Partirò per Bologna – Estragon Club, Bologna – 29 aprile 2023

Partirò per Bologna – Estragon Club, Bologna – 29 aprile 2023
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Dopo il successo delle precedenti edizioni torna il festival Partirò per Bologna all’Estragon Club di via Stalingrado con dieci gruppi del panorama punk, ska e reggae

Il festival “Partirò per Bologna” torna per il quinto anno a riproporre una line-up ricca dei nomi più interessanti del panorama punk e ska italiano, uniti dalla militanza politica e sociale. L’atmosfera è quella di una grande festa e il pubblico varia dai fan di vecchia data fino alle ultime generazioni.

Il festival

L’evento, il cui nome si ispira all’omonima canzone della Banda Bassotti, ha inizio con un trio al femminile: la band romana Pulkra, composta dalla cantante Francesca Legge, dalla percussionista Elisa Dori e dalla chitarrista Vanessa Simei, spazia dal folk alla musica popolare, dal blues al reggae con uno stile conturbante e verace.

Segue il punk Oi! dei Lumpen, storica band cosentina che dal ’99 ha abbracciato l’Europa, del cantante e chitarrista Silverio Tucci, del bassita Mattia Tucci e del batterista Mario Lo Polito. Sul palco una selezione della loro discografia e il recente singolo “We Will Stand Together”. Intanto piano piano il pubblico aumenta e tutti iniziano a ballare inneggiando ai musicisti il pugno della sinistra rivoluzionaria. Dell’evento è probabile che loro siano la band più prolifica del circuito indie italiano.

Arriva la “piccola orchestra” degli Arpioni nata nel 1990 a Bergamo dalla collaborazione con Gridalo Forte Records, nonché uno dei gruppi più longevi della scena ska italiana. La storica band arriva a raggiungere poi un numero considerevole di musicisti: in più di dieci salgono sul palco suonando e ballando a ritmo con il pubblico. Nel corso della loro carriera e del live hanno, inoltre, reinterpretato alcuni classici italiani degli Anni ’60, facendo cantare tutti insieme a loro con tanta nostalgia.

Il programma prosegue con i Shots in the Dark, band carismatica dello ska romano, composta da nove elementi. Dal 1999 propongono una miscela che, oltre a questo genere, attinge anche al rocksteady. Per l’occasione presentano il loro ultimo album “Chicken Blues” pubblicato lo scorso anno che rivisita i generi in una maniera moderna e “incravattata”.

L’unico ospite non italiano di questa edizione è il Dr. Ring Ding, un veterano della scena reggae, 2 tone, dancehall e ska europea. Attivo dal 1987, il cantante vanta una discografica comprendente 8 album e quasi 40 tra singoli ed EP.

Sarà poi la volta dei romani Klaxon. Insegne dello street punk italiano, attivi dal 1979, i quattro musicisti sono considerati una delle realtà più espressive e di maggior risalto del settore.

Tornano anche gli Atarassia Gröp di Filippo Andreani. Band combat rock punk folk di Como, attiva dal 1993, i cui i testi impegnati sono resi più appuntiti da sonorità crude e violente. Proprio quest’anno festeggiano trent’anni di attività e, per l’occasione, presentano dal vivo il loro nuovo EP dal titolo “Brace sotto cenere”.  

Segue Giancane, pseudonimo di Giancarlo Barbati, cantautore, chitarrista ed ex membro del “Il Muro del Canto”. Si esibisce unplugged con brani folk e punk rock estratti dai suoi ultimi lavori tra cui la colonna sonora della serie “Strappare lungo i bordi” di Zerocalcare.

Una conclusione spaziale

La scaletta avrà poi in programma il set de Gli Ultimi, quartetto punk romano attivo dal 2008. Il loro ultimo album “Sine metu” è stato pubblicato nel 2021 con influenze di band internazionali come Rancid, Dropkick Murphy’s, Social Distortion e Street Dogs.

In chiusura, infine, i baluardi del combat ska punk Oi!, ovvero la storica Banda Bassotti. Dal 1987 marchio di fabbrica per le loro canzoni generalmente antifasciste e politicamente impegnate. Nove musicisti con fiati, sezione ritmica e chitarre.

Dopo ore e ore di musica, viene spontanea una riflessione: sembrava fossimo tutti amici in quel momento. Ci guardavamo, ci abbracciavamo, ballavamo insieme e ci commuovevamo a quelle parole che, con sincera disperzione, urlavano ai “sordi” le tante ingiustizie del mondo.

a cura di
Benedetta D’Agostino

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Benedetta D'agostino

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