Super Mario Bros.: due Idraulici in un mondo di funghi

Super Mario Bros.: due Idraulici in un mondo di funghi
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Il 5 aprile è uscito nelle sale italiane il tanto atteso Super Mario Bros. – Il Film, prodotto da Nintendo in collaborazione con Illumination Entertainment e distribuito da Universal Picture, che nel primo weekend d’esordio si è attestato subito come miglior debutto per un film di animazione con 377 milioni di dollari di incasso in tutto il mondo.

Correva l’anno 1981 e i giovani ragazzi stavano prendendo confidenza con i primi videogiochi, per lo più cabinati. In questo panorama arrivò nelle sale giochi Donkey Kong, uno scimmione arrabbiato che aveva un antagonista, la prima versione di Super Mario: Jumpman, un carpentiere con la passione del salvataggio di principesse.

Due anni dopo, nel 1983, questo personaggio che tanto era piaciuto ai ragazzi subì un cambiamento, diventò un idraulico, cambiò il colore degli abiti e il nome. Uscì il primo gioco con Mario come protagonista. Era su cabinato e il suo nome era Mario Bros., ma le potenzialità del personaggio ormai erano evidenti e, solo grazie all’uscita di NES nel 1985 con contemporanea uscita del primo Super Mario Bros. si fece la storia dei videogiochi e si creò il volto di quella che, fino a qualche anno prima, era conosciuta come l’azienda delle carte da gioco: Nintendo.

It’s a me, Mario

Da quel primo videogioco su NES son passati 37 anni, 21 titoli usciti su varie piattaforme, rigorosamente Nintendo, circa 900 milioni di copie vendute in tutto il mondo che hanno creato un culto quasi totale per l’idraulico di Brookyn dal marcato accento italoamericano.

Negli anni si era già cercato di produrre film e cartoni animati a tema Super Mario Bros., ma per quanto il personaggio avesse un successo mondiale, questa derivazione su grande e piccolo schermo furono per lo più dei buchi nell’acqua.

Negli anni, più o meno insistentemente, uscivano ricorrenti rumours su imminenti uscite di film su Super Mario, per lo più sempre disattesi, ma come un fulmine a ciel sereno, il 6 ottobre 2022 durante l’annuale Nintendo Direct uscì il primo trailer di un film atteso per anni.

Dieci minuti durò l’annuncio, dove Shigeru Miyamoto, il creatore di Super Mario, Chris Meledandri, l’amministratore delegato di Illumination, e Chris Pratt, la voce di Mario, ci introdussero ai primi due minuti di quello che è il film oggi nelle sale cinematografiche.

Siamo Solo due Idraulici di New York

Dimenticatevi di un Mario personaggio di mille avventure tra mondi diversi per salvare la Principessa Peach, così come nel film del 1993. In questo lungometraggio d’animazione il protagonista dal cappello rosso è un semplice Idraulico di New York che con suo fratello Luigi cercano di sbarcare il lunario vivendo assieme alla famiglia numerosa ed iper-stereotipata.

In una di queste cene alla siciliana maniera Mario vede in tv la possibilità di avere quel successo che porterà lui e suo fratello sulla bocca di tutti: un’enorme tubatura rotta a Brooklyn. Arrivati sul posto, nonostante le rimostranze di Luigi, i due cercando di risolvere il problema senza successo, ma si imbattono in una serie di cunicoli e tubature che li fanno incontrare col tubo che tutti noi amatori videoludici conosciamo.

Grazie a questo tubo i due fratelli vengono trasportati nel mondo che abbiamo saputo apprezzare nei videogiochi: il mondo di Super Mario Bros. Separati per la prima volta da quando sono nati si ritrovano agli antipodi, Mario nel “mondo fungo” con la Principessa Peach e Luigi nel “mondo lava” di Bowser.

Io odio i funghi

A dispetto di quanto sappiamo e abbiamo apprezzato nei videogiochi, in questa versione animata Mario odia particolarmente i funghi e non è così voglioso di mangiarli, pur essendo loro dei potenziamenti, ma come per i videogiochi si invaghisce subito della principessa e decide così di aiutarla nella sua battaglia contro Bowser.

Tra mille peripezie, evoluzione nel combattimento e una sempre maggior consapevolezza dei propri mezzi e di tutto ciò che lo circonda, Mario nei 92 minuti di film riesce a diventare quell’eroe che può davvero salvare la principessa come tutte le storie videoludiche ci hanno insegnato ed abbiamo imparato ad amare nella nostra infanzia e adolescenza.

Lungi da me fare qualsiasi tipo di spoiler, ma è interessante sapere che per la trama del film è stata utilizzate una delle ship più dibattute sul web tra due dei personaggi della pellicola. Questa scelta, oltre ad essere interessante è anche un ottimo espediente per dare una nota divertente a tutta la storia, non che non fossa già simpatica di suo.

I personaggi, molto ben fatti, hanno la giusta caratterizzazione riuscendo ad attingere a piene mani dai videogiochi; vedremo quindi un Luigi molto simile al protagonista di Luigi’s Mansion, un Mario eroe dei vari Super Mario Bros., una Principessa Peach molto vicina a quella di Mario Kart e Super Smash Bros Browl e un Bowser, cattivo senza mezzi termini, uguale a se stesso in ogni sua apparizione, ma con delle nuove sfumature.

Per chi se lo stesse chiedendo possiamo confermare che, come l’MCU ci ha insegnato, ci saranno due scene dopo i titoli di coda, scene che sicuramente fanno intendere ad un prossimo capitolo della serie. Una possibilità sempre più concreta visto il grande successo che sta racimolando il film.

Una sorpresa, ma nemmeno troppo

Illumination è una garanzia di successo e la storia lo insegna, da Cattivissimo Me a Sing, da Pets a I Minions. La paura attorno a questa pellicola era tanta, sia perché Super Mario è un caposaldo, sia per i precedenti non proprio riusciti. Questo film invece si fa piacere, diverte, graficamente è quello che tutti vogliono da Super Mario.

Menzione particolare alla colonna sonora che, con una sapiente miscela di jingle classici dei videogiochi e canzoni anni ’80 crea il giusto ritmo e fa canticchiare tutti i presenti in sala: le canzoni scelte hanno il giusto mix tra Pop, Rap e Hard Rock con canzoni iconiche del calibro di Thunderstruck, Take On Me e No Sleep Till Brooklyn.

I risultati di questo primo weekend danno ragione a chi ha creduto in questo progetto, 5 giorni da record che portano il film al secondo posto come miglior incasso di sempre e non fanno che farci domandare perché in quel di Kyoto non abbiano pensato prima a questa collaborazione. Magari oggi parleremmo di questo film come di un Cult alla Space Jam.

Mamma Mia!

In definitiva l’unico consiglio che posso darvi è di andare a vedere questo film. Super Mario è una garanzia e so che, come me, avete tirato fuori il vostro Game Boy per giocare a Super Mario Bros. odiando ogni singolo salto, ogni singolo Koopa.

Torniamo a noi senza perderci nei ricordi, una volta seduti in sala e iniziati i titoli di testa con l’immancabile Minion, apparirà quel cappello rosso e i baffoni del nostro idraulico preferito che ci farà dimenticare la nostra età, i bambini seduti accanto a noi e quando si arriverà a quel punto, proprio quello, la nostra bocca si aprirà e la sala dirà in coro: “It’s a me, Mario!”.

a cura di
Andrea Munaretto

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Andrea Munaretto

Nato nell'84 e fin da quando avevo 4 anni la macchina fotografica è diventata un'estensione della mia mano destra. Appassionato di Viaggi, Musica e Fotografia; dopo aver visitato mezzo mondo adesso faccio foto a concerti ed eventi musicali (perché se cantassi non mi ascolterebbe nessuno) e recensisco le pellicole cinematografiche esprimendo il mio pensiero come il famoso filtro blu di Schopenhauer

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