Ben Harper and the Innocent Criminals – Acieloaperto, Villa Torlonia San Mauro – 3 agosto 2022

Ben Harper and the Innocent Criminals – Acieloaperto, Villa Torlonia San Mauro – 3 agosto 2022
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Ben Harper e gli Innocent Criminals, finalmente di nuovo in tour in Italia, portano amore e buoni sentimenti a Villa Torlonia, in occasione del festival Acieloaperto.

Villa Torlonia a San Mauro Pascoli è gremita di gente, arrivata in questa calda serata di agosto per ascoltare Ben Harper e gli Innocent Criminals. Il concerto, praticamente sold out da due anni, quando la data di Acieloaperto venne programmata per la prima volta e poi spostata a causa della pandemia, è finalmente arrivato.

Ben Harper, con t-shirt rosa dello storico incontro di pugilato “The Rumble in The Jungle” tra George Foreman e Muhammad Ali e berretto in tinta, sale sul palco insieme agli Innocent Criminals e subito si parte con una versione a cappella di Below Sea Level, seguita da Burn to Shine, eseguita insieme a tutta la band.

Nei pezzi suonati insieme agli Innocent Criminals spicca la presenza di Leon Mobley alle percussioni. La sua gioia è senza pari, superando – sembra impossibile – anche quella di Ben Harper.

L’amore e i buoni sentimenti sono sicuramente il leitmotiv della serata. C’è molto amore e molto rispetto intorno a Harper e ai suoi “criminali”. Sicuramente si tratta di un musicista affascinante, generoso e prolifico, che – a quanto si legge – ha iniziato a suonare la chitarra all’età di sei anni. La sua carriera è leggendaria. Lunga, e leggendaria. E la sua musica mette insieme generi diversi: soul, funky, rock e un pizzico di reggae.

Le sue canzoni sono perfette per le sere d’estate, sotto un controsoffitto di stelle, come questa sera a Villa Torlonia.

Harper, come da copione, cambia una chitarra dopo l’altra. Nipote di liutaio e liutaio lui stesso, non tradisce le aspettative di chi desiderava vederlo all’opera.

Jah Work e Steal My Kisses sono trai i suoi pezzi più amati, dopo i quali esegue Faded/The Ocean, prolungandola fino a dilatarla in un lungo assolo e dando vita a uno dei suoi celebri momenti di virtuosismo alla chitarra. Questi pezzi, eseguiti con la slide, danno un tocco blues al set.

Questo genere di esecuzione è sicuramente molto apprezzata dai musicisti, forse meno dai semplici ascoltatori. Dopo svariati minuti ritorna però l’intera band a suonare Diamonds on the Inside, sicuramente uno dei brani preferiti dal pubblico, e a riportare un po’ di ritmo al concerto.

La sensazione è che Ben Harper e la sua band siano felici di suonare di nuovo dal vivo. “I love you“, ripete più volte al pubblico che risponde con altrettante dichiarazioni di affetto. L’amore questa sera non è solo da parte del pubblico verso Harper, e viceversa. Ma anche da parte di Ben Harper verso la sua band che durante il concerto, durato circa un’ora e tre quarti, presenta addirittura due volte.

Meravigliosa l’esecuzione di Amen Omen, dopo la quale la band, tutta insieme, scende dal palco, per ritornare ad eseguire gli encore. Il concerto si chiude con una versione lunga e rumorosa di With My Own Two Hands, con Harper che salta da una parte all’altra e il pubblico che alza le mani al cielo. Una degna conclusione dell’ennesimo concerto indimenticabile.

Ben Harper non ha perso l’occasione per dimostrarsi, ancora una volta, molto più che un buon musicista e un ottimo performer.

a cura di
Daniela Fabbri

foto di
Valentina Bellini

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Daniela Fabbri

Sono nata nella ridente Rèmne, Riviera Romagnola, nel 1985. Copywriter. Leggo e scrivo da sempre. Ho divorato enormi quantità di libri, ma non solo: buona forchetta, amo i racconti brevi, i viaggi lunghi, le cartoline, gli ideali e chi ci crede. Nutro un amore, profondo e viscerale, per la musica, in tutte le sue forme. Sono fermamente convinta che ogni momento della vita debba avere una colonna sonora. Potendo scegliere, vorrei che la mia esistenza fosse vissuta lentamente, come un blues, e invece sono sempre di corsa. Mi piacciono gli animali. Cani, gatti, procioni. Tutti.

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