“I sette mariti di Evelyn Hugo”
Direttamente dal booktok per poi finire nelle mani di un insolito club del libro che, nell’articolo di oggi, ci propone un approfondimento anticonvenzionale e privo di spoiler del romanzo di Taylor Jenkins Reid I sette mariti di Evelyn Hugo.
L’insolito club del libro
Che sia un animato scambio di opinioni o una vera e propria discussione, chiunque si può trovare a confronto con una persona che legge il medesimo libro. Un gruppo che discute riguardo una lettura in comune forma, quindi, un club del libro? La risposta è che non esistono fattori determinanti affinché questo club sia ritenuto tale; la scelta dei parametri necessari spetta ai membri. Proprio da questa idea nasce l’insolito club sopracitato: attraverso una conversazione virtuale, due ragazze si ritrovano a parlare per più di un’ora del romanzo I sette mariti di Evelyn Hugo, diventando così compagne di lettura. Con la promessa dell’anonimato, le due condividono con noi i punti salienti della loro discussione. Il risultato? Una genuina recensione senza filtri di uno dei romanzi più letti del momento.
Booktok
Guidare le vendite e trasformare un libro in best seller è ormai compito del social TikTok (nasce BookTok). I libri più chiacchierati sulla piattaforma si trasformano, così, in un fenomeno editoriale. Non sempre, però, i suggerimenti di lettura rispecchiano le aspettative dei lettori, generando controversie e discussioni che dubitano dell’efficacia dell’innovativa idea di marketing. “Ho un rapporto controverso con BookTok. I sette mariti di Evelyn Hugo è stato il primo consiglio di lettura che ho seguito e l’ho fatto a scatola chiusa. C’era, quindi, la possibilità di trovare in un libro trattante tematiche di un certo spessore in maniera superficiale, come già successo altre volte con i consigli del social, ma sono rimasta fiduciosa” spiega una delle due ragazze.
“Io, invece, non seguo molto i suggerimenti della piattaforma, perché non mi fido dell’hype, che spesso può deludere. Non ricordo come sono arrivata al romanzo, forse grazie all’opinione di una youtuber fidata” spiega l’altra ragazza.
Il libro
Nonostante le controversie, la trama del romanzo è fitta ed intrigante. La ex diva ed icona di Hollywood Evelyn Hugo decide di svelare tutta sé stessa, dopo aver vissuto per anni lontana dai riflettori. Per farlo contatta Monique Grant, reporter sconosciuta che, a soli trentacinque anni, vede la sua carriera come giunta ad un vicolo cieco. L’incarico di scrivere la biografia di Evelyn Hugo si presenta come la svolta decisiva per la sua carriera. Nel lussuoso appartamento di Manhattan dell’attrice, Monique ascolta il racconto di Evelyn: dagli esordi nella Hollywood degli anni Cinquanta fino alla decisione di ritirarsi dalle scene, passando per i suoi sette matrimoni. L’intricato gomitolo della vita di Evelyn Hugo si srotola a poco a poco, rivelando grandi amori e delusioni. Monique si sente sempre più vicina alla diva, ma non riesce a capire perché Evelyn abbia scelto proprio lei come scrittrice. Questo interrogativo accompagnerà i lettori per tutto il romanzo.
Cosa ne pensa l’insolito club del libro
Entrambe le lettrici concordano sul fatto che, contrariamente alle premesse e ai dubbi, il libro sia perfettamente in grado di trattare tematiche importanti con il giusto peso. Qualunque lettore in qualsiasi fascia d’età può comprendere le esperienze vissute dai personaggi, anche senza averle esperite in prima persona. Questa ampia accessibilità è dovuta dall’umanità che il libro trasmette: i lettori non si riconosceranno mai in un singolo protagonista, bensì ritroveranno sé stessi in più personaggi, tra pregi, difetti ed errori. L’esistenza dei personaggi è costantemente messa in dubbio ed è proprio questo che rende ogni pedina dell’intricato gioco di Evelyn unica e spettacolare. “È complicato, perché i personaggi mi sono piaciuti, ma mi hanno fatta arrabbiare, non importa che mi rispecchiassi in alcuni di loro. Non esiste un personaggio perfetto, perché a fine libro ognuno avrà delle caratteristiche che il lettore non sopporterà più. Per me questo è segno di un ottimo libro” conclude il club del libro.
a cura di
Nicole Corso
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