Sanremo 2023 – Pagelle della finale e considerazioni

Sanremo 2023 – Pagelle della finale e considerazioni
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“E anche ‘sto Sanremo ce lo semo levato dall…” (semi-cit.)

Una maratona estenuante, finita prima del previsto, ma comunque tardi: alle 2:38 circa Marco Mengoni viene consacrato vincitore del Festival di Sanremo 2023 con “Due Vite”. Scontato come un panettone l’8 di gennaio, telefonato come il tuo gestore telefonico che tenta di appiopparti l’ultima non-offerta. Tuttavia, è una vittoria che fa contenti un po’ tutti.

Incredibile Lazza che, oltre a fiondarsi nella top 5, si gioca la vittoria fino all’ultimo arrivando secondo. Inaspettato. Peccato per Tananai quinto, uno dei giovani che è migliorato in maniera evidente in meno di un anno e con un brano molto impegnativo. Quarto Ultimo, e forse meglio così, meno rosicamenti e un posizionamento che, tutto sommato, lo fa contento. Terzo Mr. Rain che nella seconda parte non viene attorniato dai bambini demoniaci come suo solito (ah, il potere degli orari improponibili).

Scandaloso il sesto posto di Giorgia: la sua “Parole Dette Male” non era tra le più forti in gara, ma la carica interpretativa e il buon testo meritavano almeno l’entrata nella schiera dorata dei primi cinque.

Ama, ti si ama. Però Ama, ama anche noi

Un’edizione riuscita, quella di Sanremo 2023, con Amadeus padrone di casa e Morandi spalla delle volte fondamentale e addirittura più sul pezzo (“Ama, dai, andiamo avanti”). 28 artisti in gara, però, sono troppi, almeno con queste modalità. Orari improponibili come le 2:00 sarebbero da bandire. Si fosse optato per una terza serata dedicata a una prima scrematura dei concorrenti, questa finale sarebbe stata di certo più breve (leggasi “con orari un po’ più umani e non le 3:00 per la chiusura”). Così, invece, la terza giornata è stata un inutile ripassino senza senso.

Appunti da tenere in mente, in caso, per l’edizione 2024 del Festival

Le pagelle

Ma bando alle ciance e ciancio alle bande. La finale ci ha permesso di rivedere o confermare alcuni giudizi sulle canzoni e sugli artisti in gara. Indi per cui alcuni voti che vedrete saranno diversi da quanto percepito al loro primo ascolto. Oplà.

Elodie

Stlile a badilate, performance canora migliore della sera d’esordio. Brano che continua a essere meh. Ma a molti, forse, non interessa. Voto: 6-

Mara Sattei

Si conferma una più che valida cantante. Canzone altrettanto valida per una heavy rotation su Radio Italia. Voto: 6,5

Colla Zio

Credevo si presentassero stile Power Rangers come le volte scorse, invece i ragazzi scendono le scale dell’Ariston vestiti eleganti, di tutto punto, impeccabili. Bravi ragazzi. La canzone comunque rimane di spessore simile a quello della carta velina. Voto: 5

Tananai

Conferma la crescita, artistica e professionale. Conferma di aver preso lezioni di canto e si sente (hurrà), è maturato artisticamente molto velocemente, quasi “troppo”, perché il ricordo di Tananai cazzone e divertente è ancora dietro l’angolo. Ma non lamentiamoci: la canzone è emozionale, lui si impegna e si vede. Quinto posto meritato, quasi stretto. Voto: 7

Colapesce e Dimartino

Sempre con quell’annoso problema di sembrare usciti da Miami Vice, stavolta uno bianco e l’altro nero, ma sempre Miami Vice Spoltore edition. In bilico tra taglio di vene e introspezione da fare con Chomschy, rimangono tra i più interessanti, tant’è che vincono due premi. Voto: 7,5

Giorgia

Performance migliore di quella iniziale, si conferma una fuoriclasse dell’ugola. Sempre sorridente, un testo molto bello ma confermo quanto scritto in precedenza: arrangiamento vecchio che penalizza il tutto. Peccato, davvero un peccato. Voto: 6,5

Modà

Ah, vero, c’erano anche loro ex diciassettenni ora quarantasettenni di tutta Italia, unitevi. Io vado via. Voto: 5+

Ultimo

Sente un po’ la serata finale e stona là dove i giorni scorsi faticava. La sua fanbase, comunque, ha fatto il miracolo in classifica. Su di me, invece, no. Voto: 5

Lazza

Tra i “giovani”, forse quello che si sforza un po’ di più a cantare senza aiutini e a fare qualcosa di “diverso”. Canzone nulla di che, ma la bestemmia dalla bocca del sottoscritto non è uscita (non urlata, perlomeno). Fino all’ultimo si gioca la vittoria finale con Mengoni. Quasi ci crede, ma è già incredibile per lui essere arriato tra i primi cinque. Voto : 6-

Marco Mengoni

Canzone ruffiana eseguita magistralmente. Lui tecnicamente inattaccabile, altrettanto inattaccabile il fatto che abbia vissuto un Sanremo 2023 a parte. Voto 7+

Rosa Chemical

Conscio di non poter fare chissà quale posizionamento in classifica, tenta il tutto e per tutto per il Fantasanremo: scapezzolamento, saluti, ringraziamenti e limonata shock con Fedez. Confermiamo canzone imminente hit nei circoli più esclusivi di Bologna. Voto: 6,5

Cugini di Campagna

Canzone cucita addosso perfetta per loro. Si conferma un buon ritorno in paillettes e acuti da spaccatesta stile “Tenacious D e il plettro del destino”. Incredibile come non abbiano proferito una bestemmia nemmeno per sbaglio. Vabbè, la perfezione non esiste. Voto: 7+

Madame

Il suo logopedista è orgoglioso di lei. Poco autotune, giusto per vezzo e va bene. In questa finale, forse l’emozione, forse la stanchezza, è tornata a cantare come ai vecchi tempi, quando non si capiva una benemerita ciolla. Vabbè, è migliorata e la storia del brano è molto ben scritta. Voto: 6,5

Ariete

Bullismo su di lei: per una volta che s’era esibita senza cappello, shitstorm per il suo parrucchiere ed è tornata con la zuccotta da scaricatore di porto playmobil. Fa tenerezza, ha punti a favore perché visivamente umile. Il brano, comunque, continua a non convincere molto. Carino, onesto, ma finita lì. Voto: 6-

Mr. Rain

Mr. Paraculo questa volta fa l’exploit con abbraccio finale dei suoi bimbi. Cuori sciolti e balle cadute a terra. Il brano, anch’esso molto furbo, non dubitiamo sia scritto molto bene, così come l’arrangiamento molto orecchiabile è comunque un plus. Ma rimane tutto molto paraculoso. Voto: 7

Paola e Chiara

Hanno scartavetrato delle palle da discoteca e si sono fatte i vestiti. Meraviglia revival, se vogliamo essere obiettivi la canzone è un omaggio a loro stesse e a un’epoca che resiste solo in determinati circuiti. Ma a noi va benissimo così. Bentornate regine. Voto: 7+

Levante

La decolorazione delle sopraciglia comincia a venir meno, la sensazione della prima ora rimane: meglio di “Tikibombom”, ma nulla di più. Vocalità inappuntabile. Voto: 6+

LDA

Ha l’umiltà di non montarsi la testa e di puntare giusto a fare qualche punto al Fantasanremo. È andata bene, alla fin fine. Voto: 5+

Coma_Cose

Scandaloso così in basso. Ma in un contesto in cui Giorgia non raggiunge la top 5, potevamo aspettarcelo. Continuano a essere tra i preferiti della redazione. Voto: 7+

Olly

Ragazzino sperduto della combriccola di Peter Pan. È lì senza sapere come e quando. Dai, è tutto finito. Voto: 4,5

Articolo 31

Eleganti più dei Blues Brothers a una cena di gala, J-Ax e Dj Jad ripetono ancora una volta come siano stati dei coglioni e che una seconda possibilità, in tarda età, si può dare. Dai che avete riconquistato il Forum. Si ricomincia. Voto: 7

Will

Anche lui, alla fine, canta, si gode il momento e poi torna a casa. La gita è finita. Va bene così. Voto: 5+

Leo Gassmann

Uno dei casi in cui la canzone, nei successivi ascolti, è cresciuta un po’. Qualcuno sperava nella top 5, ma anche il piazzamento finale è più che onorevole. Voto: 6+

gIANMARIA

Ora che Sanremo 2023 è finito può fare un sospiro di sollievo e tornare in Final Fantasy X. Voto: 5+

Anna Oxa

Presentarsi col capello sfatto stile domenica mattina post serata non ha aiutato. Qui dal divano di TSCK qualcuno ha apprezzato perché condivide il machecazzomenefregaameismo. Ma l’ha fatto sottovoce. Lei continua a tirare acuti che sembrano sfociare in stonature, ma non lo diventano mai. C’è stato un po’ di ostracismo eccessivo nei suoi confronti, va detto. Voto: 6+

Shari

Non è cattiveria, ha forse del potenziale, ma il singhiozzo perpetuo la penalizza in maniera devastante. Voto: 4,5

Gianluca Grignani

Una bella canzone sia a livello di testo, sia a livello di arrangiamenti. Il cantato, se non fosse così incerto (al di là dell’emozione), sarebbe anche lodevole. Grignani è ancora un ottimo cantautore, a livello di performance dal vivo, invece, iniziamo ad avere più di una perplessità. Voto: 6,5

Sethu

Ha il merito di aver portato le sigle degli anime a Sanremo 2023. Lodevole operazione cross-culturale. Prossimo passo: cambio parrucchiere. Voto: 5,5

a cura di
Andrea Mariano

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Andrea Mariano

Andrea nasce in un non meglio precisato giorno di febbraio, in una non meglio precisata seconda metà degli Anni ’80. È stata l’unica volta che è arrivato con estremo anticipo a un appuntamento. Sin da piccolo ha avuto il pallino per la scrittura e la musica. Pallino che nel corso degli anni è diventato un pallone aerostatico di dimensioni ragguardevoli. Da qualche tempo ha creato e cura (almeno, cerca) Perle ai Porci, un podcast dove parla a vanvera di dischi e artisti da riscoprire. La musica non è tuttavia il suo unico interesse: si definisce nerd voyeur, nel senso che è appassionato di tecnologia e videogiochi, rimane aggiornato su tutto, ma le ultime console che ha avuto sono il Super Nintendo nel 1995 e il GameBoy pocket nel 1996. Ogni tanto si ricorda di essere serio. Ma tranquilli, capita di rado. Note particolari: crede di vivere ancora negli Anni ’90.

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