Cosa resterà delle micro-tendenze fashion di TikTok?

Cosa resterà delle micro-tendenze fashion di TikTok?
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In quanto Millennial pienamente cosciente di essere ormai della vecchi(ssim)a generazione, investigare e cercare di comprendere le micro-tendenze fashion di TikTok, social favorito della Gen Z, è lecito e doveroso.

Soprattutto quando tutti questi “nome di trend”-core ed aesthetics non solo iniziano a stancare, ma anche a creare preoccupazioni.

Una piccola premessa: secondo le statistiche di TikTok, il 62% degli utenti ha un’età compresa tra i 10 e i 29 anni, coinvolgendo in particolar modo appunto la Gen Z, seppur l’app sia sempre più utilizzata anche da consumatori più anziani. Secondo queste statistiche, il 30% degli utenti della Gen Z accede a TikTok per la ricerca di prodotti e la piattaforma rappresenta il modo più efficace per un brand di interagire con loro.

Moda ciclica

Tendenzialmente, la moda segue cicli ventennali, con ricorsi al passato costanti, ma dilazionati nel tempo.

Da alcuni anni a questa parte però, sembra che trend forecaster, critici di moda, creator e fashion enthusiasts siano sempre più interessati alle micro-tendenze che spopolano, e spesso nascono, sulla social app TikTok.

Gorpcore, bikercore, dark academia, forestpunk, prairiecore, chaotic academia, vanilla girl aesthetic, questi sono solo alcuni dei trend, effimeri e passeggeri, di cui potreste aver sentito parlare nell’ultimo periodo. O se non siete dei solidi fruitori della piattaforma (come la sottoscritta, ndr), alcuni potrebbero essere già passati prima ancora che voi foste consapevoli della loro esistenza.

Vanilla Girl
Vanilla Girl Aesthetic, fonte: IG Gigi Hadid

Questi micro-trend possono essere racchiusi sotto i macro-gruppi dell’indie sleaze e dell’Y2K, di cui già si parla da tempo e le cui influenze sono sicuramente destinate a restare più a lungo, ma il punto non è la categorizzazione di tendenze, quanto più la loro durata.

L’evanescenza dei micro-trend

I trend nel digitale sono veloci a spopolare tanto quanto a sparire, predatori e prede dello stesso algoritmo dei social media.

Uno dei problemi che è stato sollevato a tal proposito è proprio il fatto che queste micro-tendenze rappresentano il carburante per il motore dell’ultra fast-fashion, con colossi come Shein pronti a offrire novità nell’universo moda in tempi record. Sul fatto che il meccanismo del fast fashion sia particolarmente problematico dal punto di vista etico ed ambientale credo (spero) non sia necessario dilungarsi.

Il mondo dei social, e in particolare di TikTok, è un ambiente ricco di contenuti e personaggi eclettici, in cui è possibile esplorare la propria identità, cambiare gusto e forma ogni volta che se ne ha voglia. In cui diventa quasi difficile distinguere ciò che ci piace davvero con quello che ci siamo abituati a vedere, nutriti dallo stesso algoritmo che ci mostra contenuti rilevanti per i nostri interessi. In cui la viralità e la velocità fanno da padrone, rendendo in men che non si dica un contenuto noioso.

Nel caso dei consumatori di trend, questo si traduce in ritmi di acquisto veloci e impulsivi, quasi in preda alla FOMO, in un circolo vizioso di novità.

Certo, non bisogna mai generalizzare. Tra i vari trend su TikTok in ambito fashion si parla largamente di vintage e riutilizzo, ma anche di luxury brands, acquisti consapevoli e molto altro.

Insomma, la piattaforma rappresenta un vero e proprio “contenitore di subculture”, che spaziano tra moda, musica, cinema, videogame, cucina. Solo l’algoritmo, dopo alcuni utilizzi e dopo averci attentamente studiato, ci offrirà i contenuti che più si adattano alle nostre esigenze.

I possibili trend del 2023

Tra le micro-tendenze in arrivo da TikTok per questo 2023, all’estetica Dark Academia (4B tag views) lanciata anche grazie alla serie Netflix “Mercoledì”, che unisce il mondo college con lo stile gotico e che si sta dimostrando più solida di altre, si andranno ad affiancare estetiche decisamente più soft.

Tra queste, è stato individuato il Ballet-core (542M tag views), in cui le ballerine verranno declinate in diversi materiali, dalla pelle al raso, purché gli outfit siano ispirati al mondo della danza. Ci sarà anche l’estetica Vanilla Girl (809M tag views), la brava ragazza al profumo di vaniglia, con trucco leggero e look nelle sfumature di panna e beige, ma anche ispirazioni Fairy-core (3.6B tag views), con tulle e rouges delicate e femminili.

Ancora, il Mermaid-core (119M views), con collane di perle e accessori conchiglia, forse influenzati anche dal video “Music For A Sushi Restaurant” del solo e unico Harry Styles e dal remake de “La Sirenetta”.

Mermaid Core
Ispirazione mermaid-core dalle passerelle, fonte IG Versace

Ora sta a noi valutare e decidere se queste micro-tendenze sono solo fenomeni di passaggio o se c’è qualcosa che rispecchia la nostra personalità, che può portare fuori un lato del nostro carattere nuovo, prendendo però in considerazione la potenziale durata nel tempo e la possibilità di effettuare un acquisto consapevole. Se è vero che la moda è ciclica e tutto torna, il vintage ci offrirà molte possibilità.

Chiediamoci sempre: lo vuoi perché lo ami e ti farà sentire bene o perché pensi sia alla moda? Le tendenze non sono il male, è il modello di business che è sbagliato, spingendoci a consumare più del necessario in nome dell’espressione di sé. Ma su questo ci possiamo lavorare.

a cura di
Chiara Serri

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Chiara Serri

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