Tutti uniti per il DDL Zan

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Sabato 15 maggio in molte piazze e centri cittadini si sono riuniti i manifestanti a favore del DDL Zan. A Largo Giannella, nel pieno centro di Bari e con uno splendido mare a impreziosire il colpo d’occhio, numerose associazioni del territorio Pugliese hanno aderito all’iniziativa: Arcigay, Link, Mixed lgbtqi, 6000 sardine, Uaar, Zona Franka, Cgil e Unione degli Studenti hanno manifestato e urlato quel che ancora ci si aspetta che diventi normale.

Uniti per il DDL Zan

L’evento è stato seguito dalle forze dell’ordine posizionate ai lati della conca. Ogni persona o gruppo di congiunti, rigorosamente con mascherine, poteva posizionarsi sulle X poste sul manto stradale, in modo da rispettare la distanza di sicurezza. Le X erano colorate coi colori dell’arcobaleno, una palette colori rappresentata in toto anche dai partecipanti, i quali hanno organizzato una bandiera rainbow umana. Tra i presenti vi erano anche anziani, famiglie con bambini, oltre a semplici curiosi.

I dibattiti hanno toccato vari punti, dalle recenti manifestazioni di odio verso la comunità lgbtqi e chi ne fa parte, così come al tanto discusso DDL Zan, ancora fermo e osteggiato da chi non lo ha ben compreso o da chi, per futili motivi, continua ad opporsi.

L’amore e la lotta per i diritti non ha età
La manifestazione

Il clima che si respirava era di lotta. Lotta contro i soprusi, lotta contro le differenziazioni, lotta per poter rimanere sul territorio senza essere costretti ad emigrare altrove per poter essere sé stessi, senza il timore di poter essere perseguitato.

Unica nota negativa: la notizia che il Pride 2021 non potrà svolgersi, nonostante Bari lo scorso anno sia stata una delle poche città ad essere riusciti a fare un Pride statico nonostante la pandemia, quest’anno la voce è stata alzata in questa manifestazione.

Da cisgender ho trovato opportuno partecipare attivamente alla manifestazione, essere presente e pronta a supportare chi ha una voce ma ancora fatica a farsi ascoltare e rispettare. È mio dovere richiedere a gran voce l’approvazione del DDL Zan così com’è, senza ulteriori rinvii o modifiche testuali. Abbiamo bisogno ORA di pene più severe a chi si macchia di omotransfobia.

a cura di
Iolanda Pompilio

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