“Jujutsu Kaisen”: la dinamica del Culling Game

“Jujutsu Kaisen”: la dinamica del Culling Game
Condividi su

L’arco narrativo conosciuto anche come il Culling Game segue i disastrosi eventi di Shibuya. Vede i personaggi dell’amato manga affrontare vicende e battaglie di grande importanza. Il gioco omicida si basa su dinamiche e regole definite che a primo impatto potrebbero risultare estremamente complicate (contiene spoiler)

Gli eventi di Shibuya vedono il loro culmine nel momento in cui Kenjaku, l’attuale occupante del corpo di Geto, ingerisce Mahito, ottendendo la sua abilità: trasfigurazione inattiva. Essenzialmente, ciò che permette questa abilità è la capacità di toccare e trasformare l’anima delle persone, causando anche l’alterazione della forma e delle dimensioni del corpo stesso.

Attraverso questo potere, Kenjaku riesce ad attivare due tipologie di stregoni precedentemente marcati da lui stesso. Il primo tipo comprende persone che, come Yuji Itadori, hanno ingerito oggetti maledetti. Il secondo invece è costituito da individui che hanno acquisito tecniche maledette pur non avendo un cervello destinato ad appartenere ad uno stregone, come ad esempio Junpei Yoshino. Il dubbio a questo punto nasce spontaneamente: cosa ha a che fare tutto questo con il Culling Game?

Cos’è il Culling Game

Il piano principale di Kenjaku è di trasformare tutti gli esseri umani in stregoni che possano usare tecniche e abilità, piano che in passato aveva anche Geto. Il problema si pone nel momento in cui la sua sola abilità non gli permette di mutare il mondo intero. Il motivo è che non possiede abbastanza energia maledetta.

L’unico modo in cui può evolvere l’umanità è attraverso Master Tengen. Quest’ultimo è un ex stregone ed è un’entità immortale che possiede la tecnica di barriera più potente del mondo Jujutsu. Questo gli permette di proteggere le scuole di stregoni da eventuali pericoli e di nascondere la porta del magazzino maledetto. In seguito all’incidente avvenuto 11 anni prima, in cui Toji Fushiguro uccise il Star Plasma Vessel con cui doveva fondersi, come di procedura, ora ha forma e aspetto simili ad un cursed spirit e la sua anima coincide con il mondo stesso.

Kenjaku, per riuscire nel suo piano, intende fondere il resto dell’umanità con Tengen, evolvendoli e trasformandoli in esseri con energia maledetta. Da questa fusione ne uscirebbero fuori esseri parallelamente presenti e non presenti. In poche parole, non esisterebbero barriere o limiti tra individui. Tutto questo procedimento agli occhi di Kenjaku non risulta completamente soddisfacente. Il suo piano finale consiste nel fatto che solamente gli stregoni più potenti rimangano al mondo facendone, così, una selezione. Qui vediamo il Culling Game fare la sua prima apparizione.

Megumi Fushiguro viene a conoscenza che sua sorella, anteriormente marcata da Kenjaku, è obbligata a partecipare al gioco. Questo lo porta a chiedere a Yuji aiuto per partecipare nel Culling Game assieme ai loro alleati (Yuta, Maki, Choso, Yuki). Tengen spiega loro come questa specie di battle royale sia un rituale per preparare gli umani alla fusione, alla quale lui stesso non può opporsi. Per compiere tutto ciò Kenjaku è obbligato a prendere dei voti vincolanti, tra i quali il fatto che lui stesso non possa essere il game master. Anche con la morte di Kenjaku, dunque, il gioco non smetterebbe di esistere.

La sfida comprende 10 colonie che attraversano il Giappone, tutte interconnesse fra di loro. Non sono presenti regole sull’uscita o l’entrata delle stesse, ma soltanto un massimo di ore per decidere se partecipare al gioco o abbandonare.

Uno degli unici modi per risolvere il conflitto creato, secondo Megumi, è la liberazione di Gojo dal Prison Realm, la prigione in cui è stato catturato da Kenjaku stesso. Il problema? La sola persona che può liberare Gojo dalla prigionia è un individuo di nome Angel, la quale possiede l’abilità di estinguere qualsiasi tecnica maledetta.

Con il tempo si verrà a scoprire che Angel può aiutare Fushiguro nell’impresa, ma alla condizione che colui che viene chiamato The Disgraced One venga ucciso. Verremo a conoscenza, attraverso Sukuna, che lui stesso è la persona di cui l’angelo parla. L’unico modo attualmente conosciuto per uccidere Sukuna è nientemeno che la morte di Yuji, il nostro protagonista.

Sukuna, “The Disgraced One”
(fonte: Pinterest)
Le regole del gioco

Il gioco inizialmente ha delle regole definite, le quali non possono essere tolte, ma solamente aggiunte in base al punteggio di ogni giocatore. Le regole iniziali del Culling Game sono 8:

  1. In seguito al risveglio della tecnica maledetta, i giocatori hanno 19 giorni di tempo per dichiarare il proprio coinvolgimento nel gioco nella colonia di loro scelta.
  2. Qualsiasi giocatore infranga la prima regola sarà soggetto alla rimozione della sua tecnica maledetta, cosa che si traduce nella morte dello stregone.
  3. Gli individui che attraversano la barriera di una colonia vengono trasformati immediatamente in giocatori. Facendo ciò, si dichiara di voler partecipare al Culling Game.
  4. I punti si ottengono attraverso l’uccisione di un altro giocatore.
  5. Il game master decide quanti punti vale la vita di un giocatore. Normalmente gli stregoni valgono 5 punti, così come gli spiriti maledetti, mentre tutti gli altri 1 punto.
  6. I giocatori possono usare 100 punti per aggiungere una nuova regola al gioco, non tenendo conto dei punti della propria vita (in pratica, nel conteggio di ognuno devono esserci sempre almeno 5 punti). Inoltre, le regole non possono essere tolte.
  7. In base alla regola 6, il game master deve accettare qualsiasi nuova regola proposta, purché non abbia un effetto duraturo sul gioco.
  8. Ai giocatori che dopo 19 giorni rimangono con lo stesso punteggio sarà tolta la loro tecnica maledetta.

Con l’avanzare del manga e, quindi, del gioco, vedremo il susseguirsi di regole aggiunte dai vari giocatori che lo renderanno ancora più intrigante.

Itadori Yuji
(fonte: Pinterest)
Un arco narrativo interessante quanto complicato

Gege Akutami in questo arco narrativo non si è sicuramente tirato indietro di fronte alla dinamica complessa del gioco, rendendola forse più difficile di quanto in realtà sia. È un gioco di sopravvivenza. Vita e morte vengono presi alla leggera da molti giocatori. Molti partecipano per puro divertimento. Per quanto complicato possa sembrare la narrativa di questo arco, i panel del manga vedono tantissime battaglie che lasciano col fiato sospeso. La curiosità di vedere come i personaggi riusciranno a sviare e vincere alla fine supera di sicuro l’attesa dei capitoli settimanali.

A cura di
Valentina Zilio

Seguici anche su instagram!
LEGGI ANCHE – Cerea Comics&Games
LEGGI ANCHE – Gli indimenticabili: “Inazuma Eleven”, psicologia e morale
Condividi su

Valentina Zilio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *