YTAM racconta il singolo “James Dean”: “Un inno alla vita piena”

YTAM racconta il singolo “James Dean”: “Un inno alla vita piena”
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Un viaggio a tutta velocità a bordo dell’iconica Ford Gran Torino. In questo modo James Dean diventa il simbolo dell’incoscienza giovanile e del tentativo di vivere la vita a pieno nel nuovo singolo di YTAM.

Un pezzo pop rock che guarda con ammirazione i grandi della musica mondiale ai quali il giovane cantautore confida di ispirarsi. In James Dean YTAM affida il suo bisogno di libertà, e si identifica nel personaggio diventato un emblema per un’intera generazione di adolescenti.

YTAM, rigorosamente con la ypslon, è un cantautore bresciano, che dopo l’uscita di Vampiro, torna protagonista della scena emergente italiana con James Dean, promettendo tante novità in vista della prossima estate. Il giovane cantautore ci ha confidato com’è nato il singolo uscito lo scorso 29 aprile per Columbia Records/Nigiri, e quali sono state le sue più grandi fonti d’ispirazione.

Ciao YTAM, il tuo nuovo singolo si intitola James Dean, ed hai scelto un emblema della “vita spericolata” per lanciare il tuo messaggio. Come nasce questa canzone?

James Dean è nata dal momento in cui mi sentivo come se non stessi vivendo abbastanza. Il concetto di “vita spericolata” mi sembrava perfetto per trasmettere in modo forte e immediato il desiderio di vivere la vita al massimo, senza nessun tipo di freno o paura.

Nel tuo stile artistico sono frequenti i riferimenti alla cultura popolare degli anni ’80 e ’90. Quali sono le tue principali fonti d’ispirazione?

A livello generale diciamo che tutto quel periodo musicale (e non solo) mi ha sempre ispirato tantissimo. Quando ero piccolo ogni volta che scoprivo una nuova audiocassetta di un nuovo artista, per me era come entrare in nuovo mondo. Le mie più grandi ispirazioni passano da Michael Jackson, i Queen, Prince, e tanti altri artisti di quegli anni. James Dean è un inno alla vita piena, alla necessità di sentirsi liberi.

“L’incoscienza” tipica dei vent’anni pensi che possa rappresentare un pericolo o una marcia in più per superare dei momenti difficili?

Secondo me è decisamente una marcia in più! L’incoscienza dei vent’anni deriva dal fatto che a quest’età succedono per la “prima volta” tante cose nuove che si affrontano senza nessun tipo di aspettativa, lo fai e basta senza nemmeno pensarci troppo. Sentirmi vivo e nel pieno delle forze è una sensazione che non vorrei mai smettere di provare.

Il sound energico della canzone rende fedelmente l’idea del viaggio ad alta velocità di cui canti. Quali sono i tuoi punti di riferimento dal punto di vista musicale?

Mi ricordo che ancora prima di scrivere il testo mi immaginavo di ascoltare la musica al massimo del volume in questo viaggio senza una destinazione. Dal punto di vista del sound ho preso ispirazione da artisti diversi come Billy Idol, i Bleachers e altri internazionali. Le chitarre e il basso distorti erano perfetti per fare da sfondo a questa corsa pazza.

Dal punto di vista dei tuoi progetti futuri, cosa verrà dopo James Dean?

Al momento posso dire che le sorprese non sono ancora finite e Maggio sarà un mese molto caldo! Seguitemi su Instagram e presto vi dirò tutto! <3

Tu sei un ragazzo ancora giovane, e dunque la domanda è obbligatoria: Fuori dal palco, ti senti un po’ James Dean?

James Dean è probabilmente la canzone che fino ad ora rappresenta di più la mia personalità e quindi la risposta è si, c’è sicuramente un po’ di James Dean nella mia vita di tutti i giorni. Per la sua storia e per come in così poco tempo sia diventato un’icona in tutto il mondo, l’ho sempre visto come una stella luminosa che mi ha ispirato sia per questa canzone che per tutta la mia musica.

a cura di
Onofrio Di Lorenzo

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Onofrio Di Lorenzo

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