“Past Lives”: primi amori alle prese col destino

“Past Lives”: primi amori alle prese col destino
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In uscita il 14 febbraio il debutto di Celine Song, una vicenda romantica semi-autobiografica e struggente che vi terrà incollati allo schermo. “Past Lives” sarà presentato al cinema nella giornata di oggi, in una speciale anteprima a cui prederà parte in diretta anche la regista Celine Song.

In-Yun” in coreano significa “provvidenza”, “destino”. Una parola che si riferisce al legame tra due persone nel corso delle loro vite, utilizzata nel contesto del fatalismo amoroso legato alla reincarnazione. Secondo questa filosofia, certe anime sono destinate a connettersi e a riconnettersi ripetutamente. E se due estranei si passano vicino per strada e i loro vestiti si sfiorano accidentalmente, ciò significa che ci sono stati ottomila strati di In-Yun tra di loro.

Nora e Hae Sung in “Past Lives”

Insomma, nulla succede per caso.
Per trovare la propria anima gemella diventa quindi necessario dare importanza ad ogni singolo incontro, anche se fugace e passeggero, considerandolo una tappa integrante nella costruzione della nostra identità, di ciò che ci ritroviamo ad essere. 

L’accento viene posto così non tanto sulla destinazione, ma sul viaggio stesso.
Sull’intero percorso compiuto da ciascuno di noi.

Una donna e i suoi due amori allo stesso tavolo

Ed è proprio questo il concetto alla base di Past Lives, un film in cui il destino gioca davvero un ruolo fondamentale, dal principio alla fine.

Un inizio insolito, in un locale di New York, in una notte che appare senza tempo. Nora, la protagonista, è seduta al bancone, accanto ai due uomini più importanti della sua vita ed intrattiene due conversazioni in due lingue diverse con ciascuno di loro. 

Da un lato, il coreano Hae Sung, suo primo amore adolescenziale, conosciuto tra i banchi di scuola quando lei era solo una tenera ragazzina piagnucolona di nome Na Young; dall’altro il newyorkese Arthur, suo marito. Due persone diverse, provenienti da due culture lontane anni luce, con due differenti modi di amarla, anche se ugualmente intensi. 

Arthur, Hae Sung e Nora in “Past Lives”

Sullo sfondo le voci degli avventori del bar, che provano ad indovinare che rapporto ci sia fra di loro, facendo varie ipotesi. Analizzando ogni singolo gesto, ogni espressione.

Il culmine del film viene così anticipato già nella scena introduttiva, attraverso la profondità dello sguardo di Nora, fisso in camera, e con le supposizioni dei clienti in sottofondo, che rappresentano l’intrecciarsi di punti di vista diversi, così come lo saranno le visioni dei tre protagonisti

La trama: una storia d’amore lungo tre archi temporali

La storia è incentrata principalmente sulla relazione fra Hae Sung e Na Young/Nora, che si articola su tre piani temporali diversi. 

Nella prima parte, i due sono solo due compagni di scuola in Corea, troppo grandi per essere bambini, troppo giovani per poter essere adolescenti. Giocano insieme, fanno a gara a chi ottiene voti più alti, si stringono le mani e si addormentano l’uno abbracciato all’altro.

Il sentimento puro e genuino che sta nascendo fra di loro viene però bruscamente interrotto dall’imminente trasferimento di Na Young e di tutta la sua famiglia in Canada.

Un’ultima passeggiata verso casa diventerà quindi un addio per i due, che saranno costretti ad imboccare sentieri diversi. 

Na Young e Hae Sung in “Past Lives”

Dodici anni dopo, Na Young si chiama Nora e si è trasferita a New York, dove vorrebbe tanto diventare una scrittrice. Hae Sung, invece, sta finendo il servizio militare e studia ingegneria

Sarà la tecnologia a far sì che le loro strade si incrocino nuovamente, dando inizio ad una relazione a distanza, vissuta fra videochiamate fino a tarda notte, mancate connessioni e messaggi affettuosi. 

Rapporto che sarà interrotto ancora una volta da Nora: la sua ambizione e i suoi futuri progetti sono troppo forti, troppo importanti per poter essere soppiantati da un amore così lontano.

E se alla distanza fisica si può facilmente porre rimedio, quella emotiva rimane. Così Hae Sung si fidanza, mentre Nora conosce l’affascinante newyorkese Arthur, in una residenza per artisti. 

Terzo atto: un’esplosione moderata

Altri dodici anni dopo, Nora e Arthur sono sposati e Hae Sung decide di affrontare ben tredici ore di viaggio per volare a New York e rivedere la sua Na Young, che non ha mai completamente dimenticato. 

Nel terzo atto del film, i due possono così finalmente rincontrarsi. Non più bambini, non più ragazzi, ma adulti. 
L’attesa aumenta il desiderio, si dice, e dunque ci si aspetterebbe un’esplosione incontenibile, così forte da non poter essere tenuta a freno. Eppure, sebbene il desiderio sia percepibile fin dal primo sguardo, tale impeto non si scatena mai in maniera così violenta ed impetuosa. 

Nora e Hae Sung in “Past Lives”

I due personaggi si guardano, si avvicinano, si sfiorano, ma resta fra loro quel muro insormontabile, quell’incolmabile distanza del tempo passato che li affascina e contemporaneamente li spaventa. 

La regia sudcoreana di Celine Song

È così che la regista Celine Song, in questo suo primo lungometraggio, rappresenta una vicenda semi-autobiografica, fonte di ispirazione per la realizzazione di Past Lives. 

Seduta ai tavoli del bar, fra il suo compagno newyorkese ed il suo ex fidanzato arrivato dalla Corea per incontrarla, ha avuto la sensazione di trovarsi in due dimensioni temporali diverse, fra due culture, fra due versioni di se stessa. 

Avvicinatasi al cinema dopo un lungo passato da drammaturga, Song si rende conto di non voler solo imparare nuove nozioni tecniche, ma di voler soprattutto trovare un modo tutto suo di raccontare. Una sua firma, ben riconoscibile e percepibile fin dai primi minuti. 

Hae Sung e Nora in “Past Lives”

Realizza così un dramma minimalista, che riesce ad emozionare anche senza far affiorare troppo i sentimenti dei due protagonisti, lasciando che si sfiorino senza mai riuscire ad esprimere del tutto quel qualcosa che li ha tenuti legati per così tanto tempo. 

Come due calamite, Nora e Hae Sung si attraggono e si respingono, fluttuando nello spazio terribilmente vicini, senza mai toccarsi pienamente. 

“Past Lives”: le versioni di noi stessi a confronto

Così, dopo anni di separazione, attraverso l’incontro di due amici di infanzia viene rappresentata perfettamente la difficoltà di dire addio ad una parte di se stessi e di lasciare alle spalle una versione di noi che non può più continuare ad esistere. 

Si è tante cose nel corso della propria esistenza e la nostra identità si costruisce a partire dalle radici, a cui rimarremo sempre legati ma da cui silenziosamente ci distacchiamo attraverso l’intreccio – casuale e impercettibile – degli innumerevoli rami del nostro albero della vita.

A loro volta, i singoli percorsi si incrociano inevitabilmente con quelli collettivi e ciascuno di noi ricopre uno specifico ruolo nella vita delle persone: per Hae Sung, Nora è “quella che se ne va”; per Arthur è quella che resta. 

Rapportarsi agli altri diventa così un modo privilegiato per conoscere il mondo e soprattutto se stessi, per riscoprirsi e lasciare che quelle innumerevoli versioni di noi credute dimenticate riaffiorino prepotentemente, facendosi guerra fra di loro. 

Tre personaggi atipici

Il sorriso di Nora è sempre a metà, teso fra la felicità faticosamente raggiunta e tutto ciò a cui ha dovuto rinunciare per ottenerla. 

Nora in “Past Lives”

La donna risulta essere un personaggio femminile molto forte fin da bambina: competitiva, decisa ed ambiziosa, con grandi progetti e disposta a tutto pur di realizzare i suoi sogni. Sviluppando una forma di amore platonico e trascendente per gli uomini della sua vita, protegge con cura il sentimento puro che prova per ciascuno di loro e li stringe entrambi a sé, conscia del loro valore. 

D’altro canto, Hae Sung e Arthur incarnano in maniera differente una mascolinità tremendamente moderna, lontana da qualsiasi ingenuo stereotipo. 

Arthur è un marito un po’ geloso ma profondamente umano, che permette alla moglie di gestire autonomamente la propria vita. Nonostante talvolta sia preso da dubbi, li risolve nelle carezze e negli occhi di lei.
Hae Sung, invece, sa di aver sfidato il destino e questa sua consapevolezza lo rende sereno, comunque vada il suo viaggio. 

L’amore viene così rappresentato proprio come dovrebbe essere. 

Le ragioni dell’amore e del destino

Diventa chiaro, quindi, come il film non possa risolversi in un banale triangolo, in cui i due contendenti si sfidino a duello per ottenere il cuore dell’amata. Non è questo il senso di Past Lives

Ciò che viene rappresentato è invece un lento – ma inesorabile – percorso di riconciliazione con le proprie scelte, con tutte quelle innumerevoli opportunità esistenti nel passato che non è più possibile cogliere nel presente. 

Arthur, Nora e Hae Sung in “Past Lives”

Anche l’amore, come ogni aspetto della vita, è soggetto al relativismo, condizionato dall’imprevedibilità e dal destino, che si intromette nelle occasioni mancate, nelle assenze reciproche, nelle profonde mancanze, agendo silenziosamente e lasciando ciascuno di noi a pagarne le conseguenze, mentre il tempo scorre e non si ferma mai. 

Il legame con il passato risulta quindi fondamentale in tutto in film, richiamato da minimi dettagli. Un passato che ci si porta dentro per sempre, ma da cui si è irrimediabilmente separati. 

La storia di due anime diventa collettiva

Da intima e personale, la vicenda autobiografica della regista diventa così universale, valida per qualsiasi individuo e parte della natura umana.

Perché collettivo è il distacco dalle proprie radici per crearne di nuove, sullo sfondo drammatico dell’immigrazione. 

È il tempo che passa. 

E l’amore incompiuto di due persone che si cercano per tutta la vita, che si perdono e si ritrovano, si sfiorano e si rincorrono, ma che il destino ha spinto in due direzioni diverse. Lasciandoli in preda a un sentimento di insoddisfazione – ad una malinconia – che non si esaurisce mai del tutto, ma con cui si impara, piano piano e giorno per giorno, a convivere. 

Ecco il trailer di “Past lives”!

a cura di
Lucrezia Aprili

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