Maggiorelli: “Tutti i nodi vengono al pettine”

Maggiorelli: “Tutti i nodi vengono al pettine”
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Per l’uscita del suo nuovo singolo abbiamo incontrato Maggiorelli che ci ha raccontato tutti i suoi prossimi progetti musicali.

Maggiorelli è un cantautore romano classe 1992 ed è influenzato dall’indie pop e dal cantautorato italiano. Il suo progetto inizia a prendere forma dopo l’incontro con i ragazzi del PomPom Studio di Roma, che curano la registrazione e l’arrangiamento dei suoi pezzi, e che nell’estate 2021 lo accompagnano dal vivo nelle sue prime esibizioni sui palchi della capitale. Il 25 Marzo 2022 è uscito il singolo “Fai conto” in collaborazione con Luppolo Dischi e ADA music Italia.

Fai Conto” nasce insieme ad una presa di consapevolezza: non c’è niente che non va, ma c’è qualcosa che potrebbe andare meglio. Non c’è niente che non c’è, ma c’è qualcosa che potrebbe esserci. È come vivere un conflitto continuo tra lo stare bene e la voglia di stare sempre meglio. Ecco cosa ci ha raccontato Maggiorelli nella nostra intervista.

Partiamo da “fai conto” un verso dice E non c’è niente che non va tranne questa dannata, stupida bellissima e sincera verità…. Da questa frase sembra che la verità in qualche modo metta sempre a dura prova la nostra vita, che sia la verità a non andare bene… puoi spiegarci meglio questo concetto?


Senza dubbio la verità ci mette sempre a dura prova. Certe volte la cerchiamo, altre ci viene spiattellata in faccia senza pietà, e prevede sempre un confronto diretto. E si sa che quando ci confrontiamo con qualcosa o con qualcuno tutti i nodi vengono sempre al pettine. Non so se è la verità a non andar bene per noi, o abbiamo solo paura di affrontarla.

Da dove nasce la voglia di dare vita ad una canzone che pone tanti interrogativi?

Penso che questi interrogativi riflettano il periodo che stavo vivendo: apparentemente sereno, senza troppi problemi rilevanti, ma che comunque mi portava pensieri. Siamo tutti un po’ così no? Sto bene, perché sto bene? Sto male, perché sto male? Sto avendo il massimo? Posso avere di più? Mi piace scrivere del quotidiano, e di dare un impronta molto personale ai miei testi.

Puoi raccontarci anche la scelta delle sonorità per questo brano?

I miei pezzi nascono tutti chitarra e voce, e in molti arrangiamenti cerco di mantenere questa linea, arricchendola ovviamente. Prima di portare i brani in studio faccio la prova del falò sulla spiaggia: questo pezzo solo chitarra e voce funziona? Se fossi ad un falò sulla spiaggia e fossi l’incaricato a suonare la chitarra, la gente intorno a me canterebbe? Se la risposta è sì, allora può andare! Una volta che sono in studio arrivano le contaminazioni dei miei ascolti, e di quelli dei miei produttori.

Immaginiamo di fare un viaggio nella tua vita musicale… quali sono le tappe fondamentali e perché?

Mi sento di citare due momenti. Innanzitutto il mio primo giorno di registrazioni in studio, perché le mie strimpellate in camera sono diventate vere e proprie canzoni (anche e soprattutto grazie a Luca di Cataldo ed Edoardo Elia del Pompomstudio di Roma). Risentire quei pezzi pronti è stata veramente una bella emozione. E poi sicuramente il mio primo live, il 2 giugno 2021 all’Eur Social Park. Era la prima volta che facevo ascoltare questo progetto in pubblico, ed è andata come speravo. Suonare live spacca!

Quale sarà il tuo prossimo passo? Ci sono altri progetti in arrivo?

Ho un po’ di canzoni pronte che non vedono l’ora di uscire allo scoperto. Spero di farvi ascoltare
qualcosa nei prossimi mesi.

A cura di
Carola Piluso

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