Inigo ci parla del suo brano “L’Estate del ’96”

Inigo ci parla del suo brano “L’Estate del ’96”
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Inigo, cantautore pugliese, racconta la nostalgia grazie al suo ultimo singolo “L’Estate del ’96”

“L’Estate del ‘96” è il nuovo singolo del cantautore pugliese Inigo, una ballad pop vintage dal gusto di hit estiva.

“L’estate del ‘96” è tuffo nostalgico nella provincia italiana di

metà anni novanta, un’estate in bilico tra le prime cotte e le

infinite partite di pallone, tra i baci a stampo e i giornaletti porno,

tra le medie e il liceo. L’ultima estate della mia infanzia e la prima

della mia adolescenza.

Ciao Inigo, grazie per aver accolto la nostra intervista. Come procede il tuo progetto? Ci sono stati vari passaggi e momenti super positivi del tuo progetto. Ti andrebbe di raccontarci un po’ gli ultimi sviluppi? 

Ciao ragazzi e grazie a voi per lo spazio, il mio progetto una volta archiviato il disco precedente (T3rzo disco d’esordio, 2018) ha ripreso il suo cammino con il singolo pre-pandemico “Lucio” e poi di seguito sono usciti un paio di singoli all’anno fino ad arrivare a quest’ultimo “L’estate del ‘96”

L’estate del 96’ è il tuo nuovo singolo, tira abbastanza aria di nostalgia all’ascolto del brano. E’ un pezzo che solo un cantautore di livello è in grado di scrivere e trasmettere. Dicci un po’ come nasce il brano.

Intanto grazie anche per il “cantautore di livello”, il pezzo è nato qualche anno fa ripensando a quell’estate, l’estate della mia prima cotta e quindi delle prime pulsioni da adolescente ma anche l’ultima estate della mia infanzia, come dico nello special “…estate di passaggio tra le medie e il liceo…” quella che più di altre ha rappresentato uno snodo fondamentale della mia crescita.

I tuoi pezzi sono abbastanza distinti l’uno dall’altro il più iconico forse è “Lucio”, da quale dei tuoi brani di senti più rappresentato? 

“Lucio” è sicuramente una canzone della quale vado fiero sia da un punto di vista di scrittura, sia per ciò che rappresenta, è un omaggio sincero e consapevole che avrebbe meritato molta più attenzione. Per quanto riguarda la risposta alla tua domanda, come dicono molti miei colleghi (e io condivido pienamente) le canzoni sono come figli e pertanto scegliere diventa impossibile, ma se mi chiedi quale canzone mi somiglia di più ti rispondo “Dio esiste” anche se questo non vuol dire che sia la migliore.

Hai un passato sanremese, oggi quali sono gli obiettivi di Inigo? 

Più esattamente ho un passato di alcuni tentativi Sanremesi di cui uno andato quasi a buon fine, è mancato solo l’ultimo passo, ma ho un ricordo positivo di quell’esperienza, da quel Sanremo giovani sono usciti fuori Gabbani, Ermal Meta, Irama e Mahmood ed io non posso che essere soddisfatto per il percorso fatto visto che non avevo neanche un’etichetta che mi sostenesse.

Il mio obiettivo principale oggi è quello di far uscire musica vera, non condizionata dal mercato, dalle mode, dalle etichette e dalle playlist, io faccio la musica che vorrei sentire in radio e sono orgoglioso di quello che sto tirando fuori.

Che cosa stai preparando per il prossimo futuro?

Vorrei chiudere il ciclo di queste canzoni con altre uscite, non ho ancora del tutto deciso se come singoli, EP o addirittura un disco che le racchiuda tutte.

a cura di
Staff

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