Voliamo “Sulle Ali Del Cavallo Bianco”, il nuovo album di Cosmo

Voliamo “Sulle Ali Del Cavallo Bianco”, il nuovo album di Cosmo
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Cosmo torna a stravolgere le carte in tavola con un disco tanto pop quanto sperimentale

Fin dagli esordi della sua carriera, Marco Jacopo Bianchi, in arte Cosmo, è riuscito a fare incontrare generi musicali e sensazioni differenti. E ancora una volta, decide di superarsi: quello che troviamo in “Sulle Ali del Cavallo Bianco”, il nuovo album uscito il 15 marzo 2024 per Columbia Records/Sony Music/42 Records, è l’incontro tra pop e sperimentazione, tra intimità e spensieratezza, in un linguaggio semplice e diretto, senza fronzoli.

Il cavallo bianco nella cover si fa metafora di quello che ascolteremo nelle 11 tracce dell’album, realizzato a quattro mani in collaborazione con Alessio Natalizia – Not Waving, producer riconosciuto nell’ambiente underground internazionale. Un progetto che si solleva oltre il terreno, alla ricerca di mondi e sensazioni sconosciute.

Quando il clubbing incontra il cantautorato

L’uscita dell’album è stata preceduta dai due singoli “Troppo Forte”, ritmato plauso all’esagerazione dal sound acid, e dal viaggio psichedelico della title track, invito a volare “oltre l’amore, oltre il dolore, senza barriere, senza paure”.

Leggerezza e libertà sono il cuore di “Gira che ti gira” e “Talponia”, uno dei brani più riusciti dell’album che prende il nome dell’edificio di Olivetti in cui si trova l’asilo della figlia, a cui è dedicata. Un invito a scegliere chi essere, all’emancipazione, che “il corpo è un parco giochi” da scoprire.

Fonte immagini: Pagina Facebook Cosmo

Tutto l’album vola su beat con richiami agli anni ‘90 che vanno però a incontrarsi e scontrarsi con elettronica e cantautorato, come nel delirante autotune “Tutto un casino” e nel brano di apertura “Come un angelo”, in cui synth, pianoforte e violini ci portano in un mondo sonoro mai banale.

“E se ti dicessi che, mi sto cercando dentro di te?”, canta Cosmo in “E se”. C’è tanta emotività in questo disco, come in “Momenti”, ma soprattutto tanto amore, come in “L’abbraccio”, che celebra “il desiderio che diventa rivolta”. Il brano di chiusura del progetto, “Il messaggio”, ci porta in un mondo spirituale, senza tristezza né felicità, in cui non resta che l’amore, da urlare a squarciagola. 

Una nuova fase di Cosmo

Ripensando a “La Terza Estate dell’Amore”, album pubblicato nel 2021 dopo la pandemia, pura celebrazione dell’aggregazione e dell’anticonformismo, viene da pensare che qualcosa sia scattato in Cosmo. Se quello era un lavoro in cui al centro c’erano i suoni e parteggiava per il clubbing, in “Sulle Ali Del Cavallo Bianco” questo aspetto si ricongiunge con il cantautorato più pop, pur mantenendo un approccio sperimentale.

Insomma, sembra che Cosmo dopo essersi sfogato post-pandemia sia tornato a fare i conti con l’aspetto più intimo e spirituale, ma sui problemi continuiamo a ballare.

Potrà non soddisfare tutti, ma è sicuramente una dimostrazione di maturità e consapevolezza di un artista che sceglie di mettersi in gioco, rischiare, vincere, fallire, restando sempre autentico e fedele a sé stesso.

 “Sulle Ali Del Cavallo Bianco” è un album strano, intenso, che al primo ascolto, che tu sia o no un ascoltatore abituale di Cosmo, ti lascia perplesso. Al secondo ascolto, inizia a incuriosirti. Al terzo, ti fa comprare i biglietti del tour.

a cura di
Chiara Serri

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