Al Trinity College di Cambridge lo squarcio della tela di Balfour

Al Trinity College di Cambridge lo squarcio della tela di Balfour
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È successo al Trinity College di Cambridge, nel Regno Unito: gli attivisti di Palestine Action si sono ribellati, in nome della Palestina, avventandosi contro il ritratto di Lord Arthur James Balfour, ex primo ministro britannico e fautore della Dichiarazione Balfour, squarciando e rovinando la tela

L’accaduto

Venerdì 8 marzo, il Trinity College di Cambridge si macchia di vernice rossa a causa della protesta di Palestine Action ai danni del ritratto di Lord Arthur James Balfour, un ex primo ministro britannico. Il suo nome rimbomba nei ricordi di coloro che conoscono la storia del conflitto israelo-palestinese. Questo perché Lord Balfour è stato il fautore della Dichiarazione Balfour, che è considerata universalmente come uno dei punti di partenza più simbolici per il conflitto israelo-palestinese, o almeno come la prima dichiarazione chiara del sostegno britannico al progetto sionista di uno stato ebraico in Israele. Infatti, nella Dichiarazione, Lord Balfour esprimeva il sostegno del governo britannico per “l’istituzione in Palestina di un focolare nazionale per il popolo ebraico” e si impegnava a “fare del suo meglio per facilitare il raggiungimento di questo obiettivo”.

Un passo indietro al 1914

Ma facciamo un passo indietro: il dipinto, realizzato nel 1914 dal pittore Philip Alexius de László, raffigura l’ex primo ministro britannico Balfour e celebra un momento in cui è assorto nel guardare l’orizzonte. Solo tre anni dopo la realizzazione del dipinto, Lord Balfour, il 2 novembre 1917, scrive una lettera in cui sostiene la creazione di uno stato ebraico a Lord Rothschild, inteso come principale rappresentante della comunità ebraica inglese. Nella lettera si può leggere:


“Il governo di Sua Maestà vede con favore la costituzione in Palestina di un focolare nazionale per il popolo ebraico, e si adopererà per facilitare il raggiungimento di questo scopo, essendo chiaro che nulla deve essere fatto che pregiudichi i diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche della Palestina, né i diritti e lo status politico degli ebrei nelle altre nazioni”.

In un momento in cui la Palestina era sotto il potere britannico, queste parole risultano ancora più pericolose. Nonostante la creazione ufficiale dello stato di Israele sia avvenuta molti anni dopo, nel 1948, la Dichiarazione Balfour è vista da molti come un punto di partenza importante del conflitto israelo-palestinese.

Pertanto ad oggi, dove il conflitto israelo-palestinese ricopre un ruolo principale nella geopolitica contemporanea, le proteste si intensificano sempre di più. La rete di attivisti Palestine Action, che si oppone al commercio di armi e al sostegno militare fornito dal Regno Unito allo stato di Israele, sceglie di protestare attraverso atti di disobbedienza civile che, in questo caso, hanno portato alla distruzione permanente dell’opera del 1914. La polizia, dal canto suo, ha informato di non aver ancora arrestato le persone che hanno preso parte all’azione dell’8 marzo scorso.

A cura di
Annachiara Magenta

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