Damien Rice – Sequoie Music Park, Bologna – 14 luglio 2023

Damien Rice – Sequoie Music Park, Bologna – 14 luglio 2023
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Le note di Damien Rice sono state la colonna sonora di un crepuscolo bolognese al Sequoie Music Park

Magia Irlandese

Damien Rice è un cantautore irlandese che ha incantato dapprima il pubblico europeo e poi quello mondiale attraverso il suo alternative indie.

Faceva parte di una band negli anni ’90, i Jupiner (conosciuti poi con il nome di Bell X1). Capendo successivamente di non essere in grado di essere parte di quella realtà musicale, decide di iniziare la sua carriera da solista producendo fino ad ora 3 album: O (2002); 9 (2006) My Favourite Faded Fantasy (2014).

Il suo rapporto con l’Italia è abbastanza profondo se consideriamo il suo trasferimento in Toscana nel 1998 e lo ha dimostrato ancora una volta attraverso questo live bolognese.

Tra le note di una seducente ironia

L’intensa emotività che traspare da questo artista si direbbe quasi in contrasto con il suo velato senso dell’umorismo durante tutta la durata del concerto.

In diverse occasioni si è dimostrato realisticamente divertente: quando ha interrotto la musica per far togliere la macchina del fumo che gli procurava un certo fastidio; il suo giudizio sul miglior gelato della sua vita a Bologna e le zanzare; quando uno del pubblico gli dice “I love you”, lui risponde “I don’t have any song called I love you, but I’ll do Older Chests” (“Non ho scritto alcuna canzone con il titolo I love you, ma farò ora Older Chests“).

Tuttavia non manca in questo live un’attenzione evocativa, attraverso delle esecuzioni in voce e chitarra o piano, accompagnato da un gioco di luci calde e talvolta cariche di bagliori bianchi in base all’intensificarsi del suono.

La presenza di Sílvia Pérez Cruz con l’accompagnamento del violoncello inaspettata, travolgente: la sua voce perfettamente eterea, in simbiosi con il contesto e con Damien.


Un’autobiografia musicale

Peronalmente non posso non entrare in empatia con Damien Rice, alcune delle sue ballate sono intrise di intensità, una autenticità ricercata e sempre fedele al suo passato. Decide di raccontarsi attraverso il percorso musicale dei suoi album, talvolta ha l’esigenza di esprimerlo attraverso il contatto con chi lo ascolta. Quasi meditativo il suo tipo di connessione, ma anche sincero e spontaneo: quando sta per interpretare Amie ha l’esigenza di spiegare il background che accompagna questo singolo, con la stessa naturalezza con cui lo ha composto dopo aver avuto questa meravigliosa visione vaporosa dalla finestra della sua cara amica.

Sulla via del finale di questo concerto si apre completamente, vuole che tutti si alzino per essere circondato e vivere questa sua tenacia malinconica vicino a lui. Un canto corale si innalza con The Blower’s Daughter sprigionando un ricordo comune che tutti i presenti porteranno ringraziando Damien.

Setlist
  1. The Professor & la fille danse
  2. Delicate
  3. My Favourite Faded Fantasy
  4. Accidental Babies
  5. Coconut Skins
  6. Volcano
  7. Astronaut
  8. Cannonball
  9. Amie
  10. I Don’t Want to Change You
  11. Older Chests
  12. Behind Those Eyes
  13. I Remember
  14. 9 Crimes
  15. The Blower’s Daughter

a cura di
Fortunato Neve

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Fortunato Neve

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