Banksy colpisce ancora
Nottingham, la città famosa per aver fatto da sfondo alle avventure di Robin Hood, è diventata il teatro della nuova opera di Banksy.
Il murales rappresenta una bambina che fa l’hula hoop con il copertone di una bicicletta abbandonata. L’opera potrebbe voler lanciare un messaggio di speranza per una delle città inglesi maggiormente colpite dall’epidemia di Covid.
Chi sia questo artista, da anni sulla bocca di tutti, resta un mistero ad oggi insoluto.
In molti hanno cercato di far luce sulla sua identità e, con il passare del tempo, diversi nomi sono emersi: alcuni hanno ipotizzato si trattasse di Robert del Naja, il cantante dei Massive Attack, altri ancora sostengono si tratti di Robin Gunningham, un’artista britannico. Tra i sostenitori di questa tesi troviamo gli scienziati della Queen Mary University di Londra che si sarebbero serviti del “profilo geografico criminale” per avvalorare la propria tesi. Si tratta di una tecnica investigativa utilizzata, generalmente, per identificare l’autore di una serie di reati analizzando i luoghi ad essi collegati.
Se l’identità di Banksy rimane ad oggi un mistero possiamo però affermare con certezza che si tratti di un abitante di Bristol. E’ qui, infatti, che sarebbero apparsi i suoi primi lavori tra cui possiamo citare The Mild Mild West che rappresenta un orsacchiotto mentre lancia una molotov contro le forze dell’ordine, in tenuta anti sommossa. Questo lavoro, realizzato nel 1997, rappresenta le tante rivolte che hanno segnato la storia della città britannica.
Le opere di Banksy sono diventate presto famose perché sono estremamente attuali: capitalismo, politica, migrazioni e consumismo sono solo alcune delle tematiche che vengono portate alla luce nei suoi lavori.
Chi le osserva non può che rimanerne colpito e fermarsi a riflettere sulla verità che l’artista ha portato alla luce. Qualcosa che abbiamo sempre avuto davanti agli occhi ma che non abbiamo mai visto veramente.
Da Bristol, poi, Banksy si è spostato e ha portato i suoi stencil in giro per il mondo lasciando il segno in luoghi significativi.
A Gerusalemme, città da secoli protagonista di guerre e conflitti, possiamo trovare il Lanciatore di fiori. Un’opera che raffigura un ragazzo, vestito come un rivoltoso, intento a lanciare un mazzo di fiori. Un chiaro messaggio di pace.
Ma Banksy non fa parlare di se solo per le sue opere ma anche per il suo impegno in campo umanitario.
Nel 2017 per attirare l’attenzione sulla situazione palestinese ha aperto The Walled Off Hotel, un albergo costruito a una manciata di metri dal muro che separa Israele dalla Palestina.
Quest’estate Banksy è tornato nuovamente sulla bocca di tutti quando ha finanziato la missione umanitaria della Louise Michel, una nave salpata per prestare soccorso ai migranti nel Mediterraneo. L’imbarcazione, dipinta con un’opera che raffigura una bambina che tiene in mano un salvagente a forma di cuore, capitanata da Pia Klempt nella sua prima missione ha tratto in salvo 89 migranti.
Banksy è un uomo che sa come far parlare di se. Sia che si tratti di arte o di impegno umanitario non conosce mezze misure.
È un artista in grado di smuovere le nostre coscienze con i suoi lavori in cui satira, ironia e realtà si mescolano e ci spingono a riscuoterci dal nostro torpore. Bansky è il moderno Robin Hood di cui avevamo bisogno.
a cura di
Laura Losi
l’immagine di copertina è una gentile concessione di
www.banksy.co.uk
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