“Eppure Adesso Suono” di Barreca: l’intervista

“Eppure Adesso Suono” di Barreca: l’intervista
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Il 17 giugno è uscito il secondo album di Barreca “Eppure Adesso Suono” e noi lo abbiamo intervistato per voi

“Eppure Adesso Suono” è il secondo album di Domenico Barreca, in arte Barreca, uscito il 17 giugno. Barreca, calabrese d’origine, nutre fin da giovanissimo un amore viscerale per la “canzone d’autore” italiana. Ad un anno dalla pubblicazione del suo primo album di inediti “Dall’altra parte del giorno”, pubblica il 17 giugno il suo secondo album “Eppure Adesso Suono”. Un album contenente dieci brani in cui Barreca concilia due diverse anime e trasmette un mix di etnicità e sofisticatezza per esprimere riflessioni intime e personali. Un album, arricchito da incontri musicali importanti, in cui Barreca si sente cambiato e più consapevole, ma sempre con la voglia di imparare e migliorare musicalmente.

Tracklist
  1. Verso me
  2. Scirocco
  3. Frana il cuore
  4. La notte che cos’è?
  5. Tanti saluti (nostalgia)
  6. Che fortuna!
  7. Un’altra volta
  8. Ma anche d’amore
  9. Mercurio
  10. Ho trovato te

Dopo l’uscita del secondo album “Eppure Adesso Suono“, abbiamo intervistato Barreca per voi ed ecco cosa ci ha raccontato!

Ciao Domenico, o meglio Barreca, benvenuto a The SoundCheck! Il 17 giugno è uscito il tuo secondo album “Eppure Adesso Suono”. A cosa è ispirato questo titolo?

È un verso della prima canzone dell’album, “Verso me”, una canzone molto intima, dove parlo a me stesso, mi “guardo”, osservo dove sono arrivato. Vuole dire che “malgrado tutto” adesso suono, canto, faccio musica, tutto quello che volevo. È una canzone agrodolce, molto importante per me, per questo l’ho scelta come brano di apertura e per il titolo dell’album.

L’album racchiude e concilia due diverse anime: una più etnica e l’altra più sofisticata. Quale ti rappresenta di più?

La parte etnica è stata una sperimentazione, felice, nata dalla collaborazione con gli altri artisti, Benedetto Demaio e Riccardo Anastasi prima di tutto. Non è uno stile per me immediato, sono più legato alle melodie della canzone d’autore italiana. Ma volevamo esplorare altre strade, non chiuderci in un genere, e quindi è nato questo mix libero, aperto alle contaminazioni, e ne siamo molto soddisfatti.

E quindi a quale canzone ti senti più legato?

Probabilmente proprio “Verso me”, per i motivi che ho spiegato prima. Ma tutte rappresentano un pezzetto del mio percorso esistenziale e professionale dell’ultimo anno. Dopo l’uscita del primo album, “Dall’altra parte del giorno” sono successe tante cose, sono diverso e ogni cambiamento è stata una conquista. Questo album, anche così variegato, tiene insieme tutto questo, sonorità nuove e stili più familiari, ma c’è tanto di me dappertutto.

E quella di cui vai più fiero?

Domanda difficile. Sono fiero un po’ di tutte, per motivi diversi. Sono fiero di “Scirocco” e “Mercurio” perché affrontano tematiche attuali, la condizione delle donne e l’immigrazione. Non mi ero mai cimentato nella canzone “impegnata”, non pensavo fosse la mia dimensione, ma l’urgenza di questi temi è stata più forte. Non possiamo essere semplici osservatori, come artisti e come persone che vivono in questa società dobbiamo prendere una posizione, dire quello che pensiamo, metterci la faccia… e la voce.

Poi naturalmente ci sono i featuring con Peppe Voltarelli e Mauro Ermanno Giovanardi. Due brani e due artisti molto differenti. Confrontarmi con loro è stato esaltante e, nello spirito di questo album, ho potuto cambiare registro stilistico in maniera netta.

Che significato ha per te questo disco e quanto ti senti cambiato e maturato dal punto di vista artistico e musicale rispetto a quello precedente?

È un disco molto importante. Sicuramente mi sento cambiato rispetto allo scorso anno, sono arrivato dove non pensavo di poter giungere, e mi sento ancora in cammino. È cambiato lo spirito, più aperto, più libero, sicuramente più consapevole. Voglio continuare su questa strada e so di poterlo fare, anche grazie a tutte le persone che hanno creduto in me e mi spingono in avanti.

Infine, quali sono i progetti e i live previsti per quest’estate?

Siamo in giro in varie regioni con live e partecipazioni. Non è facile, visto il periodo, ma c’è tanta voglia di fare, di stare insieme, e io non vedo l’ora di incontrare il pubblico, recepire le loro emozioni.

A cura di
Fiorella Frangipane

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