Torna al cinema Wajib – Invito Al Matrimonio, diretto da Anne Marie Jacir, con Saleh Bakri e distribuito da Satine Film. In questo momento storico doloroso, che ancora una volta travolge la Palestina, i distributori internazionali hanno deciso di riproporre nelle sale il film.
Ambientato nella comunità cristiana di Nazareth, in Palestina, e interpretato da due splendidi attori, Mohammed e Saleh Bakri (padre e figlio sullo schermo e nella vita), la commedia offre un punto di vista “umano” sulle criticità e le difficoltà del vivere in una terra martoriata, in cui pragmatismo e idealismo non sempre riescono a convivere.
La trama
Abu Shadi è insegnante molto stimato che vive a Nazareth, in Palestina. Ha cresciuto da solo due figli e ora si appresta a vivere il giorno più bello della sua vita: il matrimonio della figlia Amal. Per l’occasione è tornato nella città natale anche Shadim, che, pur vivendo da tempo in Italia, non si è sottratto al “Wajib”, cioè al “dovere” da parte dei familiari di consegnare personalmente le partecipazioni di nozze, come forma di rispetto verso gli invitati.
Shadi e Abu Shadi si apprestano così a trascorrere insieme un’intensa giornata on the road dedicata a incontri e consegne proprio come vuole la tradizione. Ma se al cospetto degli invitati padre e figlio riescono a calarsi nel ruolo che tutti si aspettano, la diversa visione della vita che ormai inevitabilmente li separa affiora man mano in superficie costringendoli ad un inevitabile confronto.

Premi vinti
Vincitore di numerosi premi in prestigiosi Festival internazionali, tra cui Miglior Film, Miglior Attore, Miglior Sceneggiatura agli Arab Critics’ Awards al Festival di Cannes, Miglior Film ai Festival di Mar del Plata, Dubai, Amiens, MedFilm, Kerala, e Gran Premio della Giuria al London Film Festival, Circle Award a Washington DC.
“Il cinema non ha il potere di cambiare la realtà, ma può aiutare a capirla”.
Annemarie Jacir – regista di Wajib
Wajib è stato accolto ovunque nel mondo, con grande apprezzamento di pubblico e critica proprio per la capacità di raccontare con grande delicatezza ed in chiave comica il dramma umano vissuto nella regione “meglio di qualunque inchiesta, indagine o reportage“. Sorprende e stupisce, di conseguenza, l’improvvisa rimozione dalla programmazione televisiva da parte della televisione tedesca ARD, come recentemente denunciato dalla regista Annemarie Jacir, a causa della sua “prospettiva narrativa”.
a cura di
Staff
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