Crosses – Alcatraz, Milano – 14 giugno 2024

Crosses – Alcatraz, Milano – 14 giugno 2024
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Il nuovo album dei Crosses uscito nel 2023 “Goodnight, God Bless, I Love U, Delete” fa il giro del mondo nei club più cool durante il “Familiar World Tour”

Ad aprire il live dei Crosses sono i Vowws, band australiana dalle atmosfere affini che con l’aiuto di luci viola e blu preparano il terreno della dark wave contemporanea. Sono le 20:30 e dal palco dell’Alcatraz si ergono tre croci luminose come lapidi avvolte da un fumo nebbioso, cimiteriale.

Moreno salta su con la furia di un lupo mannaro, in linea con l’atmosfera, che generalmente contraddistingue i cantanti metal, la cui verve è insita nel suo dna, nonostante questo progetto abbia poco in comune con il precedente: prima di essere il frontman dei Crosses, infatti, Chino Moreno è il pilastro portante dei Deftones, band tra le più significative nel panorama metal mondiale.

Lo show parte con “Goodnight, God Bless, I Love U, Delete”, brano omonimo dell’ultimo album, come consuetudine vuole per i tour di promozione dei nuovi progetti. La darkwave, il dream pop e l’electronic rock si alternano in un genere inedito, ricco di virtuosismi strumentali adoperati con maestria dal chitarrista, o meglio, polistrumentista dei Far, Shaun Lopez, che dà forma alle basi oniriche e ossimoricamente terrene servendosi di numerosi strumenti.

La relativamente breve durata del concerto – circa un’ora e mezza – non deve far storcere il naso: prima di tutto perché hanno in archivio soltanto due album e poi perché la voce di Moreno, con la sua espressività erotica e ferina e la sua presenza scenica coinvolgente, richiedono uno sforzo fisico non trascurabile. Lo show, dunque, non andrebbe misurato secondo questo criterio. L’intensità luttuosa dei brani più malinconici precipita, anzi, frana, per via dei bassi del sintetizzatore e raggiunge uno stato zen, di stasi, in cui si crogiola come nel letto di un bordello.

Il pubblico

La dinamica, il viaggio della loro musica, sembra seguire queste tappe. Conosciamo la forma dell’oscurità, che viene descritta da un poeta crepuscolare, il fascino del mistero che accettiamo, quasi asceticamente di non conoscere. Un progetto assolutamente nuovo che, però, non è apprezzato dal pubblico dei Deftones.

I metallari più radicali, assetati di sangue e spaventati dall’aglio, infatti, potrebbero non aver apprezzato il percorso alternativo dei Crosses che esplora dimensioni diverse delle tenebre. Nonostante questa sia una collaborazione ormai decennale sembra che i fan non la conoscano ancora, oppure, nel peggiore dei casi, si siano rifiutati di darle una chance perché vissuta come un tradimento. Da qui, forse, si spiega il motivo per cui il duo non ha goduto del sold-out.

Conclusioni

La serata piovosa di un giugno milanese che non vuole smettere di essere malinconico è stata il teatro perfetto per accogliere i Crosses, e loro, come il piccolo pubblico dell’Alcatraz, si sono rintanati all’ombra di una solitudine apparente. Sì, perché quelli come loro riempiono il vuoto con l’amica che conforta senza chiedere niente, la musica, e si consolano dal cimitero del mondo.

a cura di
Benedetta D’Agostino

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Benedetta D'agostino

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