Una passeggiata tra le “Botteghe di Tokyo”

Una passeggiata tra le “Botteghe di Tokyo”
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“Le Botteghe di Tokyo emanano un non so che di speciale”

Cosa succede quando un’artista polacco vince una borsa borsa di studio e si trasferisce a Tokyo? La risposta giusta è una magia. Botteghe di Tokyo di Mateus Urbanowicz, edito da Ippocampo, ne è una prova tangibile.

Dopo essersi laureato alla Kobe Design University ha iniziato a farsi conoscere nel mondo dell’animazione giapponese come designatore di sfondi e animatore tanto da arrivare a collaborare, nel 2016, alla realizzazione dell’anime Your name di Makoto Shinkai. Una volta raggiunta la notorietà, però, Urbanowicz decide di iniziare a lavorare come freelance per dedicarsi anche ai suoi progetti personali, ritornando alla sua passione: l’acquerello.

Un tuffo nella tradizione

L’opera di Urbanowicz ci porta in un mondo che, chi ama i fumetti e l’animazione giapponese, sentirà di conoscere già. Attraverso le delicate illustrazioni, realizzate in carta e acquarello e poi digitalizzate, i lettori potranno perdersi tra negozi tradizionali e assaporare tutte le particolarità dei luoghi rappresentati. L’autore ha deciso di concentrarsi su botteghe piuttosto antiche, risalenti all’epoca Showa (che va dal 1926 al 1989), alcune delle quali, purtroppo, hanno chiuso. Il libro è composto da sei capitoli: cinque sono dedicati alle botteghe mentre l’ultimo ci trasporta nel laboratorio dell’artista. Ogni sezione prende in esame un quartiere diverso della metropoli ed è preceduto da una mappa che ci mostra la collocazione delle attività illustrate.

Si tratta di un lavoro piuttosto meticoloso frutto di anni di lavoro: Urbanowicz ha fatto ricerche, per vedere come fossero i negozi in origine, ha scattato foto e ha intervistato i proprietari per conoscere il passato delle botteghe che lo avevano colpito maggiormente.

Attraverso le sue illustrazioni possiamo capire la meraviglia e il fascino che determinate strutture, così diverse da quelle a cui siamo abituati, possono avere per noi occidentali. Urbanowicz vede tutto con gli occhi di chi arriva in una terra lontana e ne rimane incantato.

Quando racconto a dei giapponesi le mie avventure d’allora, si stupiscono. -Ma laggiù non c’è niente d’interessante!- commentano. Per me, invece, quei luoghi furono una straordinaria fonte d’ispirazione.

Ogni pagina è dedicata ad una bottega diversa; ne vengono illustrati i dettagli, la storia e gli elementi che più hanno colpito l’autore e lo hanno spinto a disegnarla.

Alla fine del libro Urbanowicz ha creato delle piccole schede riassuntive in cui ci da tutte le informazioni che possono servirci per ritrovare il negozio a Tokyo: indirizzo, curiosità sugli orari di apertura e ci fa sapere se è ancora in attività o meno. In questo modo la sua opera può diventare una guida per tutti quelli che vogliono andare a scoprire una parte più antica e tradizionale della capitale giapponese.

La mostra

Il libro, che raccoglie illustrazioni realizzate a partire dal 2016, ha riscosso un notevole successo in Giappone e nel resto del mondo. Se anche voi sognate di perdervi tra i negozi dipinti dall’artista, potete recarvi a Botteghe di Tokyo-The Exibition. La mostra, che si trova da Tenoha a Milano, vi permetterà di immergervi nelle atmosfere che Urbanowicz ha descritto nella sua opera. Vi sembrerà di camminare per le vie di Tokyo: potrete esplorare le botteghe, indossare vestiti tradizionali, sfogliare libri giapponesi ed assaggiare prodotti tipici. Sono esposti anche alcuni disegni originali dell’artista e alcuni suoi strumenti di lavoro. La mostra, in origine, era prevista fino al 27 marzo ma, visto il successo ottenuto, è stata prorogata fino al 22 maggio.

Dietro il lavoro dell’artista

Nell’ultimo capitolo del libro Urbanowicz ci svela i segreti del suo lavoro. Ci mostra gli attrezzi del mestiere: colori, pennelli, carta e tavolozze. Ci fa fare un giro del suo laboratorio e ci illustra i passaggi che hanno portato i suoi acquerelli a diventare il libro che teniamo tra le mani.

Botteghe di Tokyo non è un romanzo, a dirla tutta le parti scritte sono ben poche e la metà sono in giapponese. Questo libro è pensato per le persone che vogliono riempirsi gli occhi di meraviglia e amano sognare a occhi aperti, è dedicato a tutti quelli che hanno la capacità di viaggiare con la mente e si lasciano trasportare dalle immagini. Le parti scritte servono a darci delle indicazioni per capire che cosa stiamo guardando. Non dovete pensare di leggere un libro. Dovete immaginare di essere a passeggio con un amico, osservare le illustrazioni e lasciarvi guidare dalle, poche, parole della vostra guida…solo così potrete perdervi tra le Botteghe di Tokyo.

a cura di
Laura Losi

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Laura Losi

Laura Losi è una piacentina classe 1989. Si è laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l’Università degli Studi di Parma con una tesi sulla Comunicazione Politica di Obama. Avrebbe potuto essere un medico, un avvocato e vivere una vita nel lusso più sfrenato, ma ha preferito seguire il suo animo bohemien che l’ha spinta a diventare un’artista. Ama la musica rock (anche se ascolta Gabbani), le cose da nerd (ha una cotta per Indiana Jones), e tutto ciò che riguarda il fantasy (ha un’ossessione per Dragon Trainer). Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo “Tra le Rose” e a breve vedrà la luce anche la sua seconda fatica, il cui titolo rimane ancora avvolto nel mistero (solo perché in realtà lei non lo ha ancora deciso).

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