Setak, quando l’Abruzzo non è solo folk

Setak, quando l’Abruzzo non è solo folk
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Ho conosciuto Setak (nome d’arte di Nicola Pomponi) per sbaglio, come si fa con le cose belle. Era il 2019 e facevo il fotografo agli eventi live, soprattutto quelli musicali. Quella sera Setak suonava al “Mangiadischi”, un locale di Pescara. Oggi ripensare a tutti quei concerti, gremiti di persone strette una accanto all’altra, fa davvero strano. Sembra quasi irreale, invece è tutto vero.

Questa maledetta pandemia ha spazzato via lontano da noi la magia di ballare ad occhi chiusi sotto il palco, di urlare fuori tempo canzoni di cui non conosciamo le parole e di poter conoscere (per caso) nuova musica dal vivo. La “bellezza” sembra un ricordo davvero lontano.

Il passato ci ha insegnato che la storia, e la musica, sono fatte di corsi e ricorsi. Di strade di campagna che si intrecciano in un labirinto di pensieri che spesso non somigliano al colore della speranza, ma che inevitabilmente ci regalano sempre un’uscita d’emergenza, anche nelle giornate peggiori.

Setak suona “appartenenza”

La musica di Setak somiglia ad un ricordo lontano, di quelli che non stancano mai. Riesce a portare davanti ai nostri occhi un mondo fatto da pezzi di vita e profumi di persone. Parlo di quelle sensazioni che, in un modo o nell’altro, hanno camminato accanto ai nostri anni, stretti come una maglia d’estate.

Oltre la musica Setak suona “appartenenza”, è il chiodo che sostiene l’esigenza di voler raccontare emozioni che sanno di casa, di quelle che potrebbero esistere nella vita di chiunque, come un bel quadro. Nicola Pomponi scrive e canta le proprie canzoni in dialetto abruzzese.

Vincitore del “Premio Loano Giovani 2020

Il primo album di Setak si chiama Blusanza (2019). Il disco è entrato nella cinquina delle Targhe Tenco 2019 come “miglior album in dialetto” ed è il vincitore del Premio Loano Giovani 2020. Blusanza non è solo un disco, è un vero e proprio luogo “magico”, una stanza in cui poter ascoltare storie.

Traccia dopo traccia, Nicola ci racconta il mondo attraverso le sue dita. La chitarra domina le pagine di quest’avventura nostrana, le parole in dialetto abruzzese cavalcano elegantemente le melodie, e quel che ne viene fuori è un’esperienza incredibile, anche per i meno avvezzi al dialetto abruzzese.

Setak ha annunciato nuovi progetti e un album in uscita. Noi siamo sicuri che, qualunque forma abbia la sua prossima avventura, di certo non mancherà mai la voglia di non mollare e di continuare ad appartenere ad un mondo magico, da regalare a chiunque, sottovoce, voglia avvicinarsi alla sua musica.

a cura di
Alessandro Di Domizio

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