è sembrato di essere nella mente di Veronica perché più di una volta mi sono chiesta se avesse senso portare avanti un’amicizia soltanto sulla base dei ricordi passati.

La nostalgia è l’unico carburante che avvia e mantiene vive le nostre conversazioni. O almeno l’unico che abbiamo il coraggio di usare.

Il libro, scritto in modo ironico e pungente, ci presenta il punto di vista dei quattro. A turno ognuno di loro prende la parola e ci spiega come sta vivendo gli eventi descritti. La narrazione è intervallata da una serie di flash back che ci mostrano le tappe salienti della loro amicizia: 1997, 2002, 2008, 2012 e 2017.

Fonte Pinterest
L’ultimo capitolo ambientato nel presente, 2022, segna una nuova pietra miliare nel loro rapporto.

Ogni protagonista ha una sua voce ben definita, sogni, aspirazioni e paturnie. Riusciamo a capire chi sta raccontando anche senza bisogno di leggere il nome a inizio capitolo. Ognuno deve fare i conti con il nuovo ruolo che ricopre e con le pressioni della società. I lettori si riconosceranno facilmente in uno o, forse, in tutti i personaggi descritti.

Un altro tema importante che tocca l’autore è quello della disconnessione. In un mondo in cui siamo sempre connessi, staccare tutto è diventato praticamente impossibile.

All’inizio quando Claudio parte per Bologna senza telefono pensiamo che sia pazzo. Ma poi questa “follia” contagia anche Martina e Riccardo (a causa dell’intervento della moglie). Ognuno di loro sarà costretto a vivere il presente senza distrazioni per riconnettersi non solo con gli amici ma anche con il proprio io.


I Love Rock ’n’ Roll

La musica è una componente fondamentale nella narrazione di Gerilli, e nel rapporto di amicizia tra i personaggi che hanno passato la giovinezza in giro per l’Italia per sentire le loro band preferite. Vi consiglio di tenere il telefono a portata di mano e di creare una playlist con i titoli e le band che troverete durante la lettura. Soprattutto se amate il rock dei primi anni 2000.

Offspring, Negrita, Sum41, Millencolin, Garbage e AC/DC sono soltanto alcuni dei nomi che incontrerete tra le pagine.

Quando Veronica e Martina si sono trasferite a Bologna per studiare, Riccardo e Claudio hanno registrato dei “programmi radiofonici” in modo da far sentire alle amiche la loro vicinanza. La voce del “Cappellaio Matto“, il nome da Dj di Claudio, è una costante del viaggio in macchina verso Milano. Io mi sono immaginata in auto, con loro, e ho adorato ascoltare i brani suggeriti dal Cappellaio.

Grazie a Gerilli ho scoperto che nel 2008 gli Alter Bridge hanno suonato al Fillmore di Cortemaggiore, un locale a un tiro di schioppo dalla città in cui vivo. Mi sono emozionata quando ho scoperto di essere stata agli stessi concerti dei Green Day a cui è andata Martina.

E quando un libro riesce a parlare così ai lettori, per me l’autore ha fatto centro!

Nel romanzo trovano spazio anche riferimenti alla cultura pop degli anni ’90 e ’00: dal Signore degli anelli a Friends, passando per sensualità a corte.

Ancora Amici è un testo capace di farci tornare indietro nel tempo ma allo stesso tempo proiettarci nel presente, è come avere tra le mani una DeLorean con le pagine!

In poco meno di 300 pagine Gerilli è stato in grado di raccontarci la storia di 4 vite, che si sono incrociate per caso un giorno d’estate e che da quel momento, tra alti e bassi, sono sempre rimaste collegate.

Ancora Amici è il romanzo perfetto per quest’estate. Una lettura scorrevole, veloce e divertente ma non priva di significato.

Dopo averlo letto non vedo l’ora di andare al concerto dei Sum 41 con i mei amici per dimostrare a tutti che noi, come i personaggi di Gerilli, siamo “adulti a modo nostro”.

a cura di
Laura Losi

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Laura Losi

Laura Losi è una piacentina classe 1989. Si è laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l’Università degli Studi di Parma con una tesi sulla Comunicazione Politica di Obama. Avrebbe potuto essere un medico, un avvocato e vivere una vita nel lusso più sfrenato, ma ha preferito seguire il suo animo bohemien che l’ha spinta a diventare un’artista. Ama la musica rock (anche se ascolta Gabbani), le cose da nerd (ha una cotta per Indiana Jones), e tutto ciò che riguarda il fantasy (ha un’ossessione per Dragon Trainer). Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo “Tra le Rose” e a breve vedrà la luce anche la sua seconda fatica, il cui titolo rimane ancora avvolto nel mistero (solo perché in realtà lei non lo ha ancora deciso).

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