Bring Me the Horizon & A Day to Remember – Mediolanum Forum, Assago – 11 febbraio 2023

Bring Me the Horizon & A Day to Remember – Mediolanum Forum, Assago – 11 febbraio 2023
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Dopo la data rimandata del 2022 arrivano per un sold out al Forum di Assago i Bring Me the Horizon per il Survival Horror Tour accompagnati dagli A Day to Remember, Poorstacy e Static Dress

È passato esattamente un anno da quando i Bring Me the Horizon dovevano giungere in Italia, ma gli strascichi del Covid avevano “suggerito” agli organizzatori e artisti a rimandare lo spettacolo. Eccoci dunque qui. Questo concerto ha avuto dello straordinario perché non ha visto solo un gruppo spalla o due, ma ben tre trasformandosi in una sorta di festival “a cielo chiuso”.

Il “Survival Horror Tour” infatti è stato originalmente concepito per essere dei Bring Me the Horizon ma la band ha deciso di essere accompagnata dagli A Day to Remember (ndr, micca noccioline), Poorstacy e Static Dress.

Static Dress

Gli Static Dress hanno avuto modo di confrontarsi con un pubblico già bello corposo e si sono dimostrati in pieno stile Bring Me the Horizon dei primi anni, seppur abbiano avuto poco spazio temporale per questioni organizzative. L’esibizione si può infatti riassumere con l’espressione cliché “breve ma intensa”.

Poorstacy

Forse l’artista meno entusiasmante della serata. La partenza è stata molto violenta e si prospettava qualcosa di energico per mettere ulteriore brio in vista delle due band successive. Purtroppo lo spettacolo si è perso molto con la voce dell’artista dispersa a favore, o discapito dipende come la si vede, degli strumenti.

L’artista è arrivato nella seconda parte di live a “mangiarsi” le parole e far perdere quindi di qualità lo show; diventato più un “headbang a prescindere per non buttare via nulla“. Alla fine sono risultati molto più “centrati” gli underdogs Static Dress che Poorstacy, peccato perché la versione studio delle varie canzoni presenta spunti interessanti.

Bring Me the Horizon in azione. (credits to: Moris Dallini)
A Day to Remember

Il live degli A Day to Remember ha rispecchiato e incarnato appieno come qualsiasi ascoltatore si immaginerebbe un loro show. La differenza di qualità e quantità rispetto ai due artisti spalla precedenti è abissale. Ha contribuito molto la capacità del cantante Jeremy McKinnon di passare da un canto leggero allo scream quasi come avesse un interruttore automatico sulle corde vocali.

Se lo facesse un qualsiasi mortale probabilmente si ritroverebbe le corde vocali sottili come un filo di un rasoio (ndr, cit importante). Gli A Day to Remember infatti alternano pezzi più hard rock, pop/punk a metalcore inserendo queste varie influenze anche in uno stesso brano.

“Rescue Me”, in collaborazione con Marshmello, seppur risulti un brano più pop/elettronico è un bel compromesso tra le due anime artistiche. Per gli O.G. della band però “If It Means a Lot to You” in acustico comprensivo di lancio di rotoli simil carta igienica dal palco e “All Signs Point to Lauderdale” sono le canzoni che rimarranno per sempre nel cuore o sapranno entrare “a gamba tesa” nei gusti musicali dei nuovi ascoltatori.

La scaletta

  1. The Downfall of Us All
  2. All I Want
  3. Paranoia
  4. 2nd Sucks
  5. Right Back at It Again
  6. Rescue Me
  7. Have Faith in Me
  8. Bloodsucker
  9. I’m Made of Wax, Larry, What Are You Made Of?
  10. Miracle
  11. Resentment
  12. If It Means a Lot to You
  13. All Signs Point to Lauderdale
Bring Me the Horizon

Anche i Bring Me the Horizon non sono stati da meno rispetto gli A Day to Remember, facendo valere eccome il viaggio a Milano. La band negli ultimi tempi è diventata più soft nelle sue sonorità ma in questo live hanno portato brani più “vecchio stampo”. Sono state tante le canzoni con “urla pesanti” da parte di Oliver Sykes, preso anche da esercizi di stile in questo senso.

Il pubblico in questo caso ha preso ancora più “coraggio” formando moshpit e circle pit a profusione. Non sappiamo quantificare le ossa rotte o i lividi subiti dai presenti in parterre che hanno partecipato “attivamente” alle varie esibizioni.

Come per gli ADTR anche per i Bring Me the Horizon i pezzi migliori sono stati quelli passati. “Can You Feel My Heart” per iniziare a “picchiare” fin da subito è stata una bella idea per posizionare l’asticella e far capire il livello della serata. “Drown” e “Throne” come parte delle tracce conclusive non possono che far lodare di essere stati presenti a questo show.

La scaletta
  1. Can You Feel My Heart
  2. Happy Song
  3. Teardrops
  4. MANTRA
  5. Dear Diary
  6. Parasite Eve
  7. sTraNgeRs
  8. Shadow Moses
  9. Itch For The Cure (When Will We Be Free)
  10. Kingslayer
  11. DiE4u
  12. Follow You
  13. Drown
  14. Obey
  15. Sleepwalking
  16. Throne
Alcune considerazioni finali

Nonostante il ritorno a casa arancioni “alla Carlo Conti” e accecati dall’impianto luci possiamo ritenerci soddisfatti. È stato uno spettacolo incredibile anche per i non più accaniti fan del metal, perfetta invece per gli amanti del genere.

In qualche modo vedere così tanti artisti ha portato una bella dinamicità all’evento e apportato diverse visioni/influenze di quel tipo di musica.

L’energia è stata la protagonista di tutti gli show e i diversi mosh pit presenti nella zona parterre l’hanno dimostrato. Le tribune comunque non sono state da meno con gente in piedi sulle sedie e capace di gettarsi di testa sui posti altrui pervasi dal sound.

Perdersi buona parte della finale di Sanremo 2023 per “beccarsi” il duo Bring Me the HorizonA Day to Remember alla fine non è stato così male dai.

foto di
Moris Dallini

a cura di
Luca Montanari

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Luca Montanari

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