Coma Cose – Parma – 25 aprile 2023
Parma festeggia il 25 aprile con i Coma Cose e una Piazza Garibaldi piena come non si vedeva da tempo
Dopo aver concluso il tour nei club lo scorso 23 aprile, i Coma Cose iniziano da Parma ad assaporare le date estive all’aperto in partenza a giugno.
Diversi fan del duo sono già sotto al palco dalle prime ore del pomeriggio, nonostante la pioggia che si è abbattuta sulla città per un’ora abbondante, ma è dalle 20.00 circa che la fila per l’accesso alla zona transennata della piazza diventa chilometrica.
Tanti fan, quindi, presenti alla data parmigiana, ma anche tanti curiosi, probabilmente vista la gratuità dell’evento. Tanto che chi non è riuscito ad accedere all’area delimitata ha comunque preso posizione da fuori per assistere allo spettacolo.
I Coma Cose, infatti, si sono fatti conoscere al grande pubblico grazie alle due partecipazioni al Festival di Sanremo, nel 2021 con “Fiamme negli occhi” e nel 2023 con “L’addio”, ed è proprio su questi brani che c’è il coinvolgimento maggiore da parte della piazza con ritornelli cantati e telefoni alzati.
Il resto del concerto però non è stato meno intenso, con il pubblico comunque coinvolto dai testi delle canzoni di California e Fausto Lama, le cui voci si fondono perfettamente. Fausto poi accompagna Cali anche strumentalmente, prima alla chitarra poi al piano, oltre ad avermi sorpreso piacevolmente a livello vocale, a differenza di quanto sentito sul palco dell’Ariston.
Vista la natura della manifestazione, forse sarebbe stato importante da parte loro spendere due parole sulla celebrazione della Festa della Liberazione? Il pubblico di Parma, comunque, li applaude e li ringrazia.
La scaletta
- Jugoslavia
- Deserto
- Granata
- Beach Boys distorti
- Calma workout
- Chiamami
- Transistor
- Anima lattina
- La canzone dei lupi
- French Fries
- Napster
- Novantasei
- Odio i motori
- Fiamme negli occhi
- Giorni opachi
- Mancarsi
- La resistenza
- Mariachidi
- Foschia
- Psicodelizia
- Zombie al Carrefour
- Nudo integrale
- Pakistan
- L’addio
- Post concerto
- Sei di vetro
a cura e foto di
Mirko Fava
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