Tanto se ne parlò che alla fine accadde – Hamilton sarà pilota Ferrari dal 2025

Tanto se ne parlò che alla fine accadde – Hamilton sarà pilota Ferrari dal 2025
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Quando si parla di Formula 1 pochi sono i temi che accomunano tutti i piloti, uno di questi è senza dubbio il fascino della Ferrari, forse il traguardo per molti, un sogno per molti altri: nella giornata di giovedì 1 febbraio 2024 il sogno del pilota più vincente di sempre è diventato realtà

Partiamo da un preambolo: chi scrive questo articolo quest’anno compie 40 anni, è appassionato di motorsport da quando ne ha coscienza (si forse solo il Milan viene prima) e quando ieri ho sentito le sempre più insistenti voci di Hamilton in Ferrari non potevo che esserne felice, ma andiamo con ordine.

Sono sempre stato un tifoso degli underdog (termine molto in voga negli sport americani che indica lo sportivo o la squadra che non è di primo piano, ma vince o comunque ha un carisma tale da farsi benvolere), il primo pilota che ho realmente tifato è stato Jean Alesi; una sola vittoria in tutta la sua carriera (Montreal 1995) e moltissima sfortuna (come non ricordare Monza ’95 e quel maledetto doppio ritiro quando le due rosse erano in testa solitarie).

Nel 2007 quando arrivò in formula 1 Hamilton rimasi folgorato da quel giovane ragazzo di Stevenage con un background differente dagli altri piloti, una storia unica, ma con l’obiettivo di tutti i suoi colleghi di griglia, vincere il mondiale e in quel primo anno quasi ci riuscì.

Sono passati ormai 17 anni da quel momento e quel ragazzo diverso dagli altri è diventato il più vincente di sempre: Record di vittorie, Record di Pole Position e di Titoli Mondiale (in coabitazione con Michael Schumacher, il campionissimo amato dai tifosi della Rossa).

In tutti questi anni Hamilton è diventato amatissimo dagli inglesi e odiatissimo dai tifosi della Ferrari in quanto reo di aver portato via molti mondiali alla Rossa nonchè essere antipatico (anche se ormai dice che non è più così) ad uno dei beniamini dei tifosi ferraristi: Fernando Alonso.

Allora perché?

Se torniamo ad ascoltare le parole di Lewis Hamilton durante un’intervista che rilasciò a Sky Sport nel 2021 capiamo il perchè siamo arrivati a questo epilogo:

Per tanti anni, quando sono venuto a Monza, camminando accanto ai tifosi, sentivo che mi dicevano: “Vieni in Ferrari”. Questo mi scaldava il cuore, ma è stato abbastanza incredibile che non abbia mai guidato per la Ferrari in così tanti anni. Perché si tratta di un sogno per chiunque, di un traguardo da raggiungere. Non è mai stato davvero possibile e non saprò mai del tutto con precisione perché. Ho visto le foto dei loro piloti e il rosso è sempre il rosso. A casa ho un paio di Ferrari, posso guidare quelle ma non la Ferrari di F1″.

Ferrari è la scuderia più titolata e vittoriosa della storia della Formula 1, il sogno di ogni giovane pilota che si siede per la prima volta su un Kart, l’auto che chiunque vorrebbe, ma che solo pochi possono toccare con mano.

L’incontro tra queste due entità ha già portato il primo risultato, un’impennata in borsa per la casa di Maranello con un guadagno di oltre 7 miliardi in una sola giornata (certo, questo risultato in borsa è un mix di fattori, non il solo annuncio di Hamilton, ma questa notizia è sicuramente una delle concause).

Hamilton voleva la Ferrari da anni, voleva vincere un mondiale sulla Rossa, perchè solo così si entra veramente nell’olimpo del motorsport, il 2025 sarà il primo tentativo per lui e mi aspetto che il fuoco che ha dentro non svanisca prima di quella data.

Un’amore da costruire

Negli ultimi anni sembrava che le strade della Ferrari e di Hamilton si potessero incontrare, ma non se n’è mai fatto nulla, nonostante i flirt continui tra il pilota di Stevenage e John Elkann, plenipotenziario della casa di Maranello.

Sembrò che le notizie di un possibile approdo a Maranello uscisserò in concomitanza con i rinnovi contrattuali come arma per tirare la corda, probabilmente era così, questo non ci è dato saperlo, forse non era solo il momento per questo matrimonio, che rimande comunque pieno di punti interrogativi.

Il primo è senza dubbio l’accoglienza che riceverà Hamilton in Italia, il pilota è certamente un personaggio scomodo e per certi versi antipatico, anche se sportivamente parlando non si discute, il tifo italiano, che subisce il furore calcistico, l’ha sempre considerato come la minaccia, il pilota da odiare.

Hamilton avrà un anno per far cambiare idea ai detrattori e farsi benvolere dalla prossima stagione, i social in questo senso si sono scatenati e da più parti ci sono commenti forti, ma ci sono anche molti commenti possibilisti.

La mia opinione da tifoso

In quest’operazione, a differenza di molti, io ci vedo un’intelligenza da parte di Ferrari che spesso si era persa, Hamilton ha il manico e ancora in questa stagione 2023 l’ha dimostrato, l’età non è più un ostacolo e Alonso ne è la prova.

L’approdo in Ferrari porterà certamente dei vantaggi ad entrambe le parti sia in termini di competitività e di Marketing, ma anche e soprattutto in termini economici; Hamilton è un pilota con un’ampia conoscenza del mezzo e un bravo collaudatore, la stagione 2022 ne è l’esempio (un 7 volte campione del mondo che si mette al servizio della squadra per migliorare un’auto fallimentare).

Leclerc potrebbe beneficiare di un compagno di squadra che potrà trasferirgli le sue conoscenze e farlo migliorare sotto l’aspetto mentale, dove è ancora troppo debole.

La squadra avrà un duo di piloti fortissimi e motivatissimi, per Hamilton vincere il mondiale in Ferrari sarebbe la coronazione di un sogno cullato sin dal 2013 e finalmente possibile, mentre per Leclerc potrebbe essere il primo di una lunga serie di mondiali vinti.

L’unico vero dubbio rimane il progetto dell’auto, alla fine se la macchina non funziona, i miracoli non avvengono; ma se il simulatore avesse ragione potremmo assistere alla rinascita della Ferrari e alla vittoria del mondiale che si prospetta il più interessante degli ultimi 20 anni anche se manca ancora più di un anno al suo inizio.

Abbassate la visiera, ci vediamo in pista!

A cura di
Andrea Munaretto
foto di
Depositphotos

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Andrea Munaretto

Nato nell'84 e fin da quando avevo 4 anni la macchina fotografica è diventata un'estensione della mia mano destra. Appassionato di Viaggi, Musica e Fotografia; dopo aver visitato mezzo mondo adesso faccio foto a concerti ed eventi musicali (perché se cantassi non mi ascolterebbe nessuno) e recensisco le pellicole cinematografiche esprimendo il mio pensiero come il famoso filtro blu di Schopenhauer

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