Sergio Cortes in “Michael Jackson Experience” – Teatro Duse, Bologna – 19 maggio 2023
Sergio Cortes arriva a Bologna per impersonare fedelmente e ricordare il più grande re del pop: Michael Jackson
Sono le 21:00 e tutti al teatro Duse di Bologna attendono impazienti Sergio Cortes. Quest’ultimo è un noto impersonatore del grande Michael Jackson; un po’ scettica mi addentro nel teatro e mi siedo al mio posto.
Guardandomi attorno noto che la maggior parte delle persone ha dai 40 anni in su, ad eccezione di alcuni bambini, e dentro di me mi auguro che le nuove generazioni non si siano veramente dimenticate di Michael. Sul palco, uno schermo sul quale è proiettato il profilo del Re del Pop, e attorno ci sono gli strumenti musicali della band di Sergio Cortes (chitarra elettrica, basso, batteria, tastiera, e microfono per la corista).
Il concerto
Le luci si spengono, e parte un video con varie clip di Michael Jackson accompagnate da una musica emozionale in sottofondo. Poi, si accende un riflettore che illumina Sergio Cortes immobile, nella iconica posa di del Re del Pop all’inizio di ogni concerto. Fa una giravolta e dà inizio alla serata con “Jam”, per poi essere raggiunto dai ballerini che lo accompagneranno durante tutte le esibizioni.
Il pubblico urla, applaude e la serata prende il via. Si balla con “They don’t really care about us”, “Starting Somethin’” e “I want you back”. Dopo una prima parte molto dinamica, si rallenta con canzoni come “Human Nature” e “We are the world”, durante la quale sono entrati dei bambini mano nella mano, una scena davvero adorabile e fedele alle esibizioni di Michael.
La serata si conclude con le hit di successo come “Beat It”, “Billie Jean” e “Thriller”. Durante la serata sono stati usati moltissimi effetti di luce suggestivi che corrono e deflettono in lungo e in largo per tutto il teatro; quello più particolare è stato sicuramente quello con i colori della pace.
Non un banale copia e incolla di Micheal Jackson
Ciò che mi ha colpita molto di questo concerto, è che è stato molto fedele a quelli di Michael Jackson. È evidente come Sergio abbia ben studiato i suoi movimenti, sia nel ballo sia nella “semplice” camminata, così come nella voce. È stato davvero impeccabile. Oltre alla somiglianza nel ballo e nel canto, Sergio in diversi momenti ha cercato di condividere i messaggi positivi del compianto artista americano, dandogli credito e ricordando la sua figura. L’ha fatto con le parole, con i brani scelti e nel modo in cui li ha esibiti. Questo concerto non è stato un banale copia e incolla di Michael Jackson, ma una celebrazione all’artista che era.
a cura di
Morena Kercuku
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