Condividi su

Giuk degli ONEWE conquista la scena musicale K-Pop con il suo primo mini album da solista “Psycho Xybernetics: Turn Over”. L’artista ci regala un mix di generi musicali unico tra cui spiccano le sonorità ribelli del rock, distinguendosi nel panorama della musica K-Pop

Con il suo primo mini album da solista, intitolato “Psycho Xybernetics: Turn Over”, GIUK degli ONEWE, precedentemente noto come CyA (키아), dimostra di avere tutto ciò che serve per conquistare la scena musicale K-Pop.

Il mini album è stato pubblicato il 20 aprile 2023 e la title track “Time Machine (2100)” accompagnata dal video musicale. Insieme all’annuncio dell’album, dato il 6 aprile, quello del suo primo concerto da solista, tenutosi l’8-9 aprile.

Nonostante sia il maknae (membro più giovane) del gruppo, GIUK ha un talento poliedrico: è un rapper, musicista, cantautore e produttore. L’artista ha lavorato duramente per questo album dallo scorso dicembre, dimostrando di essere un artista autosufficiente e talentuoso non solo nella scrittura dei testi e nella produzione musicale, ma anche nel design del logo e dei suoni del teaser.

Il concept dell’album si concentra sulla tematica del viaggio nel tempo, trasformata in sonorità mozzafiato grazie alla creatività di GIUK e alla sua abilità nel mixare i generi musicali, portando al pubblico un suono fresco e accattivante. Le tracce spaziano dal rock alla trap, e dimostrano la versatilità di GIUK come artista.

La track list

I brani che compongono l’album vanno ascoltati in ordine cronologico, come suggeriscono i titoli che riportano un anno di riferimento. “Intro: X” ci regala delle vibes morbide ma potenti, introducendoci a questo viaggio attraverso diversi generi e stili.

La title track “Time Machine (2100)” è un brano rock che incarna l’essenza ribelle del genere, con un’incredibile dualità e forza vocale da parte di GIUK, che dimostra una sicurezza e potenza nella voce che diventa una fonte di forza inesauribile per tutti coloro che la ascoltano. L’intero brano è accompagnato da un video musicale che trasporta gli spettatori in due diversi periodi temporali, trasmettendo un’atmosfera nostalgica e futuristica allo stesso tempo.

“Unblown (2020)” ha un approccio più freddo con parti di rap veloce molto ben riuscite, molto presenti anche in “Ego (2021)”. “Love Virus (2050)” rappresenta invece un’energica esplosione di rock, genere che ritroviamo anche in “Rarity (2062)” con sfumature più punk. “Xybernetic (2077)”, ricca di sonorità elttroniche ed effetti vocali, sembra generata da un’intelligenza artificiale. “Apocalypse (2090)” è una perfetta e insolita commistione di rap e rock.

Un album aperto a diverse e personali interpretazioni

Sebbene non sia ancora stato detto molto dall’artista stesso, possono esserci tante interpretazioni dell’album. Sembra che GIUK stia cercando di trovare qualcuno dei suoi sogni nel passato e che quindi si trasformi in un cyborg o robot per poter vivere abbastanza a lungo da poter trovare questa persona. Oppure che costruisca una macchina del tempo per prendere quel sogno che è già finito, riavvolgere il tempo e continuare a farlo girare per sempre (da qui la scena dell’orologio che viene portato indietro, e quella “a trottola” della tazza caduta che torna come nuova nel video musicale di “Time Machine (2100)”).

In conclusione, “Psycho Xybernetics: Turn Over” è un mini album straordinario che dimostra il talento e la creatività di GIUK degli ONEWE come artista solista. Le sonorità fresche e accattivanti, la voce potente e sicura, e il concept innovativo rendono questo lavoro un must per tutti gli amanti della musica K-Pop.

a cura di
Elena D’Ercole

Seguici anche su Instagram!
LEGGI ANCHE – Tornano i Baustelle con “Elvis”
LEGGI ANCHE – “Mushin” il disco che chiude il cerchio di Flavio Zen
Condividi su

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *