Wired Next Fest: il ruolo della tecnologia nella nostra società

Wired Next Fest: il ruolo della tecnologia nella nostra società
Condividi su

ll Wired Next Fest torna a Milano il 14, 15 e 16 giugno per raccontarci come un uso sapiente delle innovazioni tecnologiche può cambiare il mondo

Il 14, 15 e 16 giugno torna a Milano un evento imperdibile: l’undicesima edizione del Wired Next Fest, il più grande festival gratuito in Italia dedicato alla cultura, all’innovazione e alle nuove tecnologie. 

ll ruolo della tecnologia

Il Wired Next Fest ci racconta dal 2013, in un mondo in cui l’innovazione scientifica e digitale hanno pervaso ogni area della società, come prendere atto di questo cambiamento e promuovere un uso sapiente della tecnologia per migliorare il mondo. 

La locandina del Wired Next Fest 2024

La storia ci dimostra come, da sempre, le innovazioni abbiano influito sul benessere umano, creando importanti opportunità, ma spesso anche problemi da risolvere. 

Il bilancio finale, però, non può che essere positivo: la tecnologia ha migliorato le nostre vite, ma è solo facendo buona informazione e utilizzandola nel modo corretto che possiamo continuare a supportare questo cambiamento.

La location

Il Castello Sforzesco è, per il secondo anno consecutivo, il luogo prescelto per il festival. 

Alla conferenza stampa di lunedì 10 giugno, il direttore del Wired Next Fest Federico Ferrazza e l’assessore alla cultura di Milano Tommaso Sacchi sottolineano la forte propensione di questo luogo ad ospitare l’evento: il Castello non è, infatti, come a prima vista si potrebbe pensare, solo sede di arte e tradizione, ma anche di tecnologia e innovazione. 

E’ fusione perfetta di dimensione umanistica e cultura scientifica che parla di passato, ma anche di presente e futuro, un luogo perfetto per immaginare le riflessioni sul nostro tempo.

Il Castello Sforzesco di Milano

Il ruolo che avuto nel corso degli anni e che continua ad avere all’interno della città meneghina lo dimostra chiaramente. 

Tommaso Sacchi lo definisce come una “cittadella della cultura” all’interno di Milano, spazio che non è solo una location, ma è un’istituzione pubblica italiana, patrimonio della città, che, proprio per il suo sguardo olistico alle discipline, non può non intrecciarsi con un evento come il Wired, che fa della pluralità e della diversità di approcci alla realtà un valore aggiunto. 

Questa fusione di tradizione e innovazione combacia perfettamente con quelli che sono gli scopi del festival, in una collaborazione che sarebbe riduttivo definire solo logistica, ma che è prima di tutto anche di contenuto. 

ll tema

Il direttore Federico Ferrazza spiega poi il significato del tema scelto per quest’anno: ESSENZIALE. Esso rappresenta un ritorno alle origini, un momento di pausa: dopo anni di nuove tecnologie che si sono stimate in grado di poter cambiare il mondo, ma che, in realtà, non hanno avuto un impatto così pervasivo, è necessario fermarsi e riflettere insieme. 

Il direttore del Wired Next Fest Federico Ferrazza e l’assessore alla cultura di Milano Tommaso Sacchi

Questi strumenti non possono e non devono definire la nostra identità a livello individuale e collettivo. Al primo posto resteranno sempre i valori umani, le virtù, gli obiettivi, il benessere. 

Ciò che il Wired Next Fest si propone di fare, allora, è, prendendo atto che la tecnologia è ormai parte ineliminabile della nostra società, mostrare quali siano, fra tanti, quegli strumenti innovativi che ci permettono di coltivare al meglio questi valori e di raggiungere questi obiettivi. Promuovere un uso corretto della tecnologia per poter migliorare il mondo. 

Essenziale vuol dire così riappropriazione del proprio originario valore, del valore di Wired che è sempre stato lo stesso: fare corretta informazione, che sia attraverso un giornale o attraverso un evento come questo. 

Il coinvolgimento degli utenti

E un festival che sceglie di andare in profondità senza avere la pretesa di essere settoriale, che abbraccia tutte le tematiche del nostro tempo, non può esimersi dal coinvolgere direttamente chi vi prende parte. 

L’assessore alla cultura Tommaso Sacchi evidenzia, infatti, l’aspetto fortemente partecipativo del Wired Next Fest: a prevalere non sono la dimensione dell’ascolto e dello sguardo, ma una totale orizzontalità fra chi presenta la riflessione e chi vi assiste. 

In questo modo, il cittadino che sceglie di recarsi al festival non raccoglie solo importanti osservazioni sul mondo, ma può sentirsi esso stesso partecipe, godendo di un’esperienza che anche lui contribuisce a creare. 

La struttura dell’evento

L’evento si declina attraverso talk, workshop, exhibition, laboratori, spazi gaming per bambini e non, incontri, live performance per un totale di 85 eventi, tutti gratuiti. 

Novità di quest’anno, sottolineata dal direttore, saranno 4 Masterclass, attività non solo di approfondimento, ma di vera e propria formazione su alcuni temi. 

Gli ospiti

La pluralità di sguardi alle varie discipline riguarda anche i 129 ospiti che saranno presenti. Qui la parola d’ordine è una sola: eterogeneità. Personalità che provengono da ogni parte del mondo, dai settori più vari, che porteranno il loro contributo alla riflessione sulla contemporaneità. 

Grande spazio sarà lasciato ovviamente agli ospiti relativi all’area tecnologica e scientifica. 

Una partnership importante

Quest’anno, inoltre, il Wired Next Fest si avvarrà di una partnership scientifica estremamente importante: quella del Politecnico di Milano, prima università tecnica in Italia, con il coinvolgimento dei suoi docenti sul palco e un area exhibit dedicata all’esposizione dei progetti di ricerca più all’avanguardia dell’ateneo. 

Un modo per comprendere al meglio l’impatto che le nuove tecnologie, e soprattutto l’intelligenza artificiale, hanno nella nostra società.

Tecnologia e scienza

Proprio in questo campo, fondamentale sarà la presenza di Cédric O, co-founder di Mistral, la più importante azienda europea di intelligenza artificiale, che ci mostrerà quale ruolo potrebbe avere l’Europa dal punto di vista tecnologico e dell’informazione. 

Andrea Stroppa, collaboratore di Elon Musk, ci parlerà di sicurezza informatica, mentre Maria Rosaria Taddeo, professoressa di Digital Ethics and Defence Tecnologies all’Università di Oxford, farà luce sulle implicazioni etiche delle tecnologie digitali.

Antonella Santuccione Chadha, Ceo pro bono dello Women’s Brain Foundation, parlerà delle differenze di genere in ambito medico. 

Politica e società

In un momento delicato come quello che stiamo vivendo, risulta inevitabile e doverosa anche una riflessione sulla politica e sui diritti civili. 

In questo campo, significativa sarà la partecipazione di Stella Assange, legale e moglie del fondatore di Wikileaks Julian Assange, alla guida del movimento che ne chiede la scarcerazione e di Taghi Rahmani, attività iraniano oggi in carcere, marito del premio Nobel per la pace Narges Mohammadi. 

E poi Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, inserita da Israele nella sua black list e altri ospiti che, come lei, svilupperanno un dibattito sulla questione delle guerre. 

Presente l’attivista e scrittrice Pegah Mostri Puor, autrice del romanzo che racconta la condizione femminile in Iran, La notte sopra Teheran

Cultura

Nel mondo della cultura, spicca il nome di Stefano Nazzi, celebre giornalista a cui si deve la creazione dei podcast Indagini e Altre indagini, con l’obiettivo di raccontare al pubblico casi di cronaca nera noti e meno noti, utilizzando uno stile più asciutto e misurato, meno spettacolarizzato. 

E ancora, il fumettista italiano Zerocalcare, che in Quando muori resta a me indaga il rapporto con il proprio padre; la giornalista, documentarista e inviata di guerra Francesca Mannocchi; Edoardo Patri, creator che divulga la letteratura italiana sui social Instagram e TikTok. 

Entertainment

Grande rilievo avranno anche la sfera dell’intrattenimento e dello spettacolo con ospiti come Lory Del Santo, l’attrice e comica Caterina Guazzanti, il duo comico della Gialappa’s Band, composto da Marco Santin e Giorgio Gherarducci, Laura Pusceddu, che utilizza la comicità come strumento di condivisione su temi come identità di genere e inclusione. 

E poi una moltitudine di ospiti provenienti dal mondo della musica: il cantautore e chitarrista Alex Britti, il rapper Ghemon, il duo musicale dei Santi Francesi che presenteranno il loro nuovo singolo. 

Proprio la musica avrà un ruolo fondamentale nell’apertura del Wired next Fest: venerdi 14 giugno si darà il via al festival con un dj-set nel cortile del Castello, nato dalla collaborazione con Piano B e Ape

Tentare di indagare come la tecnologia possa penetrare nella nostra vita in modo sano e come solo una corretta informazione su di essa possa salvarci dalla rapidità di un mondo in costante trasformazione saranno presupposti a cui il visitatore non saprà rinunciare, partecipando all’evento. 

a cura di
Lucrezia Aprili

Seguici anche su Instagram!
LEGGI ANCHE – Polyphia + Igorr + Plini – Carroponte, Milano – 11 giugno 2024
LEGGI ANCHE – Festival Abbabula arriva alla sua XXVI edizione
Condividi su

Lucrezia Aprili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *