Diodato approda a Venaria Reale (Torino) per la terza tappa del suo nuovo tour che lo vede di nuovo protagonista sul palco, dopo le date in Europa e in America, per presentare al pubblico italiano il risultato del lavoro del suo ultimo album Così speciale, senza dimenticare i suoi brani più noti, come Vita Meravigliosa e Fai rumore, pezzo che valse il primo posto al Festival di Sanremo nel 2020.
Gli esordi
Ho avuto la fortuna di scoprire la poesia e la musica di Diodato già agli inizi della sua carriera, il 12 Dicembre 2013, quando aprì il concerto di Imany all’Hiroshima Mon Amour di Torino. Di quella serata ricordo con nitidezza, prima ancora della performance di Imany, la bravura di questo ragazzo quasi sconosciuto. All’epoca aveva autoprodotto un primo disco e stava iniziando a ricevere qualche attenzione dagli addetti al settore, tra cui il premio Deezer come artista dell’anno. Fu la bellezza dei testi dei suoi primi brani e la pulizia della sua voce capace di raggiungere note altissime con leggerezza, a catalizzare l’attenzione di un pubblico che non era lì per lui, ma che lo accolse con stupore e meritato entusiasmo.
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10 anni dopo
Quasi 10 anni dopo quella data, quanta strada percorsa: tre partecipazioni a Sanremo, con una vittoria inattesa nel 2020 e, anche questa volta, meritatissima. E poi un susseguirsi di nuovi obiettivi raggiunti, con un’attitudine all’umiltà e alla sobrietà che contraddistinguono da sempre Diodato: la partecipazione all’Eurovision nel 2022 a Torino (dopo la mancata esibizione nel 2020 a causa della pandemia), le colonne sonore (Vita meravigliosa per La Dea Fortuna di Ozpetek ha anche vinto il David di Donatello come migliore canzone originale), le collaborazioni prestigiose con artisti come Roy Paci, Daniele Silvestri e Boosta dei Subsonica, e, per finire, cinque dischi nel suo repertorio, uno più bello dell’altro.
Il nuovo tour
La scenografia del nuovo tour, firmata da Filippo Rossi, presenta una serie di ledwall verticali in cui fluttuano immagini colorate di fiori, ispirate alla copertina del suo album. Ad accompagnarlo sul palco in questo tour 2023, nove musicisti incredibili: due batterie, fiati, chitarre, tastiere e il virtuoso violino del polistrumentista Rodrigo D’Erasmo.
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Ritrovare Antonio Diodato sul palco è come rivedere un vecchio amico e accorgersi che nulla è cambiato, nemmeno il suo mondo, così fragile e intimo, così lirico e al tempo stesso così concreto. La sua musica affonda le radici nel pop leggero italiano e nella musica d’autore ma ama muoversi, esplorare i sentieri e raccogliere qua e là le note del blues e del soul.
Vita meravigliosa
Diodato è davvero un cantautore capace di giocare con le parole più semplici portandole in alto, ad accompagnare la sua voce, senza mai scadere nel banale. Credo sia un’arte rara quella di vestire con semplicità le pieghe inesplorate della vita, siano essere dolorose o piene di luce, e poi metterle a nudo, con la consapevolezza di chi in questa vita ci crede davvero.
”Vita che mi spingi in mezzo al mare
Mi fai piangere e ballare
Come un pazzo insieme a te.”
La scaletta del concerto
- Così speciale
- Ci vorrebbe un miracolo
- Occhiali da sole
- Buco nero
- Fino a farci scomparire
- Ubriaco
- I miei demoni
- Fiori immaginari
- Se mi vuoi
- Mi fai morire
- Ormai non c’eri che tu
- Un po’ più facile
- Essere semplice
- Cosa siamo diventati
- Fai rumore
- Un’altra estate
- Che casino
- Ma che vuoi
- Ci dobbiamo incontrare
- Adesso
- Ciao ci vediamo
- Vieni a ridere di me
BIS - Babilonia
- Mi si scioglie la bocca
- Lasciati andare
- Cretino che sei
- Che vita meravigliosa
A cura e foto di
Emanuela Ranucci
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