Francesca Michielin – Teatro Doglio, Cagliari – 4 marzo 2023
Francesca Michielin torna in Sardegna a distanza di anni con il suo Bonsoir #Michielin10ateatro tour. Il primo tour nei teatri della cantautrice
Il ritorno nell’isola
A distanza di quattro anni dalla sua ultima esibizione nell’isola, Francesca Michielin, torna a Cagliari con un sold out. Il Bonsoir! #Michielin10ateatro è un successo.
Lo spettacolo prende il via sulle note di “Occhi grandi grandi”, singolo estratto dal nuovo album della cantautrice, “Cani Sciolti”. La scaletta prosegue sulle note di “Vulcano“, seguito da tutti i brani più importanti di questi 10 anni di carriera della cantautrice originaria di Bassano del Grappa. Tra i più importanti ricordiamo: “Io non abito al mare”, “Tutto è magnifico”, “Battito di ciglia”, “L’amore esiste”, “Distratto”, “25 febbraio”, “Comunicare”, “Bonsoir”.
Il contesto
La location di un teatro è sicuramente insolita per una giovane artista, ed essa in qualche modo risulta limitante per il suo pubblico, che indubbiamente avrebbe espresso il proprio entusiasmo in maniera differente e sicuramente più vistosa in altro luogo. D’altro canto è innegabile che probabilmente proprio grazie a tale scelta che il pubblico presente in sala risulta estremamente eterogeneo. Ad accogliere la cantautrice, infatti sono presenti tutte le fasce d’età, che insieme a lei cantano sulle note dei suoi più grandi successi.
È innegabile ad ogni modo che Francesca Michielin, in questa location riesca a ricreare un’atmosfera estremamente intima e accogliente, un clima molto attinente al mood del suo ultimo album, che come la stessa cantautrice ha rivelato è identificato con il colore verde, simbolo di rinascita.
La voce di Francesca Michielin, è sempre stata una voce definita, coerente a se stessa in questo lungo percorso di sperimentazione e di continua ricerca del se, come la cantante stessa afferma anche nel testo di “Quello che ancora non c’è“, scritto all’età di 21 anni e pubblicato recentemente nell’album “Cani Sciolti”.
“Ho imparato tanto e tutto troppo presto, ma adesso lo so. È sembrato così strano, accettare quella che sono, da allontanarmi da me, quello che ancora non c’è arriverà da sé.”
Spettacolo e vita
Francesca Michielin, in questo tour, delinea ancora meglio il suo percorso artistico e fa chiarezza sulle tematiche che tratta con delle brevi introduzioni. Traccia un quadro della vita di provincia, delle imposizioni di una società che rende l’aria sempre più pesante, tra il bisogno di performatività e la richiesta di eccellenza, e sottolinea in questo contesto, l’importanza di ritagliarsi del tempo per se.
La band
Durante lo spettacolo non sono mancati gli imprevisti, l’audio è saltato, e Francesca insieme al suo chitarrista ha improvvisato “Lontano” in versione acustica, senza l’uso di amplificatori, regalando al suo pubblico un fuori programma degno di nota, senza farsi sopraffare dal panico e dimostrando grande fiducia, nel suo team e nei tecnici.
Va inoltre sottolineato, che sebbene sul palco sia presente Francesca Michielin, di fatto tutti noi ci troviamo a relazionarci semplicemente con “Franci” come il suo pubblico chiama la cantautrice. Un diminutivo che non solo sottolinea l’affetto dei fan, ma dimostra che sul palco non viene portato un personaggio, ma una persona dai valori ben saldi. Come più volta l’artista ha dichiarato, un’artista deve farsi portavoce di messaggi ben precisi, tra le varie battaglie che la cantautrice, ha sempre sostenuto con grande tenacia, indubbiamente vi è quella dell’uguaglianza di genere, aspetto questo, che, al contrario di come spesso avviene è sottolineato anche nella scelta dei membri della band composta da: Eugenio Cattini, Giorgia Canton, Evita Polidoro e Luca Marchi.
Nel complesso lo spettacolo di Francesca Michielin indubbiamente aiuta a capire molto di più dell’artista rispetto a quanto non avvenga con il singolo ascolto degli album. Rende visibile la grande connessione della cantautrice con il suo pubblico e ricrea un’atmosfera di assoluta tranquillità, siamo sicuramente ben lontani da una tipologia di live pop con effetti speciali, ad altresì dai grandi spettacoli commerciali di chi scala le classifiche, ma al tempo stesso sicuramente siamo in un posto felice. Come in una bolla fuori dal tempo.
E forse a questo punto, non è moda, nè casualità il fatto che oltre mezza sala indossasse almeno un indumento verde. Forse abbiamo davvero tutti bisogno di sottolineare una rinascita dopo questi anni bui.
a cura e foto di
Marta Canu
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