“Il Ladro”, l’inizio di una nuova epopea fantasy

“Il Ladro”, l’inizio di una nuova epopea fantasy
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Siete pronti ad immergervi nella lettura di una nuova saga fantasy? Se la risposta è si allora non potete perdervi Il Ladro di Megan Whalen Turner, edito da Fanucci.

L’autrice ci porta nel regno di Sounis e ci presenta Eugenides, detto Gen, che sarà la nostra guida per tutta la narrazione.

Il nostro protagonista è un ladro, piuttosto spaccone, capace di rubare qualunque cosa senza essere mai catturato. Eppure quando facciamo la sua conoscenza lo troviamo rinchiuso in carcere. Cosa può essere andato storto?

Tranquilli, il suo stare dietro le sbarre durerà ben poco perché verrà liberato dal Magus di Sounis, il consigliere del re, che ha bisogno delle sue abilità per portare a termine una missione quasi impossibile.

Inizialmente non ci viene svelato molto. Gen, il Magus, i suoi due apprendisti (Ambiades e Sophos) e il soldato Pol, partono rapidamente per un viaggio misterioso e noi, incuriositi, continuiamo a leggere.

Qual è il motivo di questo viaggio misterioso?

Se cercate un libro pieno di azione, fin dal prime pagine, probabilmente resterete delusi. Il Ladro comincia piuttosto in sordina. La prima metà del romanzo, infatti, è dedicata al viaggio di Gen e dei suoi compagni. Insieme a loro andremo alla scoperta di Sounis, Eddis e Attolia, i tre regni che compongono il mondo creato dalla penna della Turner (e che richiamano alla mente le atmosfere e i paesaggi della Grecia).

Attraverso i dialoghi dei personaggi impareremo a conoscere la delicata situazione geopolitica che caratterizza il mondo in cui si muovono i protagonisti. Pagina dopo pagina l’autrice ci renderà chiaro lo scopo del viaggio: recuperare il Dono di Hamiathes, una misteriosa pietra, le cui origini si perdono nella leggenda, in grado di donare potere ed immortalità.

Il racconto del viaggio è inframmezzato dalla narrazione di diverse leggende. Questo escamotage, dei racconti intorno al fuoco, serve per presentarci le divinità che vanno a comporre il nutrito pantheon creato dalla penna dell’autrice. Se pensate che si tratti soltanto di un modo per riempire le pagine e rendere il libro più corposo, vi sbagliate di grosso…prestate molta attenzione a queste storie se non volete perdervi dei passaggi chiave!

Dono di Hamiathes, in una copertina del libro (immagine presa da Internet)
Un inizio lento ed un finale col botto

Gen, protagonista e guida, ci parla senza filtri, lasciando spazio ai suoi pensieri e alle sue osservazioni, spesso caratterizzate da una forte ironia. Riusciamo a capire il suo modo di pensare e, sotto i nostri occhi, lo vediamo cambiare e, tassello dopo tassello, arriveremo a capire molte cose sul suo conto. Vi assicuro che, nei capitoli finali, rimarrete a bocca aperta.

Il romanzo è una lettura piacevole ma, come accennato in precedenza, un pochino lenta. Questo si spiega con il fatto che non sia un’opera autoconclusiva. Il libro fa infatti parte della saga Il ladro della Regina, composta da sei volumi. Chi ama il fantasy sa che i primi volumi, generalmente, servono a farci respirare l’aria del mondo che andremo a conoscere e a presentarci i personaggi che ci accompagneranno nel corso della storia.

La prima parte del romanzo è caratterizzata da lunghe cavalcate per raggiungere il luogo in cui si trova il Dono. Vediamo come all’inizio del viaggio Gen sia trattato con sufficienza, e poco rispetto, dai suoi compagni di avventure e come il rapporto tra loro cambi con il trascorrere dei giorni.

Azione e colpi di scena sono concentrati, infatti, negli ultimi capitoli dove molte domande, che per tutta la lettura continuavano ad agitarsi nella mia mente, hanno trovato una risposta. Complotti, tradimenti, intrighi e rivelazioni vi terranno con il naso attaccato alla pagine e non vorrete posare il romanzo nemmeno per un istante, spinti dal desiderio di conoscere la conclusione della storia.

Una volta terminato il libro, però, vi rimarrà un po’ l’amaro in bocca…a quel punto vorrete sapere come proseguiranno le vicende. Purtroppo non ci resta che aspettare la pubblicazione de La regina di Attolia, il secondo volume della saga, per sapere cosa gli dei abbiano in serbo per il nostro Gen.

a cura di
Laura Losi

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Laura Losi

Laura Losi è una piacentina classe 1989. Si è laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l’Università degli Studi di Parma con una tesi sulla Comunicazione Politica di Obama. Avrebbe potuto essere un medico, un avvocato e vivere una vita nel lusso più sfrenato, ma ha preferito seguire il suo animo bohemien che l’ha spinta a diventare un’artista. Ama la musica rock (anche se ascolta Gabbani), le cose da nerd (ha una cotta per Indiana Jones), e tutto ciò che riguarda il fantasy (ha un’ossessione per Dragon Trainer). Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo “Tra le Rose” e a breve vedrà la luce anche la sua seconda fatica, il cui titolo rimane ancora avvolto nel mistero (solo perché in realtà lei non lo ha ancora deciso).

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