Epica+Apocalyptica – Fabrique (MI) – 19 marzo 2023

Epica+Apocalyptica – Fabrique (MI) – 19 marzo 2023
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Le due band symphonic metal Epica e Apocalyptica sono arrivati a Milano per l’Epic Apocalypse tour, per far scatenare e incantare il pubblico. Ad aprire per loro c’erano i Wheel

In un Fabrique stracolmo, gli Epica e gli Apocalyptica hanno portato un doppio concerto memorabile, suonando un totale di quasi 30 canzoni.

Epicità allo stato puro

Un nome, una garanzia: lo spettacolo portato dalla band olandese capitanata dalla meravigliosa voce di Simone Simmons, è stato semplicemente epico!

Non c’è stato bisogno di fiamme, fumo o chissà quali altri effetti speciali, sono bastati l’energia della band, la voce di Simone e l’entusiasmo dei fan a rendere questo concerto emozionante.

Il growl di Mark Jansen, con la sua chitarra distorta al massimo, alternato al canto quasi lirico di Simone, ha creato un contrasto armonico meraviglioso.

A ogni canzone venivamo letteralmente trasportati in un’altra dimensione, quasi in uno stato di trance, in cui potevamo immaginarci intenti a fare una cosa banale come bere un bicchiere d’acqua accompagnati da questa epicità ingiustificata, che però ci faceva sentire forti.

Epico come bere un bicchier d’acqua.

Duolingo docet

Come a ogni concerto rock o metal che si rispetti, non poteva mancare il pogo che, per fortuna, non ha mietuto vittime, se non un giacchetto nero sperduto.

La cantante Simone ci ha tenuto a scambiare due parole col pubblico, dimostrando di aver studiato un po’ di italiano:

“Negli scorsi anni ho provato a imparare un po’ di italiano con Duolingo: io sono una donna, io mangio una mela. Non la mangio adesso, però è vero, mangio molte mele.
Comunque preferisco cantare per voi, anziché parlare”

Insomma, tra vecchi e nuovi successi, gli Epica ci hanno portati nel loro mondo creando un tornado di emozioni.

Menzione d’onore per “Beyond The Matrix” che è la mia preferita e dal vivo è stata semplicemente perfetta.

L’ho già detto che Simone Simmons ha una voce incredibile?
Sì, l’ho già detto.

Di seguito la scaletta del concerto!

  1. Abyss of Time – Countdown to Singularity
  2. The Essence of Silence
  3. Victims of Contingency
  4. Unleashed
  5. The Final Lullaby
  6. Fools of Damnation
  7. The Skeleton Key
  8. Rivers
  9. Code of Life
  10. Cry for the Moon
  11. Beyond the Matrix
  12. Consign to Oblivion
Apocalyptica

Dopo un non molto rapido cambio di scenografia, che ha messo in luce una batteria enorme composta da parti che non avevo mai visto prima, tipo dei piatti a spirale, arriva il momento degli Apocalyptica.

Non era facile mantenere l’asticella alta dopo l’incredibile esibizione degli Epica, ma la band finlandese non si è lasciata scoraggiare e non è stata da meno.

La particolarità di questa band è che è composta da 3 violoncellisti e un batterista, quindi non hanno una voce o chitarre e basso ad accompagnarli, come una band classica.

La cosa incredibile però è che… non ne hanno bisogno.
I violoncelli distorti prendono il posto della chitarra elettrica in modo magistrale e le corde degli stessi, pizzicate con le dita, sostituiscono il basso.

L’unica cosa insostituibile è la voce. Ecco perché per molti dei propri brani gli Apocalyptica hanno fatto delle collaborazioni con vari artisti. Ieri, infatti, ben quattro brani sono stati fatti con il cantante Franky Perez, che ha collaborato con loro nel 2015 per la canzone “Shadowmaker”.

Oltre a questa, dunque, anche “I’m not Jesus”, “Not Strong Enough” e “I Don’t Care” sono state accompagnate dalla voce di Franky Perez. Mentre per “Rise” è stata richiamata sul palco Simone Simmons, che ci ha regalato un’altra performance da brividi.

Violoncelli + voce della Madonna = pura poesia.

Non sono mancate le due cover dei Metallica “Nothing Else Matters”, dove tutto il pubblico ha cantato in coro, e “Seek and Destroy”.

Conclusioni

Non c’è molto da dire per concludere questo report, se non che queste due band insieme sono incredibili. Troppa epicità tutta insieme può creare effetti collaterali, come non voler più fare niente se non si è accompagnati dalla loro musica.

Ieri sera ho visto tastiere rotanti, tastiere curve, batterie con piatti a spirale e violoncelli che sembravano chitarre e bassi. Già solo questo dovrebbe bastare per incuriosirvi, ma la cosa migliore di ieri sera non l’ho vista, l’ho sentita: musica.

Visto che mi piacciono i giochi di parole descriverò il concerto così: è stato epico e apocalittico!

Ecco la scaletta degli Apocalyptica:

  1. Ashes of the Modern World
  2. Grace
  3. I’m Not Jesus (with Franky Perez)
  4. Not Strong Enough (with Franky Perez)
  5. Rise (with Simone Simmons)
  6. En Route to Mayhem
  7. Shadowmaker (with Franky Perez)
  8. I Don’t Care (with Franky Perez)
  9. Nothing Else Matters (Metallica cover)
  10. Inquisition Symphony (Sepultura cover)
  11. Seek and Destroy (Metallica cover)
  12. Farewell
  13. In The Hall Of The Mountain King (Edvard Grieg cover)

a cura di
Edoardo Iannantuoni

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